Quale Dio?

Lampi d'intelletto in tempo di guerra


 Lampi d'intelletto in tempo di guerra Siamo alla quinta guerra “umanitaria” in vent’anni. L’Italia partecipa ad una ennesima aggressione imperialista in violazione palese della sua Costituzione ed anche degli interessi nazionali, che la vorrebbero ponte di pace e cooperazione nel Mediterraneo, piuttosto che enorme portaerei al servizio di inglesi, francesi e statunitensi.Ancora una volta la politica italiana ha dato il peggio di sé. Divisi sul "bunga bunga" o sulla data delle prossime elezioni il Partito Democratico ed il Popolo delle Libertà si sono trovati concordi nell’attacco militare alla Libia. Anche Di Pietro e Vendola si sono allineati, nei fatti, a questa scelta. Il primo con una risoluzione parlamentare non dissimile da quella del governo, il secondo con una ambigua retorica che, predicando "saggezza", manca di chiarezza. Entrambi cercano di non alienarsi le simpatie del popolo (e dell’elettorato) di sinistra, storicamente contrario alla guerra. Ma, così facendo, non aiutano a costruire un più vasto fronte unitario contro la guerra, oggi la necessità principale della Politica (con la P maiuscola).   A un bambino bisogna insegnare a essere un rivoluzionario, nel senso di cercare sempre il bene maggiore da donare agli altri per migliorarne l’esistenza. Lo scopo della vita non può essere accumulare denaro, ma creare rapporti d’amore. (Giovanni Bollea) Senza istruzione corriamo il terribile rischio di prendere sul serio gente istruita. (G.K. Chesterton) La tirannia di un principe in un’oligarchia non è pericolosa per il benessere pubblico quanto in una democrazia l’apatia del cittadino. (Charles de Montesquieu) La saggezza non sta nel distruggere gli idoli, sta nel non crearne mai  (Umberto Eco) Follia è fare sempre la stessa cosa e aspettarsi risultati diversi” (Albert Einstein) L'ultimo passo della ragione, è il riconoscere che ci sono un'infinità di cose che la sorpassano. (Pascal) La cacciata di un puttaniere per dose eccessiva di prostitute è un paradosso, un record italiano. E' l'equivalente della deposizione di Mussolini per eccesso di fascismo o dell'incarcerazione di Rockfeller per eccesso di capitalismo. (Giuseppe Grillo)