L'Anonimo

CERTE VOLTE ....

NON LA GIRA DAL VERSO GIUSTO!

Ci sono pedalate che nascono male, e finiscono peggio, questa è stato una di quello anche se a dirla giusta l'era anca nata nel verso giusto. Parto da casa alle 13 per andare all'incontro con Alessandro sopra San Briccio, e il tragitto è il classico Ferrazze-Monti Santi Marcellise. C'è un bel sole con tanto vento che perà una volta arrivato alle Ferrazze non dispuba; la salita passa bene ma la discesa metterà quasi fine al giro. Scendo, una macchina sale in contromano e mi costringe a una lunga frenata sul cemento, dove in alcuni tratti ricordo escono i ferri dal cemento rotto. Molto probabilmente prendo uno di questi, visto che non mi spiego il taglio che si fa sotto una tacca del Nobbi Nic posteriore. Subito non me ne accorgo, ma tempo un chilometro sono con la gomma a terra. Penso ad una stallonata e mi dirigo alla vicina Cantina Marion per vedere se hanno un compressore. Di fatto entrando nella cantina trovo il proprietario, il Sig. Marion che era alle prese con una macchina etichettatrice. Mette sotto il figlio e mi accompagna alla vicina abitazione, dove grazie ad un compressore riesco a gonfiare il tubeless, ma anche ad accorgermi che il danno e irreparabile. Ringrazio il Marion per la gentilezza con il quale mi ha prestato aiuto, voleva addiritura darmi la ruota della bici del figlio, però l'era una 26". Veramente una persona gentilissima, che fra l'altro fa un gran buon Cabernet bevuto in una serata al Confin. Comunque saluto e ringrazio e montando la camera riesco a riparire. Intanto avevo preso contatti con Alessando che riesco ad agganciare a Marcellise, e da li finalmente per un poco si pedalerà.

Saliamo a Castagnè e poi Caio per andare a Trezzolano a fare la Alby e ovviamente, come fortuna vuole, sulla Alby foro la camera d'aria. Le ora de basta, me digo e a forza di pompare riesco perlomeno a rientrare a casa scortato da Alessandro. Nel tragitto incontriamo pure il Cactus per una partia a ciacole prima di rientrare definitivamete a casa. Giro proprio segnato dalla sfiga, ma in fin dei conti, sono stato all'aria aperta, in uno splendido pomeriggio di sole,sono stato in compagnia, ho visto la cantina di Marion che mi ha dato una gran mano e quindi tutto sommato non è stato un giro da buttare; i chilometri li farò un'altra volta. 

PRONTI PER L'INVERNO?

Nelle auto a breve inizierà la corsa al cambio gomme, per montare gli indispensabili pneumatici invernali, d'altronde come si fa a farne senza? Come fa lo stato ITA-GLI-ANO ha dormire sonni tranquilli pensando ai milioni di automobilisti a bordo di auto, nella bassa padana, con delle semplici gomme estive ....... LO SO C'è DA NON DORMIRCI LA NOTTE.

Eallora per far star tranquillo l'immenso coglionazzo di RENZI, anch'io mi sono mosso per gommare la mtb con le gomme invernali, quelle per le stagioni brutte, quelle che scorrono meno ma magari attaccano di più. Spazio allora al Nobby Nic anche all'anteriore, che va a sostituire il Rocket Ron, provato nell'ultimo mese, trovato valido e quindi messo in letargo in vista della stagione agonistica 2016. L'anteriore adesso farà coppia con il posteriore, sperando sempre in un ritmo "paziente" dei futuri compagni di uscite.

E tu ti sei messo APPPPPOSTO PER L'INVERNO???

A BREVE .......

Le premiazioni, state connessi .......

INFO

CUNEGO 2008: LA PRIMA VOLTA SUL LUNGO

Fu la seconda partecipazione a questa classica delle ruote fini, sul percorso più lungo, allora 162 chilometri fra i su e so della Lessinia .....

PIANETA PIZZA .....

Pizza Napoletana, vediamo come nasce dall'impasto fino alla sfornata finale, nel video si vede la particolare tecnica dello "schiaffo" per tirare la pasta che lascia l'ossigeno dell'impasto sul bordo della pizza per ottenere il tipico cornicione rialzato............ che spettacolo!!!

IO STO CON VALENTINO!

Un campione si vede non solo dai risultati ma dalla lealtà e dall'onesta con cui si misura con i suoi avversari. Lorenzo e Marquez vincano quanto vogliono ma non sono manco degni di pulire gli stivali al dottore. Se Lorenzo aveva bisogno del bimbo viziato per vincere il mondiale, perché questo è quello che traspare dalla sintesi, vuol solo dire che dentro di se è solo un PERDENTE.

LORENZO E MARQUEZ SIETE DUE PERDENTI!!!!

PEDALATO UNA BELLA MTB

Giornata super per la mtb, si parte alle 8,00 sfruttando il cambio dell'ora e il primo gpm e a  Caio. Lo raggiungo salendo dallo sterrato durisimo delle suore. Le idee non sono del tutto chiare, il primo obbiettivo però e la Legend 2007 che sbuca sopra la discesa verso il Vaio di Mezzane.

Prima discesa tecnica quindi questa del Vaio, la inizio non benissimo non proprio agile sui pedali, ma la finisco alla grande portandola in fondo a zero penalità. Fine Vaio e su sulla durissima risalita fatta a settembre con Mirco, nel salire comincio a disegnare il percorso della tappa. Salgo fino al Monte Moro, sopra San Mauro, attraverso un bel mix di sterrato e asfalto perché l'idea è di arrivare da sopra a Trezzolano. Dopo il Monte Moro punto verso San Rocco tramite un tratto della Legend e poi Caio.

Caio mi serve per calarmi dall'alto a palla si cannone a Trezzolano. Sono in giornata di grazia e lo dimostra anche un chiodo da falegname che passa da parte a parte una tacca del Nobby Nic posteriore senza forarlo, bestia che culo. Adesso si scende la Alby, adrenalina a fiumi scatturisce da questo tratto con un fondo che meglio non si potrebbe pensare per la mtb. Siamo a Mizzole con un'ottima carica che mi porta a tentare quello che da tempo non provavo più, il tecnico del Ranch Rocce Rosse.

Lo scendo a meraviglia, è in ottimo stato, con una linea ben segnato nello sterrato fra sassi e rocce, basta stare li e si va giù alla grande. L'ultimo cioccolatino di una meravigliosa scatola di cioccolatini quella pedalata oggi.

CIRCUITO DEL GABBIO ...

Battezzato ieri un nuovo circuito nel Soavese, denominato "Circuito del Gabbio" in onore della salita principe del tracciato. Sono quattordici i chilometri al giro che si sviluppa fra i punti estremi del Fornello e di Costeggiola. Duecento metri di dislivello al giro, tutti sintetizzati nella salita che da San Vittore scollina al Cimitero di Colognola ai Colli. Due le tornate che si riescono a fare nel tempo concesso dalla mia pausa pranzo, con la salita in linea ai rapporti in dotazione alla Chesini; si sale con il 39/23 (ultimo rapporto utile) nei tratti più duri passando al 19-21 nei tratti più scorrevoli, il tutto direi senza grossi affanni. Nella foto sotto un'immagine a metà salita.

LA LISTA DEI FINISHER!!!

Lessinia Tour pubblica la lista degli atleti Finisher del circuito, fra gli atleti anch'io e pure il mio fratello gemello; nella categoria gemelli credo proprio che siamo arrivati uno

Ora non resta che aspettare le premiazioni ufficiali del Tour che saranno a Grezzana in occasione della tappa XC Running, l'otto novembre 2011.

CHE FINALE .....

E' quasi sempre un miraggio incrociare in pausa pranzo uno o due ciclisti che facciano la tua stessa rotta, ma ieri è successo pensate con ben cinque corridori, e si è trattato proprio di corridori. Ho da poco passato le colenne d'Ercole di Cazzano quando a mani basse sotto il manubrio, pedalo vento in faccia verso Soave. Mi sento sfilare prima da uno, due, tre, quattro, cinque ciclisti a manetta ........ Anche accennando un "Aspettatemi" riesco a prendere la scia dell'ultimo vagone, una ragazza con na gamba da paura. Fino a Soave pancia a terra con punte a 51 orari che mettono in crisi anche lo stare in scia a bordo della Chesini gialla. Un finale tiratissimo in scia a un treno fin massa esagerato. Fra i vagoni un corridore vero in completo SKY che menava come un fabbro ...... chi sa chi sarà stato???