Zimo & il Fantabosco

Post N° 168

Che un elefante si possa trasformare in farfalla è sicuro al 100%, ma che una tranquilla cena di compleanno si possa trasformare nel panico più totale, non lo credevo possibile. Pochi invitati, gente scelta, una pizza fatta in casa in compagnia, musica di sottofondo, qualche chiacchiera e un pò di birra. Questo l'intento. Ma poi arrivarono il Gala e il Bandiera (detto Bondiers per l'occasione) e nulla fu più come prima...

Partiamo dall'inizio.
Il giorno prima della festa chiamo Guido, amico invitato e pizzaiolo, e gli chiedo di spiegarmi come si fa la pasta per la pizza. Lui cortesemente mi detta gli ingredienti e mi mette a parte di alcuni segreti del mestiere. Beh, vuoi l'inesperienza, vuoi che a fare sti 3 chili d'impasto era 4 degli essere più pirla di questa terra (io, Ambra, Barbara e Amelia), vuoi che sti segreti di bontà hanno fuorviato le nostre teste vuoto di carciofo, insomma st'impasto dopo 15 ore non era cresciuto di un nano millimetro, nonchè presentava consistenza marmorea. E dire che l'avevamo fatto il giorno prima apposta per farlo lievitare tanto!

Vabbè, l'impasto lo compriamo al forno.
Io, Ambra, Andrea, Ale & Vì andiamo al supermercato, compriamo da bere per circa 25/30 persone (e badate bene che eravamo 20) e torniamo a casa. Qui troviamo una sorpresa: la nuova coinquilina. Ho già parlato qualche post fa del fatto che per un paio di settimane con me ha vissuto un ragazzo (...un alieno direi). Avendo lui fatto problemi con l'affitto, ci eravamo accordati che lasciasse la casa entro venerdì per lasciare spazio alla nuova coinquilina che sarebbe rimasta per tutto l'anno. La sera prima aveva detto "domani ho il treno alle 22:40 da roma, passo nel tardo pomeriggio a prendere le mie cose e me ne vado, così ci salutiamo". A ragione di questa cosa io e Barbarina abbiamo dato l'ok alla nuova coinquilina Noemi per venire a prendere possesso della sua stanza. Solo che alle 6 del pomeriggio questo non si era visto, lei era in sala con tutti i bagagli pronti per essere sistemati e nella stanza ancora aleggiavano le mutande del caro Christian (detto Cesidio) ben stese sulla scrivania (che spettacolo... ho portato tutti gli invitati a guardarle)! Insomma risultato è che il tipo è tornato alle 10 e ci ha detto con molta nonchalanche che lui avrebbe domito lì perchè aveva perso il treno e sarebbe partito l'indomani mattina alle 7,30. Noemi è quasi svenuta: catapultata in una casa con gente che non conosce, lanciata a pesce in una festa folle e senza nemmeno la camera per dormire! Era incazzata come una biscia.

Vabbè insomma tutto inizia con una cenetta serena, pizza, chiacchiere e musica... poi si inizia a bere qualcosina, tutto tranquillo insomma. Arriva gente, su gente su gente... invitati e non. Tutti graditi, per carità!

Arrivano il Gala e il Bondiers.
Inizia il panico. In pochi minuti la mia serena festa diventa l'inferno: gente ubriaca, cd di Pupo a palla (giuro), tutti i maschietti senza maglietta a spalmarsi spumante sul petto, le ragazze ubriache come pazze a fare drinketti per tutti e a ballare, il coinquilino sulla poltrona a fare da scenario (tanto che quando s'è alzato e se n'è andato a dormire Riccardo è venuto da me e mi ha detto: "oh ti hanno rubato il copridivano!"), il Bondiers che fomentava tutti a cantare "Su di noi, nemmeno una nuvola, su di noi, l'amore è una favola", il Gala che la chiedeva a tutte secondo il principio che "una può anche dire che non te l'ha data, ma non può dire che non gliel'hai chiesta"... insomma il delirio.

A na certa è iniziata una specie di lotta armata: avevamo lasciato, imprudenti, l'impasto della pizza venuto male a portata di mano, e con questo, trasformato in palle di pasta mortali, si è lottato fino allo stremo, lanciandosi anche del vino negli occhi nel tentativo di ferire il nemico. La guerra era tra AlDìQuaDelBAncone e AlDìLàDelBancone (io al casa ho il bancone all'americana).

Insomma da qui la fine.
Tutti che lanciavano impasto e vino a tutti, io docciata con lo spumante, tutti zozzi, il pavimento marroncino di fango, Riccardo che lanciava acqua sul pavimento per cercare di pulire (pure lui bello mbriachello)... insomma vabbè.

A na certa mi chiama Giulio. Quando ha squillato il telefono io ero impegnata in una conversazione delirante con Riccardo su sua nonna che coltiva la cicoria, poi viene picchiata e lanciata di sotto, Riccardo ruba la cicoria, la secca col phon perchè in forno viene male e poi la rulla e la fuma. Tutto qesto partotito dalla mia mente malata. Insomma prendo il telefono e inizio a parlare. Giulio non faceva altro che ridere ed io, in piena parlantina alcoolica, deliravo pesantemente.

Insomma la festa è andata avanti fino alle 3,30 circa. Dopodichè il Pera vomitava da tutti i pizzi, il Bondiers se n'è andato e non si sa se sia tornato a casa, il Gala morto sul divano, gli altri portati a casa da quelli meno mbriachi, il coinquilino bestemmiante che continuava a urlare da dentro la stanza "bastardi, porci, io mi devo alzare alle 7,30!", la Noemi che ha dormito nel campo nomadi che è la stanza mia e di Barbara, la casa distrutta, tutte le pareti schizzate di vino, bottiglie rotte ovunque, un paio di poltrone bianche diventate rosso Brunello di Montalcino o Romanella o chissà quali altri vini, la pasta della pizza che colava da ogni mobile, angolo o persona presente, il pavimento fangoso scivoloso e schifoso, noi grondanti spumante dai capelli che dormivamo sui materassi buttati per terra nella mia stanza (che per fortuna era pulita).

Beh insomma, una bella seratina...
Solo mi è dispiaciuta una cosa: il coinquilino è andato a dormire prima di mezzanotte, quindi non mi ha fatto gli auguri. Aveva promesso di farmi trovare un bigliettino la mattina dopo ma, chissà perchè, non c'era. Forse si è dimenticato...
(ih ihi ih).