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Messaggi del 04/09/2012

LE SIGARETTE ELETTRONICHE FANNO MALE, LO DICE UNA RICERCA

Post n°23826 pubblicato il 04 Settembre 2012 da nickvi77

Anche l'alternativa provoca danni. Molti fumatori si sono rifugiati nella sigaretta elettronica per smettere di fumare, o almeno per ridurre il vizio ma nello stesso tempo "far finta" di farlo: sembra che neanche questo ritrovato tecnologico sia esente da controindicazioni. Secondo uno studio presentato durante il congresso annuale di Vienna della European Respiratory Society, portata avanti da alcuni ricercatori dell'Università di Atene, la sigaretta elettronica può causare danni ai polmoni. Sono dispositivi che forniscono nicotina attraverso il vapore e non con il fumo: non c'è combustione, anche se è comunque presente la nicotina che, come è risaputo, è un derivato del tabacco. Sono stati analizzati gli effetti a breve termine dell'uso di sigarette elettroniche in 8 persone che non avevano mai fumato e 24 fumatori abituali, di cui 11 con uno stato polmonare normale e 13 invece affetti da asma. Tutti i volontari hanno "fumato" una sigaretta elettronica per 10 minuti per permettere ai ricercatori di analizzare e misurare la resistenza delle vie aeree grazie a una serie di test. I risultati: le sigarette elettroniche hanno causato nei non fumatori un aumento significativo della resistenza delle vie respiratorie fra il 182% e il 206%. Nei fumatori con stato polmonare normale invece l'aumento è stato fra il 176% e il 220%, mentre non si sono verificati aumenti significativi nei tabagisti dato che i loro polmoni sono già compromessi. "Non sappiamo ancora se questi dispositivi siano più sicuri rispetto alle sigarette normali, nonostante vengano sponsorizzati così. Questa ricerca ci aiuta a capire come questi prodotti possano essere potenzialmente dannosi. Abbiamo rilevato un immediato aumento della resistenza delle vie aeree nel nostro gruppo di partecipanti, il che suggerisce che le sigarette elettroniche possono causare un danno immediato dopo che sono state utlizzate. Saranno necessarie ulteriori ricerche per capire se questo danno abbia anche effetti nel lungo termine", ha infine dichiarato ha commentato Christina Gratziou, tra gli autori dello studio e presidente del Comitato per il controllo del tabacco Ers.

(IBTIMES)

 
 
 

SI SCIOGLIE GHIACCIAIO IN TRENTINO, RITROVATO ARSENALE DELLA GUERRA BIANCA

Post n°23825 pubblicato il 04 Settembre 2012 da nickvi77

Un vero e proprio arsenale risalente alla prima guerra mondiale è stato trovato dagli uomini della guardia di finanza di Tione di Trento sulla Vedretta di Nardis del Gruppo della Presanella, a 3200 metri di quota. La scoperta è stata possibile grazie a un parziale scioglimento dei ghiacciai perenni che hanno portato alla luce più di 200 granate del calibro 85/100 mm, da 7 e 10 chili l’una. Gli ordigni bellici giacevano disseminati in un'area di alcune centinaia di metri al di sotto della Cima Ago di Nardis.

 
 
 

NUOVI IDOLI

Post n°23824 pubblicato il 04 Settembre 2012 da nickvi77

 
 
 

ONORE A MICHAEL CLARKE DUNCAN

Post n°23823 pubblicato il 04 Settembre 2012 da nickvi77

Muore un attore simbolo di uno dei film più famosi di tutti i tempi: il Miglio Verde. Il cuore di Michael Clarke Duncan, il gigante buono della pellicola, non ha retto ed è deceduto in un ospedale di Los Angeles. Nello stesso nosocomio lui era stato ricoverato qualche settimana fa, per la precisione il 13 luglio per un infarto dal quale non si è più ripreso del tutto. La stessa fidanzata, affranta dal dolore, ha reso noto quanto accaduto. E’ scomparso molto giovane, questo grande attore che era riuscito a farsi notare nel film: aveva, infatti, soltanto 54 anni. Il suo successo, mondiale, risale al 1999 quando scelse di interpretare Coffey, un condannato a morte in grado di fare miracoli. La pellicola la conoscono tutti e il protagonista era Tom Hanks.

 
 
 

TONGA:ALLARME ERUZIONE, VOLI CANCELLATI, MA ERA SOLO CACCIA AL CINGHIALE

Post n°23822 pubblicato il 04 Settembre 2012 da nickvi77

A raccontarla, sembra una notizia da solleone di Ferragosto con il caldo che ha dato alla testa a qualcuno. Però il volo Auckland-Tonga-Sydney della Virgin Australia è stato cancellato per prudenza. Cos'è successo? È successo che qualcuno ha scambiato lucciole per lanterne, o meglio: il fumo di un incendio appiccato per la caccia al cinghiale per una pericolosa nube vulcanica modello Islanda. Il risultato è che tutto il sud Pacifico è stato per qualche ora in apprensione, poi si è fatto una sonora risata. Eccetto i passeggeri del volo diretti a Sydney. Il Servizio meteorologico della Nuova Zelanda alle 12,32 (ora italiana) del 13 agosto riceve una comunicazione di avviso per una nube emessa dal vulcano dell'isola di Tofua, nelle Tonga. Comunicazione ripetuta due volte nelle ore successive, finché alle 0,21 (sempre ora italiana) di martedì 14 un nuovo messaggio afferma che la nube non si vede più e nemmeno ci sono segnalazioni ottenute da immagini da satellite. L'avviso però è stato emanato e, a scanso di equivoci, la compagnia australiana Virgin annulla il volo da Tonga a Sydney. Cos'è avvenuto in realtà? Lo racconta il principale sito di notizie di Tonga, che ha chiesto lumi a Paloni Ta'ufo'ou, uno dei dieci abitanti dell'isola. Secondo la sua testimonianza, alcuni coltivatori hanno appiccato un incendio per stanare e dare la caccia ai maiali selvatici che vivono sull'isola. Un'imbarcazione di osservatori di balene che si trovava al largo, visto il fumo che si alzava in corrispondenza del cono del vulcano pensando a un'eruzione ha dato l'allarme avvisando il Servizio meteo neozeolandese a Wellington. Il Servizio ha chiesto ai piloti di un aereo che sorvolava la zona se vedevano una colonna di fumo alzarsi dall'isola e questi hanno risposto che sì, effettivamente la vedevano. E quindi è stato emesso l'allarme. Ignari di tutto, i dieci abitanti di Tofua (isoletta dove sbarcarono nel 1789 anche gli ammutinati del Bounty) alla sera si sono fatti un bell'arrosto di maiale selvatico.

(CORRIERE)

 
 
 

CUCCHIAO CARO: MAICOSUEL FUORI DALL'EUROPA LEAGUE

Post n°23821 pubblicato il 04 Settembre 2012 da nickvi77

A Maicosuel è costato carissimo il rigore cucchiaio contro lo Sporting Braga, che ha di fatto messo fine all'avventura dell'Udinese in Champions League. Il tecnico Guidolin ha infatti escluso il trequartista brasiliano dalla lista dei 25 per l'Europa League, dove la squadra friulana dovrà vedersela con Liverpool, Anzhi e Young Boys in un girone che si annuncia 'di ferro'. A nulla sono valse le scuse pubbliche all'indirizzo dei tifosi. "Chiedo scusa a tutti: compagni, staff, Società e tifosi per l’errore. So bene quanto abbiano sudato e lavorato i miei compagni e tutta l’Udinese nel corso della passata stagione per potersi giocare il sogno di approdare in Champions League". Maicosuel aveva espresso tutto il suo rammarico per l'incredibile errore in un messaggio attraverso il sito dell'Udinese. "Voglio assicurare a tutti che da oggi rialzerò la testa e mi riscatterò di fronte alla mia Società e al pubblico friulano", aveva aggiunto. Ma la pubblica ammenda non è bastata agli occhi di Guidolin, che ha escluso dalla lista Uefa il 'Mago', arrivato in Friuli dal Botafogo per oltre 4 milioni. Ora lo attendono quattro mesi decisivi per convincere tutti del buon investimento e per non essere rispedito al mittente.

(SPORTMEDIASET)

 
 
 

UNDICI COSE INSOSPETTABILI CHE FANNO INGRASSARE

Post n°23820 pubblicato il 04 Settembre 2012 da nickvi77

1. INFEZIONE DA VIRUS. I bambini esposti all’infezione di un particolare virus dell’influenza, l’adenovirus 36, da grandi saranno maggiormente esposti al rischio di obesità. Lo dimostra uno studio americano pubblicato sulla prestigiosa rivista medico-scientifica Pediatrics.

2. AVERE UNA MAMMA NON PIÙ GIOVANE. Chi diventa mamma in là con gli anni (in genere sopra ai 35) tende a generare figli obesi, e questo è stato dimostrato da numerosi studi scientifici.

3. TOGLIERE LE TONSILLE. Chi da bambino ha dovuto subire un’operazione di rimozione delle tonsille, da grande sarà più predisposto a sovrappeso ed obesità. Come affermano i ricercatori dell’Università di St Louis (Missouri), ad innescare il fenomeno è il notevole aumento dell’appetito.

4. DORMIRE CON LA LUCE ACCESA. Uno studio condotto sui ratti ha dimostrato che dormire in un ambiente illuminato fa ingrassare del 50% in più rispetto al buio totale, a parità di esercizio fisico e di calorie introdotte con l’alimentazione. Molto probabilmente i risultati possono essere estesi anche all’uomo, secondo uno studio pubblicato sul Proceedings of the National Academy of Sciences.


5. IL VOSTRO DNA. Ben 31 marcatori genetici presenti nel DNA della specie umana sono coinvolti nella predisposizione all’obesità. Alcuni di essi, in particolare, stabiliscono che l’accumulo dei grassi avvenga nelle diverse zone del corpo (fianchi, glutei, pancia…).


6. DORMIRE POCO. Uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Archives of Disease in Childhood dimostra che in chi dorme poco aumenta il rischio di ingrassare. A causare l’aumento di peso sono squilibri ormonali causati dalla scarsità di sonno e un maggior stimolo dell’appetito.


7. TERAPIE FARMACOLOGICHE. Alcuni medicinali comunemente impiegati per la cura o il controllo di diabete, depressione e ipertensione possono causare l’aumento del peso corporeo. Ad essere sotto accusa sono principalmente i betabloccanti (antidepressivi) e le medicine usate per curare il diabete di tipo II.


8. ESPOSIZIONE ALL’INQUINAMENTO. Alcune sostanze chimiche presenti nell’ambiente, come ad esempio il bisfenolo A contenuto in molte materie plastiche, sono associate all’aumento del peso negli esseri umani. Questi composti chimici infatti interferiscono con gli ormoni coinvolti nell’accumulo di grasso corporeo.


9. ALIMENTAZIONE IN GRAVIDANZA. Una donna incinta che segue un’alimentazione ricca di grassi metterà alla luce un figlio che da grande sarà maggiormente propenso all’obesità.


10. AVERE UNA MAMMA CHE LAVORA. I bambini che trascorrono molto tempo in casa da soli, o comunque senza la supervisione della mamma, tendono ad assumere comportamenti alimentari sbagliati che si ripercuotono su un aumento del peso corporeo.


11. ARIA CONDIZIONATA. In un articolo pubblicato sull’International Journal of Obesity è stato dimostrato che le persone che trascorrono molto tempo in ambienti condizionati tendono ad ingrassare. I meccanismi di regolazione della temperatura del corpo, infatti, bruciano energie sia quando fa caldo che quando fa freddo.

(NET1NEWS.ORG)

 
 
 

GIUSTIZIA ITALIANA

Post n°23819 pubblicato il 04 Settembre 2012 da nickvi77

Mandato in carcere per due birre, bevute tre anni fa, prima di mettersi al volante. “Trenta giorni di pena” è il prezzo che gli ha inflitto la malagiustizia. Malgrado quell’uomo sia incensurato e abbia una protesi al posto della gamba sinistra. Anzi: quando è entrato in cella, gli hanno tolto l’arto finto. “Mi dispiace, qua dentro può essere un’arma”. Una storia che fotografa la cupa inefficienza, oltreché il volto disumano, della giustizia avviene tra Vallo della Lucania e Salerno. Un vergognoso sberleffo nel Paese degli indulti e delle carceri sovraffollate. È la storia di Marco Penza, originario di Casalvelino (Salerno), onesto cittadino, operatore del sociale, quarant’anni, disabile. Lui è ancora in carcere. Si aspetta che il magistrato titolare del fascicolo “torni dalle ferie”. Marco Penza è finito in carcere dieci giorni fa, prima nell’istituto di Vallo della Lucania, poi in quello di Fuorni, a Salerno, per l’incredibile evoluzione di una semplice e vecchia denuncia. Si tratta dell’alcool test a cui l’uomo è risultato positivo tre anni fa, un posto di blocco di una sera d’estate, 22 luglio del 2009. Può un semplice controllo trasformarsi in un incubo? I suoi amici, il tamtam di reazioni indignate che si è scatenato intorno alla sua vicenda, testimoniano di sì. Può diventare “una storia da paese incivile” se “alla burocratica gestione di un ufficio del pubblico ministero”, si somma “la latitanza di un avvocato” e “l’indifferenza” che tanti pubblici uffici – compresi alcuni palazzi della giustizia – ostentano nel periodo delle vacanze. Marco è affetto dall’infanzia da una grave malattia che poco tempo fa, dopo pellegrinaggi sofferti in vari ospedali, non gli ha risparmiato l’amputazione della gamba. Tuttavia, ha la sua vita e le sue relazioni, si occupa di sociale e lavora nella Coop Marina Service di Casalvelino, nel cuore del Cilento, dove ha scelto di vivere. Questo giovane lavoratore, senza alcun precedente penale, viene dunque denunciato a piede libero per guida in stato di ebbrezza. È competente la Procura di Vallo della Lucania, ma sembra che il magistrato titolare del fascicolo – noto per i suoi eccessi di zelo – non conceda la “pena sospesa” a quel cittadino incensurato. E non basta: perché l’avvocato a cui si è rivolto Marco, per un caso, si dedica nello stesso periodo alla politica, si candida alle amministrative del Comune, finisce evidentemente per dimenticare la “pratica”. Così quel fascicolo diventa il suo girone infernale. Tre anni dopo, ecco la vecchia denuncia diventa un ordine di carcerazione di 30 giorni. Marco se ne accorge troppo tardi, richiama quell’avvocato che ormai è un politico, il quale lo affida ad un civilista: che, a sua volta, non impugna il provvedimento, ma prova a chiedere un alleggerimento con la richiesta degli arresti domiciliari: è peggio perché così la pratica passa al Tribunale di sorveglianza. Che chiede i suoi tempi per l’esame della vicenda. Marco sta già scontando la galera da 10 giorni: prima arriva nel carcere prima di Vallo della Lucania e poi di Salerno. Intanto, lo portano in ospedale per accertarsi delle sue condizioni. Poi torna in cella, dove un operatore della penitenziaria è costretto, dalle norme, a privarlo della protesi alla gamba. “Mi dispiace, non è consentito”. Dopo qualche giorno e dopo le proteste dei suoi amici, finalmente gli restituiscono non la libertà, ma almeno la sua “gamba” sinistra. La storia viene portata alla luce da Silvia Ricciardi dell’associazione Jonathan, che si occupa del recupero dei minori a rischio dell’area penale: “A volte lo sdegno non trova le parole per esprimersi scrive Mi vergogno a vivere in questo paese dove la giustizia non è per i cittadini, ma per chi detiene soldi e potere. Un paese che tiene in galera una persona per un reato sanzionabile con una gradualità di risposte alternative al carcere. Un paese che non ha occhi per vedere né cervello, in alcuni casi, per amministrare pene e sanzioni”.

(DALLAPARTEDELTORTO)

 
 
 

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