Creato da festa_privata il 17/02/2006
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Post N° 109

Post n°109 pubblicato il 11 Luglio 2006 da v78io

Un calcio alla vita

Inseguire un pallone
è come inseguire gli obiettivi della vita,
ognitanto lo puoi raggiungere,
ognitanto ti può sfuggire.

Affrontare un avversario
è come affrontare le difficoltà quotidiane,
a volte ti supera,
a volte riesci a bloccarlo,
sapendo che non devi mai smettere di correre.
Vedere il pallone gonfiare la rete,
è come sentire il proprio cuore
riempirsi di gioia.

Grazie calcio,
per avermi insegnato
a vivere giocando.

Gianluca Pessotto

 
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Post N° 108

Post n°108 pubblicato il 11 Luglio 2006 da v78io

Vorrei spogliarti, lentamente, come i petali di un fiore...

per poi toglierti, dolcemente, le spine che hai nel cuore...

per farti capire, finalmente, quanto grande e' il mio amore.

 
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dedicato a SiMoNiNa82

Post n°107 pubblicato il 11 Luglio 2006 da v78io

ben arrivata piccola!

 
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TI AMO TANTO

Post n°106 pubblicato il 11 Luglio 2006 da v78io

IL MIO

BATTE PER TE

 
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oh come mi dispiace...

Post n°105 pubblicato il 11 Luglio 2006 da v78io

io preferisco la pizza.. la pasta all'amatriciana.. lo spumante.. l'azzurro.. Roma.. io sono Italiana.. I campioni del mondiale siamo noi.. gentilmente.. a casa francesi.. e.. peccato per il gesto di Zidane.. peccato.. au revoir..

 
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IL MIO ALEX..

Post n°104 pubblicato il 11 Luglio 2006 da v78io


CAPITANO PER SEMPRE

 
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CAMPIONI DEL MONDO!!!!!!!!

Post n°103 pubblicato il 11 Luglio 2006 da v78io

La Nazionale azzurra di Marcello Lippi ha battuto la Francia all’Olympiastadion di Berlino e per la quarta volta è campione nello sport più popolare del mondo. Come in tutti i grandi amori, proprio nel momento più difficile, è giunta la sorpresa più bella, quella che sa far battere forte il cuore…

Là dove il mitico Jesse Owens aveva conquistato quattro medaglie d’oro ai Giochi Olimpici del 1936, settanta anni dopo l’Italia guidata dal c.t. Marcello Lippi ha conquistato il quarto titolo mondiale della sua storia, sollevando per la seconda volta al cielo la Coppa del Mondo FIFA, come Brasile, Germania e Argentina. Nei primi due successi il trofeo era la Coppa Rimet.

Da Roma 1934 a Parigi 1938, da Madrid 1982 a Berlino 2006: quattro capitali europee, quattro nazioni conquistate da uno stile italiano che ha dimostrato, una volta di più, di essere funzionale ad interpretare il gioco più semplice ed allo stesso tempo più divertente del mondo, capace di appassionare popoli di ogni angolo del pianeta.

Quello italiano potrà essere un calcio discusso per tanti motivi e gli italiani potranno anche avere, come tutti, molti difetti uniti ai loro pregi, ma questa è la Coppa del Mondo FIFA, signori, e la sostanza è che con il pallone fra i piedi, testimone il campo di gioco, ora l’Italia è la seconda nazione più forte di sempre. Un gradino sotto ai maestri brasiliani, uno sopra ai fieri rivali tedeschi, padroni di casa di quest’edizione e superati al termine di una splendida semifinale disputata a Dortmund.

È stata la vittoria del calcio tradizionale, quello vero, non influenzato da altro che non sia la concentrazione nel portare a termine la gara con un gol in più dell’avversario. Più facile se i rivali non segnano gol, matematico! Marcello Lippi è partito dai fondamentali per costruire il successo: al primo posto il gruppo, senza il quale non si va da nessuna parte.

Chi ha giocato a calcio o ha vissuto l’atmosfera di una squadra come dirigente, lo sa benissimo: creare un gruppo è impresa ardua. Ci vuole bravura, ma anche tanta fortuna. Si hanno tanti ingredienti a disposizione, specialmente se si allena una nazionale, ma non ci sono ricette preconfezionate, bisogna saper combinare gli elementi grazie all’esperienza, sperando che tutto funzioni per il meglio. Una volta scoccata la scintilla il più è fatto.

Che tutto abbia funzionato è sin troppo facile dirlo ora, ma la prova migliore la si ha analizzando il fatto che questa vittoria è giunta senza l’apporto di Alessandro Nesta, forse il più bravo di tutti i giocatori italiani, lo Zidane o l’Henry della Francia, il Ballack della Germania, il Ronaldinho del Brasile, per intenderci. Tipico delle squadre vere non pagar dazio all’assenza, in quanto chiunque entra riesce ad esprimere più del proprio potenziale, in quanto è davvero messo nelle migliori condizioni.

Un pensiero va a Paolo Maldini, capitano leggendario che ha lasciato la Nazionale tempo fa e che proprio nell’occasione più bella non è stato presente. Questa Coppa è anche sua, come è di Gianluca Pessotto ed è di tutti gli italiani che giocano e si appassionano per il calcio, dalla Serie A alla terza categoria, sino alla classica partita di calcetto fra amici.

dal web - orgogliosa e fiera di essere italiana -

 
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Post N° 102

Post n°102 pubblicato il 10 Luglio 2006 da musettodolce24

 

L'ITALIA !!!

WE ARE THE CHAMPIONS !!!!

WE ARE THE CHAMPIONS !!!!

WE ARE THE CHAMPIONS !!!!

WE ARE THE CHAMPIONS !!!!

WE ARE THE CHAMPIONS !!!!

WE ARE THE CHAMPIONS !!!!

ALEE' OHOHOO ALEEE OHOHOHOO ALEE
EEEE OOOO
OOHOHOHO
OHOH....

 
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TELESOCCORSO: il mio lavoro

Post n°101 pubblicato il 08 Luglio 2006 da v78io

Il telesoccorso è un servizio che assicura alle persone anziane la continua assistenza giornaliera fornita da persone specializzate nella gestione degli interventi sanitari urgenti. Tale servizio fornisce una risposta alle richieste di aiuto provenienti dai propri utenti e, grazie allo strumento delle telefonate, rappresenta un efficace sostegno di carattere psicologico e sociale.

Il servizio di telesoccorso si rivolge agli anziani che versano in condizioni di salute precarie, ai disabili ed ai malati cronici, ma anche a tutti coloro che vivono da soli e che nei casi di emergenza non possono ricevere aiuto.

Si tratta di un servizio attivato a livello locale e su iniziativa delle Amministrazioni Comunali e delle ASL. Esiste anche un’offerta privata operante su tutto il territorio nazionale 24 ore su 24.

Il servizio di telesoccorso utilizza un dispositivo elettronico dotato di combinatore telefonico che viene fornito agli utenti, i quali sono tenuti a portarlo sempre con sé. Attraverso questo dispositivo l’utente, in caso di necessità o di malore fisico, può inviare la sua richiesta di aiuto premendo un apposito pulsante. Tale segnale, attraverso la rete telefonica, viene smistato ad una centrale operativa in funzione ogni giorno. Gli operatori della centrale ricevono il segnale di emergenza, provvedono ad individuare la sua provenienza e a contattare l’utente al fine di accertare il motivo della chiamata e adottare i provvedimenti opportuni. Se non si riesce a contattare l’utente, gli operatori provvedono ad avvertire i familiari o il personale del servizio sociale di riferimento eventualmente predisposto dal Comune di residenza. Nel contempo, provvedono ad informare una rete di pronto intervento che sarà in grado di raggiungere l’utente in tempo utile e di intervenire nel modo più opportuno.

Il servizio di telesoccorso è utile anche nei casi di solitudine e di sconforto. In queste circostanze l’utente può contattare l’operatore per informarlo circa il suo stato di salute o semplicemente per parlare ed avere compagnia.

 
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Juventus: Pessotto e` cosciente e sta bene

Post n°100 pubblicato il 02 Luglio 2006 da v78io

(DS) - Torino, 1 luglio - Finalmente buone notizie giungono da Torino: Gianluca Pessotto ha aperto gli occhi, e` cosciente e sta bene. La direzione ospedaliera ha emesso un comunicato: `Il paziente ha trascorso una notte tranquilla, attualmente e` ancora sedato, ed e` ventilato meccanicamente - si legge - Durante le finestre di sedazione si mostra cosciente ed entra in relazione con l`ambiente circostante`. Insomma, da uno stato vigile e` passato ora a quello cosciente, e risponde agli stimoli.

`La situazione emodinamica e` buona (il flusso di sangue e` regolare, non ci sono perdite o emorraggie, ndr), la situazione respiratoria e` invariata. Le funzionalita` renale sono sostanzialmente stabili; e` stata eseguita una nuova fibroscopia bronchiale con referto sovrapponibile a quella precedente. La prognosi resta riservata, ma l`assenza di ulteriori complicanze e la stabilita` della situazione degli ultimi giorni autorizzano a un cauto ottimismo`. Sin qua il referto. Il dott. Marco Ratelino, direttore di qualita` e risk management, ha invece precisato: `Il momento di tensione estremo sta diminuendo; non ci sono notizie che possano far cambiare le cose. Pessotto riconosce le persone che gli parlano all`orecchio, apre gli occhi`. Smentita, inoltre, la voce circolata su alcuni giornali che diceva che Pessotto avesse pianto durante la gara dell`Italia.

Pierpaolo Donadio, direttore rianimazione centrale dell`ospedale `Molinette`, ha invece precisato: `Da ieri pomeriggio tardi, dopo che e` stato operato, ha cominciato a rispondere a gesti, con movimenti di braccia e gambe, effetto anche della somministrazione minore di sedativi; quando e` possibile sciogliere la progonosi? Almeno deve passare un`altra settimana, perche` bisognerebbe poter dire: `Ritengo sia guaribile in pochi mesi`, oppure poter dire `Escludo che possa morire`; ma entrambe le cose non e` dato saperle ad oggi`. Intanto, circa 1.000 tifosi juventini si sono assiepati davanti al `Molinette`, per far sentire pacificamente a Pessotto il proprio affetto.

FORZA GIANLUCA SIAMO CON TE!

 
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e ora è S E M I F I N A L E ^__________^

Post n°99 pubblicato il 02 Luglio 2006 da v78io

Il piatto è servito

ITALIA 3 - UCRAINA 0

Wurstel o crauti? No grazie, preferisco spaghetti e pizza, molta più sostanza, molto più completi. Potrei aggiungere "chi la fa, l'aspetti" e, visto la pessima qualificazione della Germania sull'Argentina, sono curioso di sapere cosa scrivono oggi i giornali tedeschi sulla prestazione della loro squadra. In questi giorni, ci hanno detto di tutto, catenacciari, antiquati, cavernicoli, ci hanno offeso e infamato. E adesso se la stanno facendo sotto, me li posso immaginare, con le orecchie da cocker, che tremano al sol pensiero di incontrare l'Italia. Ma non voglio dedicare troppa attenzione e spazio agli avversari, non ne vale la pena.

Evviva, l'Italia è tra le prime quattro del mondo. Sheva e compagni sono stati messi sotto limpidamente, non senza ricorrere allo stellone quando era necessario. A Dortmund, martedì prossimo 4 luglio, contro la Germania, ci saremo noi e i ragazzi di Klinsmann che, in qualche misura, dovranno scontare i supplementari e i rigori con cui, stremati, hanno piegato l'Argentina, cose queste che, di solito, si pagano a caro prezzo. Dunque, andiamo avanti con due o tre buone notizie. Anzitutto, lo stellone c'è ancora e brilla che è una bellezza. La seconda bella notizia è che si è sbloccato Toni, con una doppietta non esaltante per fattura, ma pregevole sul piano della sostanza. La terza buona notizia ce l'ha data Totti, rimasto in campo per l'intera gara, dosando saggezza e numeri.

C'è in fine un altro dato che ci pare significativo, l'Italia un gruppo solido, se il diavolo non ci metterà lo zampino, tutto sarà possibile.Il nostro obiettivo era arrivare fra le semifinaliste, ma adesso che ci siamo, non dobbiamo accontentarci. Il mondiale è una partita infinita, volente o nolente abbiamo l'obbligo di crederci fino alla fine, e poi visto che sta girando tutto alla grande, sfruttiamo il momento favorevole. Stiamo sul pezzo, ragazzi, l'appetito vien mangiando. E sia chiaro, sempre e solo spaghetti e pizza.

 Di Antonio Cabrini 

 
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Post N° 98

Post n°98 pubblicato il 01 Luglio 2006 da musettodolce24


I MIEI PIU' GRANDI AUGURI A
TUTTA LA MIA VITA E MARITO..... GODETEVI QUESTI MOMENTI INDIMENTICABILI....BACIO VI VOGLIO BENE.... MUSETTO !!!!

 
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AMARE UNA PERSONA E’...

Post n°97 pubblicato il 29 Giugno 2006 da v78io
Foto di festa_privata

Averla senza possederla.
Dare il meglio di sé
senza pensare di ricevere.
Voler stare spesso con lei,
ma senza essere mossi dal bisogno
di alleviare la propria solitudine.
Temere di perderla,
ma senza essere gelosi.
Aver bisogno di lei,
ma senza dipendere.
Aiutarla, ma senza aspettarsi gratitudine.
Essere legati a lei,
pur essendo liberi.
Essere un tutt’uno con lei,
pur essendo se stessi.
Ma per riuscire in tutto ciò,
la cosa più importante da fare è...
accettarla così com’è,
senza pretendere che sia come si vorrebbe.
(Omar Falworth)

 
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voglio il mio principe

Post n°96 pubblicato il 29 Giugno 2006 da v78io

vorrei tu fossi mio
come una splendida poesia
come se fosse una magia per noi
come in una favola io e te
vorrei tu fossi mio
l’unica solamente mio
come se fosse una magia
ma che non svanirà, non passerà

 
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Pessotto, medici non sono certi che sopravviverà

Post n°95 pubblicato il 29 Giugno 2006 da v78io
Foto di festa_privata

TORINO (Reuters) - L'ex calciatore juventino Gianluca Pessotto potrebbe non sopravvivere alla caduta dal tetto della sede della società bianconera avvenuta due giorni fa, ha detto oggi un medico dell'ospedale torinese Le Molinette dove lo sportivo è ricoverato.

"Non possiamo dire che sopravviverà", ha detto ai giornalisti Pierpaolo Donadio, primario del reparto di rianimazione delle Molinette. Pessotto, che è ancora sedato, "è stabile, in condizioni di estrema gravità".

Le condizioni dell'ex calciatore, 35 anni, da pochi mesi nel ruolo di team manager della Juventus, sono gravi, nonostante gli interventi con i quali i medici hanno cercato di salvarlo dalle numerose emorragie e dalle fratture nella zona lombare riportate nel volo di 15 metri.

La prognosi è ancora riservata e i medici, che nei giorni scorsi avevano espresso un po' più di ottimismo, non sanno dire quando potranno scioglierla.

Uno dei fattori più preoccupanti è la presenza di una sorta di spugna di sangue tra la schiena e gli organi addominali che ostacola il ritorno del sangue dalle gambe al cuore, ha spiegato Donadio cercando di usare parole comprensibili ai non esperti.

Per quanto riguarda eventuali danni articolari, attualmente il giudizio dei medici è sospeso.

I medici non escludono la presenza di microlesioni alle vertebre che non possono essere rilevate dalla risonanza magnetica e che potranno essere accertate solo quando Pessotto non sarà più sedato.

La prossima comunicazione sulle condizioni dello sportivo saranno rese note intorno alle 17.30, ha aggiunto Donadio.

Sulle ragioni dell'incidente gli inquirenti hanno parlato di un probabile gesto volontario, spiegando che l'ex calciatore soffriva di uno stato depressivo. Ieri la moglie di Pesotto si è sfogata con i giornalisti, definendo "balle" le notizie riportate sui giornali di problemi di coppia o inchieste.

Pessotto non è imputato nel processo sportivo né indagato dai magistrati che si occupano dello scandalo sul calcio.

giovedì, 29 giugno 2006 12.16

 
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dedicata ad un'amica speciale che presto sarà sposa..

Post n°94 pubblicato il 29 Giugno 2006 da v78io

tanti auguri per domani tesoro mio.. è solo l'inizio di una splendida avventura.. di una vita nuova che sono sicura ti regalerà emozioni e sensazioni bellissime.. ti meriti il meglio e sento che lo avrai.. sei una persona fantastica.. Ti ammiro molto.. ti voglio bene e ricordati che anche se da lontano il mio pensiero è con te.. grazie per l'affetto e la fiducia che mi dimostri.. Tanti tanti auguri per domani e per il futuro.. manca pochissimo.. prendi in mano il tuo amore e la tua vita e spicca il volo piccola.. non sei sola.. non lo sarai mai.. un abbraccio forte e sincero!

 
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Post N° 93

Post n°93 pubblicato il 29 Giugno 2006 da musettodolce24

 
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Post N° 92

Post n°92 pubblicato il 28 Giugno 2006 da musettodolce24

TORINO. Alle 12,22 di ieri Gianluca Pessotto, prossimo team manager della Juventus si è lanciato dal tetto della sede della società, in corso Galileo Ferraris 32. Un volo di quindici metri nel cortile interno di questo palazzo moderno dai muri lisci dipinto di giallo, nell’unica zona dell’edificio riparata da una fitta siepe e da una pesante cancellata. È caduto tra l’Alfa 147 grigia di Roberto Bettega ed una Lancia Phedra, in uno spazio di poche decine di centimetri. Un’impiegata del primo piano, che vede un’ombra sfilare davanti alla finestra si affaccia: scorge la sagoma del calciatore e si mette a urlare. Uno degli addetti alla sicurezza, che ha visto la stessa scena dalla sua postazione, corre in cortile e dà l’allarme.

Gianluca Pessotto, 35 anni, undici stagioni giocate con la maglia bianconera è riverso a terra, semicosciente. Si lamenta, riesce ancora muovere le gambe, ma non parla. In mano stringe un rosario, poco più in là ci sono i suoi occhiali.

«Depresso» diranno più tardi per spiegare il gesto di quest’uomo adesso ricoverato in terapia intensiva al pronto soccorso dell’ospedale Molinette. Era in cura ormai da tempo. Due interventi chirurgici non tranquillizzano i medici. È grave: ha fratture alle vertebre, al coccige e una lesione dell’arteria ipogastrica di sinistra. Il direttore del «risk management» delle Molinette, Marco Rabellino, dice che la Tac non rivela lesioni midollari, ma precisa subito che «serviranno altri accertamenti».

E mentre in ospedale arrivano la moglie del calciatore, Reana con la compagna di Gianluca Zambrotta, Valentina, il presidente della società Cobolli Gigli, il direttore marketing Romy Gai, Bettega e l’ex portiere Rampulla, davanti la sede bianconera si materializza la prima folla di curiosi. Di questi tempi, con tutti i problemi che ha il calcio nostrano, le volanti della questura ferme davanti al palazzo attirano l’attenzione. E tutto quell’andirivieni di poliziotti alimenta leggende.

Su, al secondo piano, il capo della Mobile, Sergio Molino, il suo collaboratore Mitola e un gruppo di investigatori cercano di ricostruire com’è andata. E spiegarsi il perché di questo gesto estremo del «Professore». Ma non c’è bisogno di una grande idagine. Nel garage c’è la Grande Punto blu notte con cui Pessotto arriva in corso Ferraris neanche un quarto d’ora prima di saltare nel vuoto. Un’impiegata lo incontra sulle scale di servizio: lo saluta. Lui contraccambia con un sorriso, quasi una smorfia. Forse ha scelto quel percorso perché taglia fuori le sale riunioni e uffici della dirigenza: non vuole vedere nessuno. Quando è nel sottotetto, su un mobile di legno appoggia i suoi due cellulari e le chiavi della Punto, con portachiavi d’argento. Apre un abbaino, s’infila nel pertugio ed è fuori. Una mano in tasca per prendere il rosario e poi il salto nel vuoto. Senza un grido, o un lamento. I suoi telefonini suonano: arrivano messaggi, è il solito traffico di chiamate. Ci sono le ultime chimate con la moglie, gli sms scambiati con gli amici. Forse aiuteranno il magistrato Andrea Calice a capire meglio le ragioni del gesto di Pessotto. Da Duisburg, Germania, intanto, s’interrogano i calciatori della Nazionale. Del Piero non nasconde le lacrime; Cannavaro è stravolto. Del Piero vuol partire subito per Torino; Zambrotta è già con lui. Si cerca un volo, ne verrà organizzato uno privato. Lippi concede il benestare. Quando sta calando la notte alle Molinette arriva un Cayenne nero: i vetri fumè coprono i visi stravolti di giocatori e compagne. Non trapelerà nulla di ciò che si sono detti. Un’ora e mezza dopo il fuoristrada con i due giocatori e Ciro Ferrara riprende l’uscita. Via verso l’aeroporto di Caselle, verso la Germania e il Mondiale. Il cuore, però, è accanto al «Professore».

TUTTI UNITI PER GIANLUCA !!!!! NOI SIAMO CON TE ...FORZA GIANLUCA E FORZA JUVE !!!!

 
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FORZA GIANLUCA

Post n°91 pubblicato il 28 Giugno 2006 da v78io

 
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referendum 25/26 giugno

Post n°90 pubblicato il 26 Giugno 2006 da v78io

Ha vinto l'Italia!


Ha vinto il NO!



 
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