Post n°463 pubblicato il 28 Aprile 2015 da ziryabb
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Post n°460 pubblicato il 19 Aprile 2015 da ziryabb
Lo so. È un post inutile. Non mi va più di parlare di attualità. Ormai conosciamo le mosse dei media in anticipo come conosciamo le previsioni del tempo. Il notiziario con i relativi dibattiti è solo noia. Se volete, vi anticipo gli argomenti della prossima settimana. Lunedì : Commenti delle parole del papa. Martedì: Atri crolli di scuole e di ponti. Mercoledì: Si dimette X , indagato per corruzione con altre 37 persone. Giovedì: Si scopre che le beghe fra rottamati del PD ed ex giovani turchi al potere sono balle. Venerdì: Italicum diventa la nuova legge elettorale. Sabato: Bella giornata , festa non pagata. Domenica: Toro vs Juve , il Derby. Bene. Torniamo al titolo del post. Come sapete, nella giovanissima storia di Internet, la Homepage della versione online di qualsiasi autorevole e rispettabile quotidiano nazionale o internazionale è sempre stata piena di immagini di donne nude o di notizie sugli ultimi ritocchi al seno di qualche star del showbusiness. Pare che noi navigatori clicchiamo solo quelle. È vero. Però da qualche tempo le cosiddette immagini non ci sono più. Scomparse. Cestinate. Elimina tutto? Sì. Soltanto alcuni bloggers di Libero, che non hanno ancora capito come funziona il web marketing, continuano a pubblicare la foto del culo di Kim Kardashian che tiene in equilibrio (photoshopato) una coppa di Veuve-Cliquot. E chi se ne frega? Massimo 8 commenti di blog amici. Ma i nuovi veri eroi del web sono i gatti e le loro imprese. Un gatto che para i calci di rigore del suo padrone riesce a sfiorare la bellezza di 30 milioni di visualizzazioni su YouTube. Ogni giorno sulla Prima Pagina de La Stampa on line ci sono tre o quattro filmati sui gatti o sui cani. Non mi riferisco alla rubrica Zampa.it che da tempo parla di animali ed è una cosa normale ma ultimamente gatti e cani in candid camera rivaleggiano con l'editoriale del direttore. Prendete qualsiasi quotidiano on line e scorrete la homepage su e giù e troverete gatti ovunque. Cagnolini che cadono in piscina. Che risate. Che emozioni. Il gatto infermiere che si occupa di tutta la fattoria. Che commozione. Personalmente credevo di frequentare solamente sitiweb seri come CNET.com, il più affidabile sito per il download di software. Ma ultimamente ricevo nella news letter cnet tanti articoli sui gatti. Niente candid camera ma ricerche universitarie serie sulla passione dei gatti per i cassetti del comò. Su Youtube è peggio: basta digitare Funny cats per vedere filmati di gattini con un minimo di un milione di visualizzazioni. La verità è che dietro questi video c'è una vera regia. Non sono i soliti filmati improvvisati ma montaggi degni di un filmaker. Pare che il mercato dei piccoli animali abbia superato quello del sesso. Cosa è successo? Cosa siamo diventati? Non ce l'ho coi gatti anzi mi piacciono ma sono stufo di questi filmati. Un gatto fa il suo lavoro di gatto, saltella, gioca, si impaurisce...Che c'è di meraviglia? Osservo divertito la gatta del vicino che fa la gatta. Banale. Se mi metessi a filmarla diventerebbe una star? Quanto mi mancano le tette sul Corriere della sera e i culi di Repubblica! |
Post n°459 pubblicato il 04 Aprile 2015 da ziryabb
Titolo : In the middle Altri titoli da ascoltare: "Goodbye to anyone" "I've got freedom" "Sea of love" "Token" Sono sorelle, sono giovanissime e le loro voci che si intrecciano hanno già incantato migliaia di persone. Con il loro album d'esordio Lily e Madeleine, rispettivamente 17 e 19 anni, hanno dimostrato che nel mondo della musica c'è ancora spazio per i buoni sentimenti. Le loro canzoni, prevalentemente acustiche, raccontano delle insicurezze di chi sta abbandonando il mondo dell'infanzia per entrare in quello degli adulti, descrivono la loro passione per la musica, l'incanto di fronte ai misteri della natura, il rapporto con la loro terra e con il passato. Nell'articolo "Lily & Madeleine, belle più che mai" (dal numero di maggio del mensile IL) Stefano Pistolini cerca di spiegare il fascino che si prova ascoltando la musica delle due sorelline di Indianapolis. In una trasmissione radio. Prima canzone: un'altra versione di In the middle chitarra, tastiera e violencello |
Post n°458 pubblicato il 26 Marzo 2015 da ziryabb
Tradotto da google translate dall'inglese all'italiano. La protezione Alpha attivato costringendo l'aereo per lanciare giù, che non poteva essere corretto anche da pieno ingresso bastone indietro. L'equipaggio poi staccato le relative unità di dati aria ed è stato in grado di recuperare il velivolo. http://avherald.com/h?article=47d74074 |
Post n°457 pubblicato il 25 Febbraio 2015 da ziryabb
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Post n°456 pubblicato il 20 Febbraio 2015 da ziryabb
C'era una volta la guerra. Oggi è solo una metafora. È una guerraaaaaaaa! (B.Grillo). Non facciamo la guerra per le riforme (Berlusconi ammonisce Brunetta). In Liguria Cofferati era nel mirino dei cecchini del PD. L'autore di questa frase ha appena visto american sniper. Dicevo che la guerra era bella, organizzata, legalizzata, approvata dalla camera o dal congresso e quindi dal popolo. Era una violenza legittima. Ogni guerra aveva un nome (Tempesta del deserto) e ci voleva anche il campo di battaglia, di solito al confine. Il nome veniva scelto per la storia, da inserire in una ipotetica enciclopedia popolare, da creare in futuro. Waterloo ? Ottimo. Dunque la guerra era bella perché in fondo c'era sempre il tavolo della pace. Mentre gli eserciti di due stati si bombardavano, i negoziati continuavano per arrivare ad una tregua o alla fine delle ostilità. Così i soldati potevano tornare a casa per festeggiare la fine della guerra. Ma oggi la guerra vera come dicevo, la violenza legale fra due eserciti di due stati non c'è più. Non ho fatto nessuna verifica ma credo che nel mondo non ci sia nessun conflitto armato fra due stati. Se ci fosse stato uno si spegnerebbe nel giro di pochi giorni (Cina-Giappone a causa di un'isola). Oggi la violenza è illegale, non c'è un esercito, né campo di battaglia. Di solito è un conflitto fra un esercito e dei civili (ribelli, terroristi, indipendentisti, jihadisti, talebani, crimini organizzato, cartelli della droga...). Purtroppo il campo di battaglia è la città, lo spazio urbano e le vittime sono dei civili innocenti. Questa violenza gratuita, assurda non fa vittime militari ma civili. Quando c'era la guerra la morte dei civili era un danno collaterale. Oggi il collaterale è diventato il principale bersaglio e viceversa. Volevano uccidere quattro vignettisti, hanno fatto fuori tredici persone che non c'entrano niente. Non entro nel merito ma giusto per descrivere la natura di questa violenza. Nell capitale sud americane si commettono 60 omicidi al girono. Anche se dietro i filo russi ci sono i russi ma non è ufficiale nè provato. È stato abbattuto un aereo di linea sopra il cielo ucraino. Vittime di ogni nazionalità. Questi matti da slegare (commettono l'attentato dopo l'uscita dal carcere per trafico di droga o di armi) mi ricordano i telepazzi: definizione di Stephen King nel suo libro CELL .(Al cinema nel 2015, il libro è da evitare come del resto il film se non vi piace l'horror. Sembra che il libro (2006) sia stato scritto dopo il film, 400 pagine inutili). Dunque un giorno di ottobre in tutto il mondo, coloro che hanno risposto a una chiamata sul cellulare alle ore 15:05 ricevono un Impulso che li fa diventare matti, non ragionano più con la testa e fanno delle cose... da Horror. Telepazzi perché comunicano fra di loro con la telepatia per compiere un atto violento. Camminano di giorno smarriti e la notte si radunano tutti insieme telepaticamente in un campo aperto, uno stadio, ad ascoltare musica ad alto volume per ricaricarsi. Mentre le persone che non hanno risposto alla chiamata perché privi di telefonino si nascondono di giorno e escono di notte a cercare cibo, armi, parenti... Insomma sembra che gli attentatori di questi ultimi tempi abbiano ricevuto l'Impulso. Quando i media ci informano che l'attentatore non è legato a nessuna organizzazione terroristica e che ha agito da solo non è rassicurante. |
Post n°455 pubblicato il 18 Febbraio 2015 da ziryabb
Eric Moussambani, Guinea Equatoriale, era un pallavolista. Pochi mesi prima delle Olimpiadi di Sidney imparò a nuotare nella piscina dell’hotel dove lavorava. Il programma per la valorizzazione del nuoto nei paesi in via di sviluppo permetteva la qualificazione di un nuotatore alle Olimpiadi. A quel punto si è deciso di buttare in acqua il buon Eric Moussambani. Al primo turno di qualifiche dei cento metri stile libero si presentarono in vasca in tre: Karim Bare, Tagikistan Farkhod e il nostro Eric Moussambani. Una batteria a parte per quelli con poche possibilità di qualificarsi. I primi due fanno falsa partenza e quindi resta solo Eric Moussambani che deve lottare contro se stesso per cento metri. Sembra una cosa facile, ma diventa un calvario. Il ragazzo, all’epoca aveva 22 anni, non era un nuotatore professionista e per sua stessa ammissione non aveva mai visto una piscina così grande in vita sua. Nonostante ciò con coraggio fece i primi cinquanta metri in maniera dignitosa, ma la seconda vasca fu un vero calvario. Il pubblico passo dai fischi, pochi, agli applausi, un vero uragano, che accompagnarono Eric Moussambani per tutta l’ultima vasca. Il tempo 1′ 57″52 è stato ed è ancora il più lento di sempre ad un’Olimpiade. Per Eric, però, fu un vero trionfo. Divenne popolarissimo e la federazione della Guinea dovette assoldare un interprete per aiutarlo nelle decine di interviste che gli chiedevano i media di tutto il mondo. |
Post n°454 pubblicato il 27 Gennaio 2015 da ziryabb
Per i media, per l'opinione pubblica, per i suoi avversari, per me e per te, prima di diventare ex, un deputato grillino è un ex disoccupato, non preparato, senza programma, dice sempre le stesse cose (aria pulita, acqua pubblica , energia alternativa) è anche cattivo e quando si trova in difficoltà, risponde con le parolacce anzi una sola parolaccia. Poi un bel giorno, il grillino smette di esserlo e subito diventa simpatico, bravo ragazzo, vittima di Casaleggio, censurato, impedito di esprimere la propria opinione. Insomma un ex grillino diventa uno di noi e i media quasi quasi ci strappano le lacrime e non sappiamo più a chi donare 2 euro al bambino africano o a un ex-grillino cacciato dal cattivo Beppe. A proposito, hai mai sentito parlare di un Grillino non ancora deputato che lascia il partito? Mai. Prima faccio il grillino vero , un vaffa di qua un altro di là, aspetto le elezioni on line , divento deputato poi mi faccio casaleggiare e dove vado? Nel fritto Misto. Chi ha inventato questo orrendo parcheggio chiamato gruppo misto per soli sfigati ? Il Gruppo misto è un parcheggio molto comodo. Non c'è il disco orario, non si paga e non si rischia la multa. Viva il gruppo misto! |
Post n°453 pubblicato il 18 Dicembre 2014 da ziryabb
ITALIAN SHORT MEMORY Dieci anni fa per chi non lo sapesse, in piazza Navona nacquero i cosiddetti girotondi e Nani Moretti salì sul palco per dire a Massimo D'Alema: DICA QUALCOSA DI SINISTRA! Oggi è lo stesso D'Alema insieme con la cosiddetta minoranza PD a dire a Renzi: DICA QUALCOSA DI SINISTRA! Quale sinistra? Non eravate voi (D'Alema, Fassino, Bersani, Rutelli, Veltroni) a indicare al bambino viziato e alle sue amiche, il Blairismo come modo di essere, stile di vita e unica idea vincente? Non eravate voi a promettere a Silvio di non palpeggiare mai le cosce del conflitto d'interessi? Fine. Per rimanere in tema. Più o meno. Ho fatto una scoperta. E non è acqua calda. Renzi e le sue amiche dicevano all'inizio che con Berlusconi non esiste nessun patto del Nazareno. Lo chiamavano scambio di punti di vista. Siccome sono tutte (le amiche di Renzi) maldestre, ora dicono tutte: no, no, nel patto non c'è il Colle! Ah! Allora il patto c'è? C'è, c'è e da allora Silvio ha ottenuto tutto: sconti di pena, archiviazioni e sconti "alimentari" nei confronti dell'ex moglie. Silvio ha capito troppo tardi che i suoi veri amici si trovano nella parte avversaria. La prova? Tutti i suoi seguaci l'hanno mollato. Senti questa: un Alfaniano maldestro ha incontrato Silvio di nascosto poi non ha resistito e ha pubblicato uno selfie con Silvio sul suo profilo Facebook ed è stato subito cacciato dal partito di Alfano. Come fai a farti fotografare con un pregiudicato? Ma anche la stampa di destra non sopporta che Poletti abbia cenato con i detenuti ma trova normale gli incontri d'alcova del PD con Silvio, uno pseudo detenuto. Hai capito cosa intendo dire? Che l'unico che crede in Silvio è il PD . Silvio è stato cacciato dal senato per i suoi guai con la giustizia e se non fosse vecchio sarebbe in galera dietro le sbarre. Tecnicamente è in galera. Fa compagnia agli anziani lombardi e sai dove trascorre la sua ora d'aria? Nella sede del P.D a Roma, Largo Nazareno. È pazzesco.
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Post n°452 pubblicato il 14 Dicembre 2014 da ziryabb
Nel suo discorso alla camera del 3 luglio del 1992, Bettino Craxi ammise l’esistenza di un sistema illecito di finanziamento dei partiti e chiamò in causa tutti gli altri, parlando di “una rete di corruttele grandi e piccole, tanto estesa e ramificata da legittimare un vero e proprio allarme sociale”, e aggiungendo: “Se gran parte di questa materia deve essere considerata puramente criminale, allora gran parte del sistema sarebbe un sistema criminale”.
Apologo sull’onestà nel paese dei corrotti di Italo Calvino la Repubblica, 15 marzo 1980 (...)Così tutte le forme d’illecito, da quelle più sornione a quelle più feroci si saldavano in un sistema che aveva una sua stabilità e compattezza e coerenza e nel quale moltissime persone potevano trovare il loro vantaggio pratico senza perdere il vantaggio morale di sentirsi con la coscienza a posto. Avrebbero potuto dunque dirsi unanimemente felici, gli abitanti di quel paese, non fosse stato per una pur sempre numerosa categoria di cittadini cui non si sapeva quale ruolo attribuire: gli onesti. Erano costoro onesti non per qualche speciale ragione ( non potevano richiamarsi a grandi principi, né patriottici né sociali né religiosi, che non avevano più corso), erano onesti per abitudine mentale, condizionamento caratteriale, tic nervoso. Insomma non potevano farci niente se erano così, se le cose che stavano loro a cuore non erano direttamente valutabili in denaro, se la loro testa funzionava sempre in base a quei vieti meccanismi che collegano il guadagno col lavoro, la stima al merito, la soddisfazione propria alla soddisfazione d’altre persone. In quel paese di gente che si sentiva sempre con la coscienza a posto loro erano i soli a farsi sempre degli scrupoli, a chiedersi ogni momento cosa avrebbero dovuto fare. Sapevano che fare la morale agli altri, indignarsi, predicare la virtù sono cose che trovano troppo facilmente l’approvazione di tutti, in buona o in malafede. Il potere non lo trovavano abbastanza interessante per sognarlo per sé (almeno quel potere che interessava agli altri); non si facevano illusioni che in altri paesi non ci fossero le stesse magagne, anche se tenute più nascoste; in una società migliore non speravano perché sapevano che il peggio è sempre più probabile. Dovevano rassegnarsi all’estinzione? No, la loro consolazione era pensare che così come in margine a tutte le società durante millenni s’era perpetuata una controsocietà di malandrini, di tagliaborse, di ladruncoli, di gabbamondo, una controsocietà che non aveva mai avuto nessuna pretesa di diventare la società , ma solo di sopravvivere nelle pieghe della società dominante e affermare il proprio modo d’esistere a dispetto dei principi consacrati, e per questo aveva dato di sé ( almeno se vista non troppo da vicino) un’immagine libera e vitale, così la controsocietà degli onesti forse sarebbe riuscita a persistere ancora per secoli, in margine al costume corrente, senza altra pretesa che di vivere la propria diversità , di sentirsi dissimile da tutto il resto, e a questo modo magari avrebbe finito per significare qualcosa d’essenziale per tutti, per essere immagine di qualcosa che le parole non sanno più dire, di qualcosa che non è stato ancora detto e ancora non sappiamo cos’è. |
Post n°450 pubblicato il 31 Ottobre 2014 da ziryabb
Happy
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Post n°449 pubblicato il 29 Ottobre 2014 da ziryabb
Il ministro (o la minsitra? Dibattito infinito in Francia fra Academie française e parlamento) della cultura è stata "lapidata" dai media francesi per avere dichiarato in diretta tivù di non avere letto i libri del neo premio Nobel per la letteratura Patrick Modiano. Con cui tra l'altro aveva pranzato dopo la premiazione. I giornalisti scandalizzati le hanno suggerito che avrebbe dovuto fare uno sforzo leggendo almeno un capitolo di un suo libro prima dell'intervista per non fare la figura che aveva fatto. Doveva mentire? Doveva recitare come fanno tutti? E se Modiano non le piace? Con tutto il rispetto per l'uomo e per la sua opera, Modiano pochi giorni fa era un perfetto sconosciuto per il grande pubblico e l'istituzione del Nobel, si sa, per sembrare più credibile e meno banale non premia mai uno scrittore che ha un successo commerciale. Strano che non abbia vinto un americano dal 1993 (Toni Morrison) eppure grandi nomi, negli ultimi anni, hanno dato un enorme contributo alla cultura internazionale. Non faccio nomi perché è una questione di gusti. Sappiamo a che cosa servono i premi letterari: aumentare le vendite. Punto. Non si premia mai il talento ma si premiano i giochetti politici. Quando Sartre rifiutò il premio Nobel scrisse: Lo scrittore deve rifiutare di lasciarsi trasformare in istituzione, anche se questo avviene nelle forme più onorevoli, come nel caso del premio nobel. Per tornare alla povera ministra Fleur Pellerin, diciamo che i gusti sono gusti. Non è snobismo ma personalmente non ho letto i libri di cui tutti parlano e non ne sento la mancanza. Ci ho provato ma non ce l'ho fatta. La ministra della cultura francese ha ammesso di non avere letto un libro negli ultimi due anni perché non ha avuto tempo. Ha detto la verità. Mi chiedo sempre dove un ministro trova il tempo di stare regolarmente sui social media a sparare cavolate invece di dirci per esempio come si calcolano le tassi da pagare? |
Post n°448 pubblicato il 21 Ottobre 2014 da ziryabb
«Conosco la mia età, posso dichiararla, ma non ci credo» MARC AUGÉ |
Post n°447 pubblicato il 14 Ottobre 2014 da ziryabb
- Quindi conosci Tommaso di Lampedusa? - No, e non chiamarmi Lampedusa. - Tutti ti chiamano Lampedusa. - Non tutti ma gli Italiani sì . Io mi chiamo Alì. - Àli? - Non Àli, Alì con l'accento sulla I. Mio padre era un pugile. - E perché ti chiamano Lampedusa? - Sei così ingenua da non indovinarlo? - Posso chiederti da dove vieni? - Ma perché vuoi rovinare la serata? - Assolutamente no, anzi mi sto divertendo. - Non hai mai ballato con uno sconosciuto senza fargli troppe domande? - Ma noi ci conosciamo già. - Da stamattina... - Ero in difficoltà, mi hai aiutato, abbiamo fatto un bel pezzo di viaggio insieme e scopro che ambedue frequentiamo Ca'Foscari e sei molto carino. - Macché aiutato. Ti ho fatto da sherpa perché sei bellissima! - Sherpa? Abbiamo scalato l'Everest. - Un modo di dire. - Allora non sei americano? Parli invece un inglese perfetto. - Volevi dire afro-americano....Sono Portoricano . - Wow! Io sono nata e cresciuta a Glasgow . - Io non dico mai Wow! - È per esprimere una cosa che mi piace ed è tipicamente scozzese. - Avevo intuito che l'inglese fosse la tua lingua madre... - ...Nonostante gli occhi a mandorla? - Io non ti ho chiesto niente, per me è normale. - No, non è vero. Tutti mi chiedono:sei cinese? No.Giapponese? No. Coreana? E io dico sempre no. E non dirmi che questo dettaglio ti sia sfuggito. - All'inizio sì. Ma fra te e un'asiatica la differenza è notevole. - Io mi sento scozzese fino al midollo e non dico mai britannica. - Mio zio è il cavallo! - Sei ubriaco? Cosa vuol dire tuo zio è il cavallo? - Lascia perdere... - Stai ridendo, dimmelo! - Non ha importanza. - Sì, invece. Voglio saperlo. - È una battuta... - Dai dimmelo.
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Post n°446 pubblicato il 06 Ottobre 2014 da ziryabb
François-Marie Arouet detto Voltaire |
Post n°443 pubblicato il 01 Settembre 2014 da ziryabb
Meglio essere fortunati o meglio essere felici? Fortunati fortunati senza dubbio. Una parola sola, senza spiegazioni. Fortunati. Sono goloso. Essere fortunati rende felici. Non chiedere troppo. La felicità è una fortuna? La fortuna è fortuna e basta. La felicità è un sogno. Una rivendicazione radicale. Surreale. Assurda. L'infelicità è un incubo. La parola e il suo opposto. Semplice. L'infelicità è accessibile. A tutti. L'infelicità è consumo di massa. Si trova su tutti gli scaffali. Prendi due paghi uno.
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Post n°442 pubblicato il 11 Agosto 2014 da ziryabb
Alfano non va in vacanza. Alfano lavora in agosto. Non fa più Lodi alfani. A Silvio non serve più. Silvio ha Renzi, Silvio ha il PD Invece Albano Alfano ha un programma In due punti. Due preoccupazioni maggiori: Er Carogna e Vù Cùmprà A me non importa. Alfano deve pure farsi sentire. Ma... voglio dire... Con tutto ciò che sta succedendo nel mondo La RAI ha spazio solo per Alfano. Prova a fare zapping. Cambia canale. Spegni pure la TV E vedrai Alfano. Solo lui. |
Post n°441 pubblicato il 04 Agosto 2014 da ziryabb
Voglio vivere Come un cane Randagio. Voglio una vita Normale Senza padrona... a a a Senza cibi in scatola Senza veterinario Senza tapis roulant
Domani me ne vado Aiuterò Maurizio a scappare Aprirò la sua gabbia E forse volerà sopra di me A lui basta un albero Per trovare atri amici O una ragazza, una gazza magari
Finirai in un canile! Chiudi quel becco coniglio! Lei ti chiama Playboy Ma sei quello che sei Non andresti mai via Da questa prigione. Noi invece andremo in montagna. Lontano dalla laida città. Morirai nel tuo orto con Andrea Lui è un codardo Come tutti i gatti Non capisce un topo. Quando decide di scomparire Tutta la città lo cerca Perfino i giornali ne parlano Mentre se la gode In un altra casa. Poi torna sempre quando manca la trippa Gli fanno la festa Si fa coccolare da tutto il paese. No, Andrea non andrà via con noi. Viva la libertà. I want to be freeeee
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Post n°440 pubblicato il 03 Agosto 2014 da ziryabb
Acqua Terra Aria Fuoco Fuoco che piove dal cielo Fuoco aperto dal mare Fuoco incrociato da terra Sulla loro prigione eterna. Non c'è via di scampo Non c'è speranza La terra ferma, Il mare aperto E lo spazio aereo Gli sono vietati E hanno l'arroganza Di costruire Dei tunnel.
.... ma la mente mi autorizza a credere. (...) Liberi, sentirsi liberi. Forse per un attimo è possibile. Ma che senso ha, se è cosciente in me, la misura... della mia inutilità.... |
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