ZIZAGNA

Post N° 14


I tassisti hanno riavuto lo status quo, cioè le mani sulle città, facendo pestare l'informazione che dava conto dei loro metodi terroristici da neofascisti reclutati alla bisogna. Gli ultras della Fiorentina hanno risposto picchiando anche loro un fotorepoter, altrimenti non c'è gusto, e paralizzando 50 treni alla stazione dove ventimila viaggiatori, molti di necessità o anziani, qualcuno malato, hanno dovuto scontare le disinvolture del presidente furbetto Della Valle, uno di quelli che la moralizzazione la invoca per gli altri. Se provare a introdurre un po' di decenza e ragione nel malaffare italiano si risolve in una disfatta annuciata, tantovale non azzardarsi neppure: si finisce per ingenerare l'effetto opposto, una impotenza di Stato verso tutte le cosche, una conferma che il più forte resta tale, come un antistato nello Stato che si propaga in un'epidemia di furori ricattatori più o meno violenti, più o meno incivili, più o meno illegali ma tutti destinati a sicuro successo. Davanti ai tassisti mafiosi di Fiumicino, di Ciampino, di Termini, così come di Napoli dove le licenze sono un fiorente commercio appaltato alla camorra, e via via nel resto d'Italia che chiede moralità sempre per gli altri, davanti a questa cosca a tassametro il Governo ha scherzato, rimangiandosi tutto, il divieto di cumulo delle licenze irriso dalla facoltà di usare famigli o picciotti per i turni straordinari, cioè a dire lo status quo, scaricato, ecco la novità geniale, sui Comuni, tradizionalmente impotenti contro la mafia dei tassisti, anche quelli più forti come Roma o Milano, le due metropoli sempre piegate da Cosa Nostra in auto bianca. Ne scaturisce un'autentica istigazione a delinquere da parte di quello Stato che pretendeva di combatterla. Con questi presupposti si vorrebbe inaugurare una nuova stagione contro la mafia? L'altro ieri era il 14° anniversario della strage di via D'Amelio in cui esplose insieme alla scorta un giudice, Paolo Borsellino, che a convivere con la mafia non ci pensava proprio. È passato il Governo che ci riusciva benissimo, e l'aveva anche fatto teorizzare da un suo ministro, ma i successori al di là delle enunciazioni di principio seguono in scia, forse un po' più obtorto collo che non è poi tutto questo gran progresso. I tassisti non a caso gridano vittoria, hanno dimostrato di essere i più forti, di poter imporre la loro arroganza allo Stato con metodi violenti ed eversivi. E lo Stato si è ritirato come un mare di burro, si rassegnino i viaggiatori a restare maltrattati e truffati specie se turisti, che è sempre un bel biglietto da visita e un incentivo a tornare in questo Paese sprofondante nelle sue incrostazioni, nei suoi privilegi, nei suoi ritardi, nella sua pervicace volontà di cambiare tutto perchè nulla cambi. Nessuno ha condannato o chiesto ragione del pestaggio ad alcuni cronisti di radio e giornali ad opera di notori picchiatori neofascisti fatti infiltrare nei cortei, come si faceva con le squadracce diciannoviste, come si usa nelle regioni soffocate dalla criminalità organizzata. Lo si è considerato un prezzo dovuto, e in fondo accettabile, per la restaurazione dello status quo. Se non è convivenza mafiosa questa, che cosa è? -Massimo Del Papa sul sito del Mucchio- The Ex - Starters Alternators - Touch & Go Records, 1998 Oxes - Oxes - Monitor Records, 2000