Zimo & il Fantabosco

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Luisa guarda gli alberi dall'altra parte dell'acqua; dice"Non lo so, un giorno magari pensavo che avrei potuto fare la ballerina, un altro giorno la scienziata"."Davvero?" dice Lauro, sembra inspiegabilmente partecipe alle sue parole.Luisa dice "O l'esploratrice, l'attrice, l'avventuriera, la maestra d'asilo, la mantenuta, la ladra, l'impiegata di banca, la casalinga. Pensavo che avrei potuto vivere in cento case diverse, in cento città diverse. Con cento uomini diversi. Pensavo che avrei potuto imparare chissà quali lingue, adattarmi a chissà quali climi. Pensavo che avrei potuto avere due o tre o cinque figli, non averne nessuno, fare io la figlia di qualcuno"."E poi?" dice Lauro."Poi sono cresciuta" dice Luisa."E?" dice Lauro."E ho capito che erano solo idee immature" dice Luisa. "Che la vita è un'altra cosa"."Cos'è?" dice Lauro."E' quello che hai" dice Luisa. "Quello che sei, quello che fai. Le persone che conosci. Il luogo dove vivi. Le tue cose.""Non è vero" dice Lauro, con un impeto improvviso."La vita è quello che ti immagini. E' quello che cerchi. E' quello che vuoi. Devi solo avere l'energia per scoprirlo e per andarle dietro, senza lasciarti paralizzare dalla paura di restare delusa o farci una brutta figura con gli altri. Perchè tanto noi non siamo questo.""Questo cosa?" dice Luisa con una sensazione di incertezza totale."Questo" dice Lauro, si batte una mano sul petto, sulle gambe. "Sono solo dei buoni strumenti temporanei, finchè durano. Ma è ridicolo che noi pensiamo di essere i nostri corpi, o le nostre facce, o i nostri nomi. Che ci crediamo fino al punto di farcene paralizzare.""Io non ho paura" dice Luisa, visto che non sa cos'altro dire."Si che ne hai" dice Lauro.leggete "Giro di Vento" di Andrea De Carlo(sperando che sto slogan abbia un effetto tipo come "bevete Porca Cola" e poi tutti la beviamo)(grazie a Giulio per avermi regalato il libro, è veramente bellissimo)(maddy, stasera inizio il tuo)Un saluto a tutti dal baratro in cui sto lentamente sprofondando: PALLA DI CATARRO è tornata e si sta insinuando nei miei polmoncini, del tutto arbitrariamente... è inutile cacciarla, la conosciamo bene: quando si mette in testa una roba... uff!