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Teatro Festival Italia a Napoli


Teatro Festival Italia a NapoliSi svolge da venerdì 6 a domenica 29 giugno la prima edizione del Napoli Teatro Festival Italia, la nuova, importante rassegna internazionale voluta dal Ministero dei Beni Culturali e assegnata al capoluogo campano in seguito a un concorso che ha coinvolto alcune delle principali città italiane. Il programma, ideato dal direttore artistico Renato Quaglia e dislocato in una serie di spazi diversi, comprende numerose produzioni realizzate ad hoc, testi appositamente commissionati agli autori, ospitalità di prestigio.L'apertura del fitto "cartellone" è affidata alla messinscena delle Troianedi Euripide realizzata da Annalisa Bianco e Virginio Liberti - i registi del gruppo Egumteatro - con una neonata Compagnia Teatrale Europea costituita per l'occasione all'interno del festival, e formata da giovani attori italiani, francesi, spagnoli, portoghesi, sloveni, belgi e rumeni. La sede è il settecentesco Real Albergo dei Poveri, le repliche proseguono fino a domenica 15.Da segnalare, fra gli spettacoli delle prime sere, anche Englanddi Tim Crouch con la regia di Carlo Cerciello (6, 7, 10-14, 17-21, 24, 25, 27, 28), L'inseguitoredi Tiziano Scarpa nell'allestimento di Arturo Cirillo (7, 8) , la Médée di Max Rouquette con la regia di Jean-Louis Martinelli (8-12), e poi il New Burlesque, sofisticato strip-cabaret diretto dall'americana Kitty Hartl, con la partecipazione di Marisa Laurito nell'inedita veste di estemporanea conduttrice (7, 8, 10-15, 17-20).Al Festival delle Colline Torinesi, da martedì 10, Valter Malosti presenta in "prima" nazionale Passio Laetitiae et Felicitatis, uno spettacolo ricavato dall'omonimo, scabroso romanzo del '75 di Giovanni Testori, un paradossale ribaltamento dei temi della devozione e dell'ascesi mistica - scritto nella lingua artefatta, barocca dell'Ambleto e del Macbetto - incentrato sulla tragica storia d'amore, in un convento, tra una suora e una ragazzina. La protagonista è Laura Marinoni, accanto a un'attrice giovanissima.Al Teatro Out Off di Milano si rappresenta fino al 6 luglio La serva amorosa, secondo appuntamento del regista Lorenzo Loris con un'opera goldoniana, dopo L'ultima sera di Carnevale affrontata un paio d'anni fa. Dietro l'apparente leggerezza di un omaggio all'astuzia e all'intraprendenza femminili, il regista si accosta al testo con disincantato sguardo contemporaneo, ponendo soprattutto in risalto le dinamiche di una società avida, attenta solo al denaro e alla conquista dei beni materiali.di renato palazzi