Mare

Post N° 1182


Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime di mafia
Il 14 ed il 15 marzo 2008 si svolgerà, a Bari, la XIII Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime di mafia, promossa da “Libera”.
 Per ricordare le vittime innocenti delle mafie e quanti hanno lottato per sconfiggere questo terribile cancro, quest’anno è stata scelta la Puglia, terra dove la mafia (Sacra Corona Unita) ha stretto rapporti intensi con le mafie albanesi e kossovare, facendo affari con la tratta di esseri umani, il traffico delle armi, il traffico di droga ed il contrabbando di tabacchi. Ma la Puglia è anche terra di riscatto che ha dato luogo a percorsi di legalità quale, ad esempio, la creazione della cooperativa “Terre di Puglia” che si dedicherà alla coltivazione dei terreni confiscati alla Sacra Corona Unita nella provincia di Brindisi (in particolare nei comuni di Mesagne e Torchiarolo) … e ricordiamo anche l’impegno di Renata Fonte, uccisa nel 1984 per essersi opposta alla speculazione edilizia a Nardò (in provincia di Lecce).
 A Bari arriveranno in migliaia, da ogni parte d’Italia: sono previsti numerosi treni speciali e sui treni saranno scritti i nomi di tutte le vittime di mafia; inoltre, durante il lungo viaggio nei convogli verranno organizzati momenti di riflessione e di studio. Parteciperanno pure i ragazzi di Flare (Freedom Legality and Rights in Europe) provenienti da trenta paesi europei: sono giovani impegnati nella lotta contro le mafie (anche transnazionali).Tutti insieme in un percorso di memoria e di condivisione.Un appuntamento che è un momento di riflessione. “Capire” ha scritto Nichi Vendola (Presidente della Regione Puglia) “il male e il bene che sono alle nostre spalle, ma che spesso sono sulle nostre spalle; non seppellire nell’oblio le nostre pubbliche vergogne, le complicità dissimulate nell’ordinario dell’amministrazione, i pat­ti scellerati con chi architettava traffici di denaro e di morte, i valzer indecenti tra poteri istituzionali e poteri occulti. E non dimenticare i tanti eroi, piccoli e grandi, di quella strana ed esiliata patria che chiamiamo legalità, che potremmo chiamare libertà: uomini e donne che non abbassarono la testa dinanzi alla prepotenza, che non finsero di non capire o di non sapere, che non vollero mettere la propria coscienza sotto naftalina anche a costo di rischiare la pelle. Furono spezzati come ostie, con le lupare, con il tritolo e anche con i malevoli pettegolezzi sulle loro limpide esistenze. Furono travolti dalla vio­lenza e potrebbero essere travolti dalla dimenticanza. La loro pelle è la nostra dolorosa eredità, è la traccia della nostra decenza, è il fondamento del nostro riscatto civile e morale… [omissis] [omissis] … dovremmo concentrarci sulle mafie politiche e culturali, sui colletti bianchi e sulle imprese che “puliscono” la ricchezza mafiosa. Colpire i clan è importante, ma è as­solutamente strategico spezzare la rete delle collusioni a qualunque livello ed anche bonificare i territori in cui attecchiscono le sub-culture dell’omertà, del ricatto, dell’intimidazione.”
 ”No, non mi sento solo” mi ha detto due giorni fa Mario Congiusta (papà di Gianluca, assassinato dalla ‘ndrangheta il 24 maggio 2005) riferendosi alla solidarietà che lo ha circondato e che continua a circondarlo e sottolineando l’importanza del fatto che nel processo per la morte di suo figlio (che si sta celebrando proprio in questi giorni) si siano costituiti parte civile non solo numerose amministrazioni locali ma anche la Confindustria calabrese. “Non mi sento solo” ha aggiunto “ma moltissimi familiari di vittime di mafia lo sono … ed io lotterò tutta la vita affinché nessuno sia più solo”. Anche a me piacerebbe molto sentir dire da tutti i familiari delle vittime “non ci sentiamo soli”. C’è un grande bisogno di memoria. Sono, come ha scritto don Luigi Ciotti, “troppe le speranze ed i sogni precocemente spezzati dalla violenza criminale, dai silenzi e dall’omertà, dalla rassegnazione e dalla delega”. Non uccide soltanto la mafia: uccidono anche il silenzio e l’indifferenza. Purtroppo, a causa dei postumi delle costole fratturate, non sono ancora in grado di affrontare un viaggio così impegnativo, ma col pensiero e col cuore sarò accanto a tutti quelli che parteciperanno a questa giornata della memoria … e vicino a tutti i familiari delle vittime di mafia.
 Non dobbiamo dimenticare, anche perché, come ha affermato Nichi Vendola, “non si tratta solo di ricordare – ogni volto, ogni nome, ogni singola storia – bensì di capire: da dove veniamo e dove andiamo. La memoria è una questione di orientamento, di discernimento, di sguardo sull’orizzonte. La memoria è la nostra bussola.”Sono moltissime le vittime di tutte le mafie: nomi e cognomi da non dimenticare ...Non dimenticare … e dare anche sostegno forza a tutti quei familiari che con molto coraggio ed ammirevole determinazione hanno reagito trasformando il loro dolore in impegno attivo contro le mafie.
 E non dobbiamo lasciare soli neanche chi lotta contro le mafie perché, come ha scritto Vincenzo Divella (Presidente della Provincia di Bari) “non può e non deve esistere una nicchia di coraggiosi da mandare in avanscoperta sui campi di battaglia. Se tutti ci muoviamo in un’unica direzione, e con un unico obiettivo, le mafie saranno sconfitte. Se i criminali si troveranno davanti una barriera umana fatta di milioni di persone oneste, non riusciranno ad infiltrarsi da nessuna parte. Perché allora, per riprendere un coraggioso slogan dei ragazzi di Locri, dovrebbero ammazzarci tutti”.Memoria ed impegno … “non è sufficiente ricordare” ha giustamente osservato don Ciotti “dobbiamo soprattutto fare, agire concretamente. Le mafie tolgono i diritti, la dignità, la vita. Non uccidono solo con le armi, svuotano l’anima, annullano la speranza”PUGLIA ARCA DI PACE ... un'arca di pace per dire che non ci dovranno più essere navigatori solitari: è l’impegno di tutti che costruisce la memoria … tutti dobbiamo essere coinvolti …
________________________Il programma delle giornate:Venerdì - 14 marzo 2008Ore 11.00: Conferenza stampa di presentazione convenzione Libera Terra e Unipol presso il Comune di Bariore 11.00: Assemblea di Avviso Pubblico a Bitontoore 14.00: presso la Fiera del Levante di Bari assemblea di chiusura di FLAREore 16.00: Incontro dei familiari delle vittime con le delegazioni internazionali del programma FLARE, con le scuole e le istituzioniore 18.00: Veglia di preghiera in Cattedrale in ricordo delle vittime delle mafieore 21.00: Fiera del Levante Bari “Poliziotta per amore” Monologo teatrale scritto da Nando Dalla Chiesa e interpretato da Beatrice LuzziSabato - 15 marzo 2008ore 9.00: Raduno dei partecipanti a Punta Perottiore 10.00: Inizio del corteo (da Punta Perotti) con la lettura dei nomi delle vittime(percorso del corteo: Punta Perotti, via G. Di Cagno, Corso Trieste, Lungomare Perotti, Lungomare Nazario Sauro, P.zza Diaz, Lungomare Di Crollalanza, Piazza 4 novembre, Corso Vittorio Emanuele, Piazza della Libertà)ore 12.00: Arrivo del corteo in Piazza della Libertà. Saluti dei familiari e delle autoritàore 15.00 - 17.30:Workshop• “Minori e mafie”• “I ragazzi d’Italia si incontrano” (Sala Colonnato della Provincia di Bari)• “L’Europa contro le mafie” (Sala Consiliare Palazzo di Città Bari)• “Mafie e corruzione: strumenti di prevenzione e contrasto nelle pubbliche amministrazioni”ore 18.00: Concerto finale e partenza dei partecipanti15 marzo - animazione delle piazze (nel pomeriggio)Piazza del FerrareseSpettacolo “Moda Nostra” di Casa Comune Area Teatro (di Augusta) Animazione a cura de La Farandula (di Bari)Piazza della LibertàAnimazione di strada e giocoleria del presidio Peppino Impastato – MoncalieriGruppo percussioni del Senegal del presidio Rita Atria – ChieriPiazza Garibaldi: ore 14.30 - Spettacolo “Speranze” su Peppino Impastato del Presidio Harry Loman – Torinoore 16.30 - Spettacolo di Alessandro Langiu “Crack’s Epoc”.L’appuntamento di Bari verrà ripreso e trasmesso in streaming sul sito www.arcoiris.tv, televisione satellitare accessibile gratuitamente da Internet.