zut alors!

Post N° 208


Momenti in cui la stanza smette di essere quello che è, cambiata dalla nuova entità che siamo noi, io più te.Chiudo gli occhi, li riapro. La stanza è ancora lì. La stessa, sì. Forse. Ora, però, è piena di noi. O forse no, forse è bello riaprirli e vedere che la stanza non è cambiata, che il burattino è sempre appeso al solito chiodo, che il fiore giallo di carta è ancora attorcigliato sullo stesso sostegno, che le cose di sempre ci sono ancora tutte, e sono ancora sempre le stesse. Però ci sei tu vicino a me, e gli oggetti di tutta la vita ora sono anche un po’ tuoi.