LA QUARTA PARETE

Qualcuno si è addormentato sulla tastiera


Lavorano da casa trasformandola in ufficio e se hanno successo assumono altre persone.Lavorano per lunghe ore fino ad esaurimento.Devono correre.Sfornare il post più veloce di quello di un concorrente sullo stesso argomento.Questione di millisecondo.Se cala il traffico vanno in crisi.Perdono peso e soldi.Spiccioli.Sono pagati al pezzo.Scrivere di più per guadagnare di più.Non si esce più di casa. Sono quelli che hanno trasformato un hobby in lavoro:i blogger professionisti.Internet ha cambiato la natura del lavoro consentendo alle persone di creare uffici virtuali per potere lavorare da qualsiasi luogo e in qualsiasi momento.Blogging è stato lucrativo per alcuni, ma quelli in basso ai gradini guadagnano poco più di $ 10/post.Molti sono pagati in base al numero dei lettori e devono in questo caso usare lo scoop per incrementare l’audience.Un esercito di cronisti che scrive su sport, politica, economia, gossip ecc…Con la speranza di sedurre qualche azienda pronta ad remunerarli. Una nuova classe operaia dell’informazione che ha registrato purtroppo le prime vittime sul lavoro.Il New York Times del 6 aprile riporta il decesso di due blogger in florida e un terzo sopravvissuto ad un infarto.A mio parere il blog non c’entra.La persona potrebbe essere predisposta e lo stress da lavoro non è l’appannaggio dei blogger.Perciò rifiuto l’idea dell’esistenza di una Blogopatia.Ammalarsi bloggando può succedere.Questione di ritmo.Già per chi fa il blogger per hobby fa fatica a tenere il blog aggiornato e a rispondere ai commenti.Un blogger a tempo pieno deve correre più veloce di tutti per raggiungere una prestazione di altissimo livello.Ci vuole “fiato” e tanta energia fisica per evitare stanchezza,stress ed insonnia.