zonedombra

PRONTA PER IL FACE TO FACE???


Le emozioni sono un po' quelle di inizio febbraio, quando sapevo che l'avrei rivisto a Carnevale. Sono passati due mesi dall'ultimo incontro...e domenica, il giorno di Pasqua, sono stata invitata al pranzo della mia figlioccia che compie un anno. Visto che io sono la madrina e lui il padrino, per forza di cose ci vedremo in quell'occasione. Cerco di nasconderlo, ma la verità è che ho una paura fottuta di rivederlo. Mi ripeto che sono pronta ormai, che posso affrontarlo con serenità...e in superficie è così. Sono bravissima a mantenere il controllo. Ma dentro no. Dentro sto già andando in palla ora, immaginatevi quando ce l'avrò davanti, quando lo sentirò parlare. L'unica strategia che continua a rimbalzarmi nella testa è quella di chiamare la mia amica e dirle che sono influenzatissima, che ho 40 di febbre...e disdire. Sarebbe una fuga lo so. Il problema verrebbe semplicemente evitato e non affrontato. Ma l'ultima volta è stato così devastante, nonostante stessi già con Occhi Blu, nonostante fossi convinta di avere già recuperato un buon equilibrio...sono stata da cani, ho pianto tutte le lacrime, mi sono sentita una cacca per giorni e giorni....E, COSA ANCOR PIÙ GRAVE, NON HO FATTO ALTRO CHE PENSARE "LO AMO...CAZZO...LO AMOOOOO!". Certo, lo so che è vero, l'ho scritto in un sacco di post...sono consapevole  che ciò che provo per lui non è cancellabile. Ma ora, che non lo vedo, non lo sento, che ho Occhi Blu, la fiamma che bruciava si è ridotta ad una fiammella timida. So che ci sono poche speranze che un giorno si spenga del tutto, ma mi basta che sia fiammella...almeno non brucia così tanto e la posso tenere sotto controllo. Ma se domenica lo rivedrò, ho paura che la fiammella divampi in un incendio, che l'incendio ricominci a bruciare...e ciò significa perdere tempo, energia in qualcosa che non esiste se non nel mio passato, nei miei sogni infranti, nel mio orgoglio ferito. Non posso e non voglio permetterlo. Da una parte la paura e dall'altra una gran voglia di ributtare i miei occhi nei suoi, di respirare il suo profumo, di captare qualcosa che mi dica "non è finita". Vi rendete conto? È da matte, da masochiste, da ragazzine stupide che vivono di illusioni, da stronze ipocrite che vivono vite parallele prendendo per il culo il proprio compagno e sè stesse. Mamma mia, che schifo. Ma sono io...io in tutta la mia ambigua fragilità. Io che non riesco a lasciarlo andare...io che costruisco a fatica un nuovo presente, talmente traballante che appena lui fa capolino rischio di ricadere nelle vane speranze, in aspettative irrealizzabili. E, se con gran fatica lavorando sulle mie rappresentazioni riesco ad evitare di presentarmi a lui con speranze ed aspettative...resta comunque la paura della verità, il confronto con il "non siamo più niente l'uno per l'altra". Già, purtroppo anche questo fa ancora male. E mentre scrivo queste frasi, mi sale la rabbia e vorrei picchiarmi da quanto mi faccio incazzare da sola. Ma è possibile farsi fregare così dalla mente? Sì perchè è di pensieri che si tratta. Tutto qui. Chi se ne frega se non c'è più niente tra noi, chi se ne frega se i progetti sono andati persi, chi se ne frega se non è più lui il mio presente e il mio futuro...anzi meglio, tutto di guadagnato, visto che cmq non ha dimostrato di essere ciò di cui ho bisogno ora. Ecco, a questo dovrei dare retta...queste sono le frasi che devo evidenziare nel mio cervello...per non cadere nell'emotività, nelle tristezze legate a qualcosa che ho perso. Non amo più lui ma quello che era, quello che eravamo insieme quando stavamo bene. Quindi inutile rimuginare, il passato non c'è più...c'è solo il presente, c'è una nuova me e un nuovo lui...e queste due nuove entità non significano più nulla l'uno per l'altra, se non un sereno ricordo del passato vissuto insieme. Ecco così va meglio. Ora interiorizzo bene ciò che mi sono detta...come se dovessi fare un esame...e domenica passerò la prova. Però un po' di febbre forse ce l'ho...;-)