L'Anonimo

CUSTOZA BIKE: LA GARA

Due ore di mountainbike molto intense quelle vissute oggi nella seconda edizione della 2 ore “NON COMPETITIVA” di Custoza. Subito un appello agli organizzatori con l'invito di levare la dicitura NON COMPETITIVA, per quelle che in effetti è una gran bella e tiratissima gara.

Percorso quello dello scorso anno reso però più impegnativo in alcune discese dai canali scavati dalle abbondante precipitazioni di tutta l'estate.

Una lista partenti molto nutrita possiamo dire quasi il doppio dello scorso anno, che mai come in questa occasione ho studiato per capire con chi avrei potuto aver a che fare durante la gara. Un percorso così nervoso con tanti tratti da velocità, genera naturalmente diversi gruppetti in base alle andature e avevo messo il mio riferimento sulla schiena del Diego Bertani, che forse si sarà sentito un po' preso di mira ahhhahh.

Lo svolgimento della gara va più o meno come avevo ipotizzato, dopo una partenza velocissima già sul primo strappo si fraziona il plotone, e in circa metà giro già mi trovo assieme a 5-6 bikers con i quali dividerò per parecchio la corsa; ovviamente fra questi c'era pure il Diego che per farsi notare si esibisce in una scivolato su curva a destra causa perdita dell'anteriore. Lesto ci riaccoda al gruppetto forte di un atleta Bussola, un Madiline e due della mtb Golosine. Nelle prima tornate è un mtb golosine che si distingue nello scandire il passo, spesso mi trovo in ultima posizione e specie nel primo giro la sofferenza è al limite dell'umana decenza, francamente per un attimo avevo pensato al ritiro perché vedevo impossibile fare due ore così.

Ma chilometro dopo chilometro di fa il callo alla fatica tanto che nel terzo giro riesco a mettermi in testa a fare il passo, con sorpresa però nel finale dello stesso. Credo di aver stallonato, con conseguente perdita di pressione, a causa di una sassata che avevo sentito nettamente sul cerchio posteriore, la gomma molto sgonfia mi consente però di restare in coda al gruppo. Avviso il Diego che mi dovrò fermare di li a breve per gonfiare ma probabilmente nella bagarre non mi ha sentito. Cerco di capire quale sia il momento migliore per la sosta e nel frattempo armeggio nelle tasche posteriori per prendere la bomboletta di co2. Inizia il quarto giro, sento la gomma che sbanda nelle curve così si decide fine prima salita si deve gonfiare e così fo; ho già tutto in mano sosta stile formula uno, perdo credo trenta-quaranta secondi ma almeno adesso ho la gomma dura, e riparto. Ovviamente so già che dovrei essere un fenomeno per andare a riprendere il mio gruppetto impossibile riprendere corridori che è da una trentina di chilometri che fanno il tuo stesso ritmo. La sfortuna vuole che resto praticamente da solo a giocarmi il quarto ed il quinto giro. Solo il Recchia mi passa alla metà dell'ultimo giro ma aveva un passo impossibile per me. Peccato mi sarebbe piaciuto giocarmela fino in fondo con il mio gruppetto ma le andata così e va ben lo stesso. Faticato come un mulo in questa non competitiva dal sapore molto casalingo come si vede anche dalla foto di chiusura.