il mio mondo

la fine....

Il cavaliere vide i suoi amici piu cari tafitti dalle lance nemiche ,ormai soprafatti chiedevano pienta in ginocchio ma coloro che si arrendevano venivano subito decapitati o gli tagliavano la lingua. Riusci a vedere ancora per l ultima volta la cittadella che ormai era in mano ai nemici ,  si sentiva urla di donne e pianti di banbini vennero tutti uccisi e decapitati gli uomini anche inpalati nelle piazze  bruciarono tutto anche gli animali cavalli avvolti dalle fiamme cadere a terra e sentire l odore nauseante della carne che brucia.Si era arreso alla morte finalmente capi che era stato tutto inutile combattere in quella terra cosi ostile e lontana dal suo amore.Un amore che non potra mai rivedere ,abbraciare ,baciarla e dirgli che  l ama che è la sua vita il suo mondo era coscente di essere arrivato alla fine della sua vita.getto la spada per terra e pianse....ma non perche sapeve che sarebbe morto quel giorno ma per la promessa che non ha mantenuto il giuramento che aveva fatto alla sua dama" tornero presto mia signora"e lei rispose"si o mio cavaliere io aspetto anche 100 lune possa il mio amore proteggerla ovunque lei si trovi mio signore" senti un gran dolore al braccio sinisto una freccia lo avava colpito il gomito rendendo il braccio inutilizzabilevide il suo sangue scendere lungo la mano si tolse l elmospacco la freccia,e raccogliendo la spada si getto contro il meneco urlamo" mia signora perdonatemi ho mancato al mio guiramento" che fine abbia fatto il cavaliere non inporta forse è morto o forse no nessuno lo sa ,ma possiamo essere sicuri che ha amato la sua dama piu della sua stessa vita................................

l ottavo giorno...

Giffei non sapeva come conquistare quella cittadella aveva un esercito gigantesco ma impotente davanti a quelle mura...l unica soluzione era abbattere un pezzo di muro ma quale? dove c era la porta era il piu resistente su di un lato c era il precipizio sarebbe stato inutile dall altra parte un fiume sempre nervoso e innavigabile non c era modo di entrare? decise di radere al suolo l interno della citta comincio a lanciare pietre e palle infuocate olte le mura per sette giorni e sette notti la citta era orai un nucchio di rovine.   Il cavaliere aveva perso due terzi dei suoi uomini morti schiacciati dai sassi e bruciati vivi  l ottavo giorno prese la sua decisione " cavalieri se dobbiamo morire moriremo come uomini d onore non come topi"ordino di aprire il cancello e con un gruppo di cinquanta volontari parti a cavallo verso il muro formato di uomini di Giffei..i cavalli si schiantarono a tutta forza contro il nemico calpestando le prime tre file di uomini ma dopo caddero trafitti dalle lance, comincio un corpo a corpo teremendo il cavaliere con i suoi uomini formarono un cerchio e l esercito nemico non riusciva ad penetrare all interno da spavandi gli uomini di Giffei cominciavano ad avere paura delle armature luccicanti sotto il sole di mezzogiorno  " e l esercito del diavolo" gridavano gettando per terra le armi Giffei diede l ordine ai arceri di lanciare..colpendo pero piu i suoi soldati che quelli del cavaliere che si erano protetti con lo scudo.Erano in troppi pero a un certo punto il cerchio si ruppe e fu la fine per i cavalieri si ritrovarono travolti soprafatti dal nemico era la fine ormai

il terzo giorno....

era l alba il sole illumino i corpi dei briganti bruciati intorno un odore di carne morta...giffei aspetto dentro alla sua tenda fino al tramonto pensando a come conquistare quella fortezza,era in superiorita numerica ma non bastava doveva aprirsi un varco nelle mura.ma dove su un lato c era il fiume, dall altra parte il burrone l unica possibilita era entrare per la porta.Ordino ai suoi uomini di puntare tutte le catapulte verso la porta..lanciarono palle infuocate tutta la notte senza sosta...la porta era di legno spessa ma pur sempre legno....all alba del giorno dopo cadde...in bricole.L unica divesa rimasta era il cancello in ferro che non poteva bruciare..il cavaliere ordino di formare barricate davanti alla porta gli arceri schierati pronti a scoccare le freccie al minimo movimento strano . Giffei ordino di lanciare le palle infuocate al di la delle mura facendo cosi colpi in pieno gli arcieri provocando panico e scompiglio tra i cavalieri...partirono subito a cavalla gli arcieri di Giffei passata i resti della porta erano al sicuro da olio bollente ma non tutti riuscirono ad arrivare.. molti vennero travolti dall olio..o peggio infilzati come polli dalle freccie dei arceri rimasti sulle mura...i pochi sopravissuti non fecero una fine mugliore sopra al cancello c erano piccole feritoie... e da li i cavalieri gettarono olio e petrolio bollente... bruciarono tutti..uomini e cavalli una grande palla di fuoco le urla le udi anche Giffeinel suo campo quando capi che l attaco era fallito estrasse  la spada e si fece un taglio sul braccio per ricordarsi quel maledetto giorno dove perse altri duecento uomini....anche il cavaliere pianse i suoi trenta arcieri...

l assedio

i nemici avanzavano di corsa verso le mura della citta il cavaliere fece allargare il fossato intorno alla citta potevano  attacare su due lati per via terra e in quel punto si era concentrato la difesa....la prima orda di soldati erano arceri a cavallo abilissimi nel cavalcare..cadde una pioggia di frecce sulle mura ....seguita dalle catapulti con proiettili infuocati.....persero almeno cento soldati....il cavaliere guardava i corpi dei suoi amici che bruciavano.... o peggio schiacciati dalle palle infuocate ,trafitti dalle frecce....duro mezzora...ma sembrava una eternita....giffei mando un messaggio " se vi arrendete subito sarete decapitati senza subire torture" la risposta fu no....giffei rise con i suoi consiglieri " siamo fortunato ci divertiremo . avanti con gli arieti...." ricominciarono ad lanciare con le catapulte grossi sassi.... le mure reggievano.... ma  ad ogni colpo sembrava che volessero cedere ...arrivati sul ponte a levatoio con gli arieti sembrava gia conquistata la citta ..ma all inprovviso il cavaliere diede l ordine di accendere le micce.....il ponte prese fuoco era ricoperto di petrolio e tutto intorno alle mura  per dieci metri brucio giffei  perse piu di duecento uomini per colpa della sua superbia....il primo giorno  di assedio era giunto al termine.... il cavaliere pregava per le anime dei suoi compagni morti...."domani è un altro giorno di battaglia" disse il cavaliere guardando il cugino del re..."mio signore ho paura" il cavaliere sorrise e rispose" tutti abbiamo paura...siamo uomini e proviamo dei sentimenti sia belli  che brutti "gli accarezzo la testa e se ne ando sulla torre a pensare....

non sò....

credo che in questo mondo bisogna soffrire molto prima di raggiungere la vera felicita...mi potrei sbagliare....io credo  di aver gia sofferto abbastanza....in questi anni ho avuto delusioni... forse non sò si vede che non ne ho passate abbastanza...credo anzi non ci credo piu va cosi..e un momento di sconforto passera tutto passa, tutto finisce....ma certe volte non nasce nemmeno ed è peggio perche non sai mai con certezza se veramente doveva finire o poteva durare in eterno....scusate.....