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Post N° 839

Post n°839 pubblicato il 10 Agosto 2007 da cgil3palermo
 

Gentilini: "Pulizia etnica contro i culattoni"
Il prosindaco di Treviso dichiara guerra ai gay

C'è bisogno di iniziare una "pulizia etnica contro i culattoni". Con queste parole durissime Giancarlo Gentilini, prosindaco leghista di Treviso, ha dichiarato guerra agli omosessuali. Colpevoli, a suo dire, di aver trasformato il parcheggio di via dell'Ospedale in un luogo di incontro dove si consumano rapporti sessuali, suscitando le proteste degli abitanti della zona. "Darò subito disposizioni alla mia comandante dei vigili urbani affinché faccia pulizia etnica dei culattoni - ha detto ai microfoni di Rete Veneta l'ex sindaco sceriffo della Lega, riportano oggi i quotidiani locali - Devono andare in altri capoluoghi di regione che sono disposti ad accoglierli. Qui a Treviso non c'è nessuna possibilità per culattoni e simili".

Gentilini è famoso per essere stato più volte protagonista di polemiche infuocate, l'ultima delle quali dopo il pestaggio dell'onorevole Vladimir Luxuria da parte della polizia russa. A tenere banco soprattutto le sue dichiarazioni sugli extracomunitari, che aveva definito "perdigiorno", suggerendo che "i gommoni degli immigrati devono essere affondati a colpi di bazooka".

E adesso ha annunciato un "giro di vite" contro gli omosessuali e gli scambisti. "Useremo la videosorveglianza per stroncare il via vai di scambisti", denunciato dagli abitanti nel parcheggio "a luci rosse", dove è stata segnalata anche la presenza di prostitute. "Darò disposizione di rinforzare le telecamere. Ma a me interessa piuttosto fare i controlli mirati - ha detto ancora Gentilini -. Quando la mia polizia vigilerà per la zona ci sarà un fuggi fuggi generale".

Per il sindaco di Treviso Giampaolo Gobbo, le dichiarazioni del prosindaco "non sono preoccupanti. E' il suo modo di essere. Lui parla sinceramente, con un linguaggio concreto che tutti capiscono. In questo caso si parla di decoro pubblico e noi cerchiamo di spostare gay, prostitute, coppie omosessuali o eterosessuali, fa lo stesso, che si scambiano effusioni sotto gli occhi di tanta gente". Un problema, spiega Gobbo, di dimensione nazionale, "e infatti ci stiamo attivando perchè venga cambiata la legge Merlin. Bisogna riaprire le case chiuse e creare quartieri a 'luci rosse' come succede nel resto d'Europa: garantiscono protezione sanitaria e tasse pagate".

Ma le associazioni omosessuali annunciano guerra. "Non possiamo - spiega Rossana Praitano, presidente del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli - restare in silenzio dopo affermazioni agghiaccianti come queste. Per questo quereleremo il prosindaco per apologia di Nazismo. Ci appelliamo al ministro degli Interni - aggiunge il presidente nazionale dell'Arcigay Aurelio Mancuso - affinchè intervenga nei confronti di una amministrazione che incita alla violenza"

E in risposta alle esternazioni di Gentilini, il deputato di Sinistra Democratica Franco Grillini propone di organizzare "subito un bel "kiss-in" a Treviso accompagnato dall'inaugurazione di una 'gay-street'". "E' importante - spiega Grillini - dar vita subito ad azioni di protesta, come si è fatto a Roma per il famoso bacio omosessuale"

 
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cgil3palermo il 10/08/07 alle 07:29 via WEB
«Le affermazioni razziste del vicesindaco Gentilini sono umanamente ignobili, penalmente rilevanti e politicamente del tutto inaccettabili» ha detto il capogruppo del Prc al Senato Giovanni Russo Spena. «Il ministro Amato - ha aggiunto - deve intervenire immediatamente. E’ necessario che il vicesindaco razzista venga rimosso dal proprio incarico».
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cgil3palermo il 10/08/07 alle 07:29 via WEB
E come controffensiva alle frasi di Gentilini i Radicali italiani propongono di organizzare nella città veneta il prossimo Gay Pride nazionale. «Le gravi e offensive espressioni del vice sindaco di Treviso Gentilini non meritano alcun commento. Del resto le volgarità da lui espresse, tra le altre, verso le persone lesbiche e gay dimostrano di cosa si alimenta politicamente questo leader trevigiano xenofobo», affermano Rita Bernardini, segretaria di Radicali Italiani e Sergio Rovasio, radicale membro della direzione della Rosa nel Pugno.
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cgil3palermo il 10/08/07 alle 07:30 via WEB
Nelle parole di Gentilini non c'è istigazione all'odio razziale verso i gay. È questa in sostanza la posizione espressa dal Procuratore di Treviso Antonio Fojadelli, invitato da più parti ( e in particolare dal consigliere regionale veneto dei Comunisti italiani Nicola Atalmi) a intervenire chiamato a intervenire per verificare l'esistenza o meno del reato di istigazione all'odio razziale nelle dichiarazioni rilasciate dal vicesindaco di Treviso, Giancarlo Gentilini contro gli omosessuali. «Non è compito della magistratura intervenire su questioni di cattivo gusto» ha detto Fojadelli. «Finchè si tratta di stravaganze - ha aggiunto - da parte nostra non esiste alcun obbligo a procedere, dato che un reato è qualcosa di previsto da una legge positiva e non è costruito su opinioni. Dal mio punto di vista - ha concluso - in questo caso non vedo alcuna istigazione all'odio nei confronti degli omosessuali».
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cgil3palermo il 10/08/07 alle 07:30 via WEB
Pioggia di polemiche intanto sulle parole di Gentilini. Prima fra tutte quelle di Rosy Bindi: il ministro ha definito le frasi del leghista «gravissime e incivili». «L'espressione "pulizia etnica" - spiega la Bindi - ricorda tragedie della storia che hanno portato lutti e sofferenze a milioni di persone. Nessuno, ma soprattutto chi riveste una responsabilità pubblica, è autorizzato a usare un linguaggio offensivo, che alimenta inaccettabili discriminazioni».
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cgil3palermo il 10/08/07 alle 07:31 via WEB
Nei confronti del leghista Gentilini critico lo stesso Roberto Calderoli, coordinatore nazionale delle segreterie del Carroccio. «Ben vengano le pulizie delle zone degli scambisti e della prostituzione - spiega Calderoli - ma parlare di "pulizia etnica dei culattoni" proprio no. Mi spiace ma non ci sto». Il leghista si concede anche una battuta: «Sulle mie magliette c'è scritto "viva la mona", ma ognuno ha i suoi gusti e può fare quello che vuole».
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cgil3palermo il 10/08/07 alle 07:31 via WEB
Il presidente nazionale di Arcigay, Aurelio Mancuso si rivolge direttamente ad Amato. «Ci appelliamo al ministro degli Interni - ha detto Mancuso - affinchè intervenga nei confronti di una amministrazione che incita alla violenza e all'odio». Per Luana Zanella, vicepresidente dei Deputati Verdi, «Gentilini deve dimettersi». E il deputato di Sinistra Democratica Franco Grillini propone subito un «bel "kiss-in" a Treviso accompagnato dall'inaugurazione di una "gay-street"»
(Rispondi)
 
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