Zimo & il Fantabosco

PICCOLI DRAMMI URBANI...


Accade un sabato come tanti all'ora di pranzo:Mia madre, con il suo accento tipicamente brindisino, mi dice: "Simò, ci ha finitu gli shhtudi, m'ha aiutari a fari li cosi?", traduco per quelli di Codroipo: "Simona, se per questa mattina credi di aver terminato di scrivere il capitolo della tesi che stai preparando, mi aiuteresti a preparare il pranzo?". Io, col mio accento siculo-romano, rispondo: "Seee... tra 5 minuti, sto scrivendo una roba". Non è vero, ho sospeso da oltre 20 minuti e sto scrivendo il testo di Tider G7 per Rob (guardians41), ma non mi va di alzarmi perchè sono una pigra cronica.Allora lei comincia a cuocere il pomodoro per condire la pasta, ma non lo sa fare bene come me, quindi mi chiama ogni 2 secondi per chiedermi se ci metto questo o se ci metto quello, concludendo ogni frase con "Se hai tempo eh! Non ti voglio disturbare!". Poi fa le cotolette e siccome io le faccio meglio "Ma l'uovo lo batti col sale? E quanto tempo ci lasci dentro la carne? E il pane lo grattuggio fino o più grossolano?". E poi di nuovo, prepara la tavola (per due persone): la tovaglia+ due forchette+ un bicchiere+ tre coltelli= una tavola apparecchiata(?)... Uhmm... manca TUTTO o mi sbaglio? Mi guarda con gli occhioni da cerbiatta e mi fa il musetto della povera vittima indifesa e sfruttata.Insomma, alla fine mi sono mossa a compassione, mi sono alzata e ho cucinato, apparecchiato, sparecchiato e fatto il caffè.Morale della favola: le mamme ci fanno sempre fare quello che vogliono. Onderagionpercui le vere bastarde inside della famiglia sono loro, non i loro figli che si reputano tali!Nella foto: mia madre travestita da Talebana per fare uno scherzo alla nostra cagnetta (che si è spaventata a morte)