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RIFLESSIONI DI UNA CASALINGA

Post n°21 pubblicato il 11 Febbraio 2009 da Terra_Nostra

tratto da www.arcipelagoscec.orgscec

Ora c’è il mercato dell’auto in crisi, la FIAT. Tre mesi fa l’Alitalia. Ci vogliono i soldi per sanare i debiti perchè altrimenti sono a rischio tot posti di lavoro. E’ un ricatto bello e buono. Prima spendono senza vedere se possono permetterselo, poi vanno a piangere dallo Stato: “Bisogna salvare l’Azienda che da lavoro a tante persone!!” E lo Stato (cioè noi) paga.E poiché i soldi ce li stampa e presta (ad usura) la BCE si devono restituire…. e per restituirli aumentano le tasse…… e di conseguenza aumentano i prezzi al consumo.Quindi io lavoro per pagare i debiti fatti da altri. E’ questa la globalizzazione?
Io metto le lampadine a risparmio energetico per abbassare la bolletta della luce, e vado a piedi per risparmiare la benzina e poi devo pagare i debiti di chi i conti li fa solo una volta l’anno?
Io, i conti, li faccio tutte le mattine, prima di andare a fare la spesa!Han fatto c……e e ora ci pensino loro a rimediare! A casa mia non c’è nessuno che mi aiuta se non ce la faccio. Ho dovuto lasciare il lavoro perchè non avevo dove mettere i figli. Mi sono dovuta arrangiare e adeguare ridimensionando il mio budget. Lo possono fare anche loro!Per salvaguardare il posto di lavoro dei dipendenti di Alitalia e Fiat, a noi Italiani, conviene di più togliere 50 cent di euro di tasca nostra AL MESE, per pagare gli stipendi, invece di affidare i nostri soldi a chi ha dimostrato palesemente di non saper gestire le Aziende.Con lo SCEC i soldi si danno a chi ha il potere di fare girare l’Economia, cioè la gente, non alle Aziende! Le Aziende, se la gente acquista , si mantengono da sole.Le Aziende senza la gente non servono. E’ la gente che permette alle Aziende di esserci, non il contrario. Vi immaginate un mondo pieno di imprese che producono per …nessuno??
Assurdo no? E allora perchè si continua in quest’assurdità? Se lo Stato continua a dare soldi alle Aziende e non alla gente, come potranno mai andare in attivo? Tra sei mesi saranno ancora qui a batter cassa.
E meno male che io sono una semplice casalinga, se gestissi io le Aziende così come faccio con i miei conti di casa non ci sarebbero disoccupati nè crisi globalizzata!!!!!!
Mio padre si è sposato nel 1955, ha lavorato e suonato il violino
con il suo gruppo nei week end, e ha messo da parte 400.000 lire. Con quella cifra ha comprato in contanti 400 mq di terreno. Poi non aveva più nulla, nemmeno una lira. Ha fatto fare il disegno della casa a un geometra e lui con i suoi fratelli e mio nonno la domenica andavano a ” tirar su la casa”, ci han messo un anno. Mi ha detto che non potevano nemmeno mantenere un cane che facesse la guardia, mentre loro andavano a lavorare, durante la settimana. Costava anche lui e risparmiavano su tutto.
Ha “tirato con se” i suoi genitori e due sorelle ancora nubili, e in due anni ha pagato tutti i debiti che aveva fatto per costruire la casa: cemento, mattoni, il geometra e il Capo Mastro gli attrezzi per costruire. Senza interessi. Allora non esisteva la finanza creativa e non si usava andare in banca
per chiedere soldi in prestito.
Oggi il lavoro è precario, non sai se fra 6 mesi avrai uno stipendio. Se sei fortunato, hai un lavoro “fisso”, e vuoi convivere/sposarti, ci vogliono 20 anni per pagare un’appartamento
in un condominio di 20 famiglie, e se dopo 8 anni non puoi più sostenere le rate ti sbattono in mezzo alla strada e portano via tutto, anche quello che hai versato fino a quel momento. E si deve PER FORZA lavorare in due, perchè uno stipendio se ne và nel mutuo, nelle rate dell’arredamento, nelle utenze domestiche e le rate dell’auto, etc, etc. E devi sperare (anzi cautelarti in questo senso) che la tua donna non resti incinta, o di aver bisogno di cure dentarie, altrimenti rischi di andare in bancarotta e fare la fila alla Caritas.
Si è capovolto completamente il senso della vita.
I figli erano considerati una gioia e un’orgoglio per i genitori, ora sono solo fonte di preoccupazioni , paure, ansie, persino quando li mandi a scuola. Meglio che non arrivino, lasciarli là dove stanno!!
Così almeno possiamo sperare di sopravvivere almeno noi due. Ma è forse questo il futuro in cui speravano mio nonno e mio padre?
Lo SCEC ci riporta ai tempi in cui non esisteva l’inflazione e i soldi prima si mettevano da parte e poi si spendevano.
Non c’era l’abitudine di andare al negozio a fare la spesa TUTTI I GIORNI, perchè tutte le famiglie avevano un orto e 4 galline per il sostentamento.
Mio suocero mi ripeteva spesso che i soldi servono per gli sfizi, mica per campare…
E se qualcuno aveva bisogno per un acquisto importante, si chiamavano i parenti e i vicini, si metteva insieme la cifra che serviva, si decideva quanto si poteva restituire al mese e si faceva l’accordo, senza nessun interesse/usura.

 

 
 
 
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