Zitelle e Cornuti

Da “Il Caffè” (9 Aprile 2006)


Amori e amorazzi clandestiniIntriganti come l’incipit di una favola, già le prime righe del prologo stuzzicano la curiosità su quanto accade in un paese immaginario: la Contrada delle Ghiande. Tanto piccolo “che i suoi abitanti non avrebbero riempito un treno”, ma tanto grande e vero con le sue storie, da rispecchiare la vita di una qualsiasi cittadina italiana. È burlesco e disincantato il tono di Zitelle e Cornuti, un titolo che vale la trama, opera prima di Antonio Ravi Monica, origini siciliane, nato in Svizzera, pubblicista, sceneggiatore e insegnante.Della Sicilia ci sono i sentori letterari classici degli amorazzi clandestini e delle chiacchiere di paese, capaci di teatralizzare nei pettegolezzi pomeridiani le tentazioni della carne. Un paese su cui domina la contessa Mugaci, nobile decaduta, ma che vuole controllare e dirigere ogni cosa. Attorno, le ruota un intreccio di storie: l’amore tra due adolescenti, quello meno lecito di una florida vedova che resta incinta, e le combattute elezioni per il sindaco, tocco finale per eccitare ancora di più gli animi.l.d.a.