Creato da catanzarogiusep50_1 il 14/05/2009

Giuseppe Catanzaro

Il mio amore per il mondo intero

 

Messaggi di Gennaio 2015

Nel giorno del Olocausto!

Post n°931 pubblicato il 27 Gennaio 2015 da catanzarogiusep50_1
 

BUONGIORNO

Buongiorno, oggi è un nuovo giorno, spero che smetta di piovere e che la giornata possa scorrere serenamente per tutti gli amici ed  anche per chi spesso nega la libertà. Buongiorno a chi, oggi ricordando l'olocausto dimenticherà i propri simili, limitandone la libertà, a chi  vedrà un uomo per terra e non le tenderà la mano. In fine un sereno giorno per me e la mia famiglia, perché possa continuare a vivere con l'amore, la pace e l'armonia che ci distingue.

 
 
 

PER SORRIDERE UN PO'

Post n°930 pubblicato il 24 Gennaio 2015 da catanzarogiusep50_1
 
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Capita di guardare incuriositi cosa stia leggendo chi ti sta accanto, così ho visto come si comporterebbe un moderno, sfacciato Noè.

 
 
 

L'ANGOLO DELLA POESIA

Post n°929 pubblicato il 22 Gennaio 2015 da catanzarogiusep50_1
 
Foto di catanzarogiusep50_1

in contrapposizione del post precedente che vede la donna come peccatrice e rovina del mondo...

INNO ALLA DONNA

Stupenda
immacolata fortuna
per te tutte le creature
del regno
si sono aperte
e tu sei diventata la regina
delle nostre ombre
per te gli uomini
hanno preso
innumerevoli voli
creato l'alveare del
pensiero
per te donna è sorto
il mormorio dell'acqua
unica grazia
e tremi per i tuoi
incantesimi
che sono nelle tue mani
e tu hai un sogno
per ogni estate
un figlio per ogni pianto
un sospetto d'amore
per ogni capello
ora sei donna
tutto un perdono
e così come vi abita
il pensiero divino
fiorirà in segreto
attorniato
dalla tua grazia.

di Alda Merini

 

 
 
 

Per causa sua tutti moriranno

Post n°928 pubblicato il 21 Gennaio 2015 da catanzarogiusep50_1
 

Dalla donna ha avuto inizio il peccato

dal libro:LE DONNE NELL'ISLAM - Dr.Sherif Abdel Azim

"Trovo che amara più della morte è la donna, la quale è tutta

lacci: una rete il suo cuore, catene le sue braccia. chi è gradito a

Dio la sfugge ma il peccatore ne resta preso. vedi, io ho"scoperto

questo dice Qoelet,, confrontando una ad una Ie cose, per

trovarne la ragione. Quello che io cerco ancora e che non ho

trovato è questo:

Un uomo su mille I'ho trovato: ma una donna su tutte non I'ho

trovata.

Vedi solo questo ho trovato:

Dio ha fatto I'uomo retto, ma essi cercano tanti fallaci

ragionamenti"(Qoelet 7 :26-28).

In un'altra parte del vecchio Testamento che si trova nella Bibbia

cattolica si legge:

"Come una salita sabbiosa per i piedi di un vecchio, tale Ia donna

linguacciuta per un uomo pacifico. Non soccombere al fascino di

una donna, per una donna non ardere di passione. Motivo di

sdegno, di rimprovero e di grande disprezzo è una donna che

mantiene iI proprio marito. Animo abbattuto c volto triste e ferita

al cuore è una donna malvagia; mani inerti e ginocchia

infîacchite, tale colei che non rende felice il proprio marito. Dalla

donna ha avuto inizio il peccato, per causa sua tutti moriranno."

(Siracide 25:19,24).

 

 
 
 

SEMU RICCHI E NUDDU U SAPI

Post n°927 pubblicato il 15 Gennaio 2015 da catanzarogiusep50_1
 

Tratto dal libro di Pietro Moceo

Accattari

Comprare. Dal normanno acater e dal latino ad-captare, cercare di prendere.

Accattari, in tutti i suoi tempi grammaticali, non seguito dal complemento oggetto, da noi ha un solo si gnificato: partorire.

Prima che I'educazione sessuale fosse presa in considerazione dai genrtori e dalle istituzionì scolastiche, la morale faceva divìeto alla madre di dire al flglio che le chiedeva la causa di quel gonfiore addominale. di essere in gravidanza, anzi in "statu interessanti".

"lnteressanti", nella nostra lingua esprime il concetto di qualcosa di straordinario e di valore, che deve essere protetto da tutti.

 Per spiegare quella progressiva crescita della pancìa, la mammina diceva che stava raccogltendo i "picciuli" per comprare un "picciriddu"..

A quanto ne so, la cifra era Ia stessa sia per comprare un bambino che una bambina. E, poiché l'ecografia non esisteva, in caso di parto gemellare valeva la formula: paghi uno e porti due.

A quel tempo, si provava a identificare il sesso del nascituro dalla forma della pancia della donna incinta (a pera per il maschio, rotonda per la femmina). O si andava a vedere la disposizione della capigliatura alla radice della nuca dell'ultimo  figlio: se finiva a coda sarebbe nato un maschio. Ma anche il tipo di percezione, da parte della madre, dei movimenti del feto era foriero della natura del sesso. Movimenti troppo rapidi, quasi violenti, sarebbero appartenuti al sesso maschile.

Allora si partoriva in casa. Ma molto, molto prima, a casa sì osavano fare, per fortuna non molto frequentemente, certi tipi di operazioni come le appendicectomie. L'anestesia era ancora agli albori e il cloroformio, che veniva inalato attraverso un batuffolo di cotone idrofilo ben pregno, la faceva da padrone.

L'igiene era un optional. Si contavano i morti così come nell'Inghilterra dell'Ottocento si contavano le morti di donne che, per la morale di allora, non potevano essere visitate all'addome se non attraverso spesse coperte che le ricoprivano.

Ritornando al parto in casa, la gestante era assistita solo da donne e dalla mammana, la levatrice. L'arrivo in pompa magna di quest'ultima rappresentava l'esilio temporaneo per tutti i piccoli della famiglia che senza preavviso venivano catturati, "impacchettati" e spediti a casa del parente di turno, perché la madre doveva "accattari". Poi, quando la cicogna avrebbe portato "u picciriddu", si poteva rientrare a casa, dove si ere accolti dal frenetico andirivieni da una stanza all'altra e dal chiacchiericcio delle donne di famiglia e del marito (unico maschio ammesso a corte).

Nell'aria l'odore di caffè e del profumo versato addosso al neonato appena portato dalla cicogna. ll bimbo giaceva al fianco della madre, felice ma 'distrutta" (ma poi perché doveva essere distrutta? Non aveva fatto tutto la cicogna?).

Sul tavolo da pranzo troneggiava la bottiglia di rosolio, un liquore che si offriva in segno di augurio.

Noto sin dal Cinquecento, il rosolio si preparava in casa, macerando petali di rosa in alcool a 45" Poi, secondo le ricette, si aggiungevano scorze di agrumi (mandarino o limone), menta, anice, caffè.

 

 
 
 

L'Arte a Palermo è ...

Post n°926 pubblicato il 08 Gennaio 2015 da catanzarogiusep50_1
 

nelle Chiese.

CHIESA DI SANT'ORSOLA




 




 
 
 

L'Epifania, tutte le Feste...

Post n°925 pubblicato il 07 Gennaio 2015 da catanzarogiusep50_1
 

...PORTA VIA

Si amici così si diceva nua volta, ma oggi per tanti italiani è sempre festa, mentre molti altri non vengono più. Dalla crisi non ci si è rialzati più, gli esodati sono ancora tanti, molti non hanno più un lavoro e tanti hanno perso anche la casa è quel ch'è peggio gli affetti familiari. Ora che l'Epifania è passata, voglio fare a tutti gli auguri perchè questo 2015 sia per tutti migliore.

Un abbraccio, il vostro affezionato, Pino 

 
 
 

CAPODANNO IN CORSIA

Post n°924 pubblicato il 01 Gennaio 2015 da catanzarogiusep50_1
 

 

Quando le cose non vanno come vorresti!

Ieri 31 dicembre 2014, tutto sembrava trascorrere tranquillamente, unica festosa novità 'la neve!

Esco da casa alle 8,30  vado al mercato a comprare il pesce e torno subito a casa,  cominciava a nevicare e mia moglie preoccupata mi ha subito cercato al cellulare. Arrivato sotto casa trovo la neve che il vento aveva ammonticchiato davanti l'androne e sui marciapiedi.

Non avevo finito di fare la spesa così in attesa che la piccola tempesta di neve cessasse mi sono tolto le scarpe, ma ecco che l'imprevisto e dietro l'uscio del mio cuore, infatti quando torno ad indossare le scarpe, quello che sembrava essere un lieve malore dovuto al freddo si trasforma in una vera e proprio tachicardia, con fibrillazioni che si susseguono fino alla 01,15 in ospedale da dove vengo dimesso alle ore 01.25. Ecco questo sarà il capodanno che ricorderò in assoluto, come il più brutto, anche perché abbiamo brindato, con acqua, io e mia moglie. Ora grazie a Dio, tutto è passato e oggi sarò a casa con i miei cari, fra i quali ci siete anche voi e so già che sarete in tanti a scrivermi. Un abbraccio e tanti auguri di Buon Anno 2015.

Pino

 

 

 
 
 
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