Quale Dio?

Dopo il lodo Alfano arriva il lodo Consolo


Salvi i ministri, per primo Matteoli sotto processo a Livorno
Il governo continua a sfornare leggi ad personam e dopo aver messo al sicuro il premier Silvio Berlusconi con il lodo Alfano, che di fatto blocca i processi a suo carico ora pensa anche ai ministri.E così arriva un disegno di legge scritto dal deputato di An Giuseppe Consolo che, in barba alle regole costituzionali per i reati ministeriali, garantisce l'immunità ai ministri e, si legge nel testo «si applica anche ai procedimenti in corso alla data di entrata in vigore della presente legge». Con il lodo Consolo, inoltre, la tutela è allargata e garantita non solo a chi da mimistro ha commesso un reato, ma anche a chi lo ha commesso da normale cittadino e poi è diventato ministro.Tutti questi cavilli, queste sfumature, non sono affatto casuali né di poca importanza. Sembra infatti una strana coincidenza che il ministro Altero Matteoli, anch'esso di An e, udite udite, assistito legalmente proprio dallo stesso Consolo, sia in questo momento sotto processo a Livorno per favoreggiamento. Nel 2005 Matteoli è stato messo sotto inchiesta dalla procura per aver informato l'allora prefetto della città, Vincenzo Gallitto, che c'erano delle indagini sul suo conto per l'inchiesta sul "mostro di Procchio", un complesso edilizio in costruzione sull'isola d'Elba. Allora il tribunale dei ministri sancì che il reato di cui Matteoli era accusato non aveva niente a che fare con la funzione di ministro da lui ricoperta e quindi l'esponente di An doveva essere processato come un normale cittadino. Matteoli non si arrese e riuscì a far congelare il processo con una serie di giochi di prestigio giuridici, ma ora riappare l'urgenza di una soluzione definitiva, che liberi e tranquillizzi il ministro, ed ecco spuntare dal cilindro il lodo Consolo.Fonte www.larinascita.org (25.9.08)