CHIESA CAPITOLARE di SAN CATALDO
La chiesa era in origine la cappella di un complesso di palazzi appartenuti all'Ammiraglio Majone di Bari, Gran Cancelliere di re Guglielmo I. la costruzione dell'edificio si fa risalire tra il 1154 e il 1160, infatti, nel 1161 diventa proprietà dell'ammiraglio Silvestro di Marsico, che vi seppellisce la figlia. Nel 1182 Guglielmo II, fa dono della chiesa e degli edifici ad essa legati ai monaci Benedettini di Monreale, che la utilizzarono e custodirono fino al 1787.
La pianta rettangolare è a tre navate, di cui quella centrale è costituita da re quadrati, coperte da cupole emisferiche, All'interno, la presenza delle colonnine ai lati dell'abside richiamano il miharab delle moschee arabe, come anche le cupole di chiare origini da maestranze arabe. Questo complesso dall'aspetto di una moschea, in realtà è sempre stato di culto Cristiano. Il pavimento è realizzato con tessere di marmi policromi a formare elementi geometrici, i capitelli sono tutti diversi e uno soltanto è stato scolpito per questa chiesa. La chiesa, anche se consacrata, viene utilizzata soltanto dall'Ordine dei Cavalieri del Santo Sepolcro e da qualche tempo è stata inclusa nel:- "Il Cammino del Santo Sepolcro"