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Ciliegie

Post n°281 pubblicato il 09 Agosto 2007 da zingarodelvento

 

A volte mi capita di ricordare il giorno in cui arrivai alla tua spiaggia Francesca.

Come ero sporco e lacero quel giorno.

Lavasti tutte le mie ferite e mi cercasti qualcosa da mettere addosso, perché ero quasi nudo e non avevo più niente di mio.

Mi facesti trascinare sino all’albero delle ciliegie, quello non distante dal mare.

Io vedevo appena i tuoi occhi ed ero stanco, tanto stanco Francesca, al punto di voler mollare tutto di questa stupida mia vita.

Con quanta pazienza mi portasti il cibo alle labbra dicendomi che amore, amore non poteva essere, ma che avresti curato tutte le miei ferite, tutte.

Non mi hai dato un bacio vero quel giorno, non con le labbra almeno, ma con l’anima si.

Vedevo il cielo tra i rami screziati di rosso e tu per gioco prendesti due coppie di ciliegie e te le mettesti come orecchini.

Matta, che matta che sei Francesca, matta e dolce come quei frutti senza alcun peccato.

Curare un elfo oscuro, non ti rendevi conto del pericolo? Io ero andato oltre ormai, oltre tutte le convinzioni di buona famiglia e la mia spada era si scheggiata, si senza filo, ma ancora capace di uccidere e per poco, per poco un giorno non rischiasti di morire, ricordi?

Guerriero, mi chiamasti guerriero e ogni volta che io ti dicevo che non lo ero più tu mi accarezzavi le labbra con le mani per farmi tacere e continuavi.

Poco alla volta mi risollevai da terra, poco alla volta iniziai a riprendere le forze e come per magia la spada riprese il suo filo di taglio e di punta.

Le ciliegie ormai erano cadute tutte, ma sotto quell’albero andavamo ancora a guardare il mare e il bacio ora era vero, vero Francesca e profondo.

Sapevi che la guerra mi avrebbe di nuovo allontanato, ma tu dicevi che avresti saputo aspettare, che non importava.

C’è un bel sole oggi Francesca, un bel sole e la pianura è piena di soldati, alcuni hanno volti da paura, altri sembrano angeli innocenti, ma non tutto quello che si vede è come è davvero.

Tornerò da te Francesca, tornerò dove mi hai lasciato dopo questa battaglia, se non mi toccherà morire, oggi.

Dimenticavo una cosa, ho scritto il tuo nome sul mio scudo e ci sono due ciliegie rosse come simbolo di guerra.

Due ciliegie come quegli orecchini, come quel giorno in cui mi chiamasti amore, amore mio.

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Commenti al Post:
alba_chiara5
alba_chiara5 il 13/08/07 alle 00:05 via WEB
ciao ^__^ fatto le vacanze ????? un bacio
(Rispondi)
winonarider
winonarider il 24/08/07 alle 09:23 via WEB
ho bisogno di rileggerla, ogni tanto. Così passo di qui. sei unico Francy
(Rispondi)
luna646
luna646 il 06/09/07 alle 18:02 via WEB
'Ndo stai zingarè..ti sei scordato di me?Sigh sigh..
(Rispondi)
solesoleilsun
solesoleilsun il 08/09/07 alle 00:39 via WEB
mi piacciono gli alberi, le ciliege, i baci nn i soldati... grazie è bello leggerti sole
(Rispondi)
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