zingarodelvento

Post N° 132

Il caldo, un gatto e una bottiglia d’acqua

Caldo e sudore in questo giorno d’agosto,

potessi fuggire non lascerei un biglietto,

gatto che mi guardi assonnato,

ti vendi per un biscotto, è quello il tuo prezzo?

Formiche che si arrampicano sul muro,

mi viene prurito solo a vederle,

potessi avere un cavallo per andare,

invece ho solo acqua, acqua che si scalda.

Dimmi gatto di chi sei la reincarnazione?

Ultimo stadio di un faraone crudele,

oppure eri Salomè cacciatrice di teste?

Bevo, non è nemmeno frizzante ne vuoi?

Avessi una casa, avessi un giardino,

avessi raggiunto anche un solo obbiettivo,

muovi la coda, mi prendi per matto,

pensi ad una gatta con cui passare la sera.

Sai gatto, non pensavo andasse così,

prima erano tutti con me, ascoltavano la mia voce,

quante torri ho abbattuto e castelli conquistato,

una rivoluzione mancata, una vita attorcigliata.

Ironica questa morte pensavo a un paradiso.

Caldo gatto, molto caldo alla soglia di questo inferno,

aspettando il responso del giudice su questo gradino,

che dici, rinascerò uomo o la prossima vita è da gatto?