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STORIE DI VITA

Post n°30232 pubblicato il 09 Luglio 2014 da nickvi77

L'effetto è piuttosto straniante: da una parte una trattativa di calciomercato, con una supposta offerta della Roma. Dall'altra una foto con giubbotto antiproiettile, in mezzo ai soldati, in guerra. In Iraq. Al centro delle due storie, che paiono lontanissime, c'è Ali Adnan, terzino sinistro del Rizespor, squadra turca, e stella dell'Iraq Under 20, che la scorsa estate sorprese il mondo arrivando fino alle semifinali. Ali finito il campionato non è volato a Miami, per il classico "riposo" dei calciatori. Ma è tornato in patria, in Iraq, per difendere il Paese con l'esercito regolare contro l'avanzata dei miliziani dell'Isis. Insomma, Adnan avrebbe deciso di arruolarsi per collaborare al tentativo di resistenza all'avanzata degli jihadisti, che hanno ormai il controllo nella zona nord del Paese. Adnan è un personaggio, in Iraq (è nel giro della nazionale maggiore): il suo arrivo non è passato inosservato e i vertici militari si sono prodigati a scattare foto con lui. Così, il primo scatto non è rimasto isolato, e sono arrivate conferme sul fatto che il ragazzo, nato nel 1993 a Baghad e figlio di un calciatore, faccia sul serio, e voglia davvero combattere. Non è lì per una comparsata. Quella di Karan fu una scelta sin dalla sua concezione definitiva, quella di Ali dovrebbe essere temporanea (se non una concessione propagandistica al governo iracheno). Il Rizespor, il suo club, oggi ha confermato che il ragazzo è andato in patria con la famiglia, ma di non essere al corrente di un arruolamento. "Lo aspettiamo a luglio per il ritiro": per quanto sia duro il lavoro prestagione, per Adnan sarà una passeggiata.
******************************
È cresciuta tra i mille sacrifici che una ginnasta deve affrontare per entrare nell’elite, Florica Leonida. Una vita dura, ore di allenamenti fino a entrare nella nazionale romena, ha superato la concorrenza di altre giovanissime, la tenacia e il lavoro le hanno permesso di guadagnare numerose medaglie. La sua specialità era la trave, è stata anche oro europeo juniores alla trave a Patrasso 2002. La sua carriera è passata anche dall’Italia: nel 2005 ha gareggiato con la Gal Lissone. Ma dopo la carriera sportiva, buona, ma non eccelsa, lontana dai riflettori Florica ha dovuto ben presto imparare a stare in equilibrio sulla vita. Le voci circolavano nell’ambiente, divenendo sempre più insistenti: alcuni siti di escort riportavano la foto di una ragazza identica a “Floarea”, come la chiamano gli amici. Gli occhi erano celati da una banda nera, ma quel fisico disegnato da anni di esercizio, prima come ginnasta, poi come tecnico, era un indizio difficilmente trascurabile. Le voci sono diventate una conferma quando, pochi giorni fa, la signorina Leonida si è confessata al Daily Mail: “Sono una prostituta. Lavoro in un bordello”. Sognava una vita agiata, senza lussi, ma senza nemmeno il problema di arrivare a fine mese, Florica. Una vita che le poche centinaia di euro guadagnate con il lavoro di allenatrice di ginnastica artistica non le potevano garantire. A 27 anni ha preso la decisione più difficile, vendere quel corpo che comunque, per tutta la vita, era stato il suo strumento di lavoro. La sua giornata è quella di una normale lavoratrice, racconta, qualche cliente alla mattina, poi la pausa pranzo in un bar, un po’ di palestra o un lettino abbronzante e poi altri clienti fino alla mattina successiva. Una settimana al mese va dai clienti nella “succursale” di Linz, e poi un’altra a Villach, dove ha altri appuntamenti: “Devo sbarcare il lunario — ha detto ad alcuni amici —. Faccio solo quello che devo”.

 
 
 
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