ESSERCI

VITE INCROCIATE

SANTINA ERA ARRIVATA ALLA STAZIONE PREOCCUPATA DI NON POTER SALIRE SU QUEL TRENO CHE L'AVREBBE PORTATA VIA.PER LAVORO STAVA ANDANDO AL NORD, LA SORELLA LE AVEVA DETTO CHE UNA FABBRICA DI CARTONI D'IMBALLAGGIO CERCAVA OPERAIE E PAGAVA OGNI MESE.LE ERA SEMBRATA UNA BUONA COSA, ANDARE AL NORD, ANCHE SE IL FREDDO ERA PARECCHIO E DOVEVA BADARE A TUTTI I FIGLI DELLA SORELLA NEI RIPOSI E NEI FINE SETTIMANA.

MARILENA AVEVA TROVATO I SOLDI PER PAGARE LA RATA ANNUALE DELL'UNIVERSITA':CON QUELLO GUADAGNATO A GUARDARE IL BAMBINO DELLA SIGNORA DEL PIANO DI SOPRA E QUELLO CHE LA MAMMA AVEVA RISPARMIATO,NON LE SEMBRAVA VERO.ORA DOVEVA SOLO STUDIARE.CE L'AVREBBE FATTA, FORSE ERA QUASI A BUON PUNTO. NON CE LA FACEVA PIU' DI VEDERE SUA MADRE RINCASARE CON LE SPALLE RICURVE..A VOLTE LA NOTTE LA SENTIVA PIANGERE,POVERA MAMMA PENSAVA.

ANDREA,LA SUA PASSIONE PER LA MOTO, SUA SORELLA SARTA E SUA MAMMA SVAMPITA.NON AVEVA FINITO LE SCUOLE DELL'OBBLIGO, SOLO LA QUARTA ELEMENTARE MA, LUI SI SENTIVA UN GRANDE, SPECIALMENTE QUANDO COI CAPELLI AL VENTO PASSAVA PER LE STRADE O LE COLLINE MARCHIGIANE.ERA UN LUPO SOLITARIO:POCHI AMICI,E UNA SOLA PASSIONE: I MOTORI.................

.IL TRENO PARTI', DAL FINESTRINO SANTINA VIDE LA PICCOLA STAZIONE DEL SUO PAESE DIVENTARE SEMPRE PIU' PICCOLA, FINO A SCOMPARIRE DEL TUTTO SI GIRO' E GUARDANDOSI INTORNO VIDE DAVANTI A SE' UNA RAGAZZA, CARINA, VESTITA IN MODO SEMPLICE MA, RICERCATO E SI SENTI' BANALE. SI SEDETTE VICINO ALLA PORTA DELLA CABINA E SPERO' CHE IL VIAGGIO FINISSE PRESTO. ERA SCOCCIATA, DI MALUMORE E PER GIUNTA NON POTEVA NEMMENO FUMARE. PENSO' CHE SE AVESSE DATO RETTA AL SUO PROFESSORE D'ITALIANO, A QUEST'ORA SAREBBE DIVENTATA UNA PROFESSIONISTA E MAGARI NON SAREBBE DOVUTA ANDARE A CASA DEL DIAVOLO A LAVORARE IN UNA CATENA DI MONTAGGIO E A SMERDARE I FIGLI DI SUA SORELLA CHE, TUTTO SOMMATO ERA STATA PIU' FACILITATA DI LEI, DALLA VITA.LE FACEVA RABBIA, PERO' I BAMBINI NO, ERANO BEN EDUCATI, E MOLTO STUDIOSI, CHISSA' DA CHI AVEVANO PRESO..PENSO' CHE AVEVANO PRESO DA LEI E, UN SORRISO LE SI STAMPO' SUL VISO, NON AVEVA SENTITO NEMMENO IL BIGLIETTAIO CHE LE STAVA RIPETENDO DI MOSTRARGLI IL BIGLIETTO.

SI ALZO' ANDO' ALLA VALIGIA E NE ESTRASSE LA BORSA, DA DENTRO NE PRESE UNA BUSTA E ATTENTA A NON FAR USCIRE LE DUE BANCONOTE DI 50 MILA LIRE CIASCUNA, MOSTRO' IL BIGLIETTO AL CONTROLLORE CHE LO PRESE E L'OBLITERO' E GUARDANDOLA CON COMMISERAZIONE GLIELO' RESTITUI'. FU IN QUEL MOMENTO CHE LA RAGAZZA SEDUTA VICINO AL FINESTRINO SI ALZO' E USCI' FUORI DALLA CABINA E NEL PASSARE SANTINA RESPIRO' UN LIEVE PROFUMO DI LAVANDA, DI MUSCHIO E ROSMARINO..COME UNA BREZZA MARINA MA, CHE SAPEVA D'ESTATE.

MARILENA,QUANDO USCI' DALLA CABINA DEL TRENO, TIRO' UN SOSPIRO DI SOLLIEVO, ERA NERVOSA, NON AVEVA FATTO CASO USCENDO DA CASA, QUELLA MATTINA CHE, SUA MADRE NON L'AVESSE SVEGLIATA COME ERA SOLITO FARE,INFATTI AL SUONO DELLA SVEGLIA, DOPO UN PAIO DI MINUTI LA MADRE LE PORTAVA IL CAFFE', QUELLA MATTINA MARILENA PENSO' CHE SUA MADRE NON SI ERA SVEGLIATA, AVESSE SONNO E PENSO' DI LASCIARLA DORMIRE, PERO' PENSO' DI ANDARLE A DARE UN BACIO, INCAMERA, MAGARI SE FACEVA PIANO NON L'AVREBBE SVEGLIATA.

APRI' LA PORTA E SI ACCORSE CHE IL LETTO DOVE DORMIVA LA MADRE ERA VUOTO, L'ARMADIO APERTO E SUA MADRE NON C'ERA.SBRIGARSI, DOVEVA SBRIGARSI O AVREBBE PERSO IL TRENO E UN MESE DI STUDIO POTEVA ANDARE A FARSI FOTTERE.QUANDO USCI' E FU IN STRADA, EBBE UN BRIVIDO CHE LE PERCOSSE TUTTA LA SCHIENA, PENSO' ALL'UNIVERSITA', AI POCHI ESAMI CHE LE MANCAVANO, PENSO' CHE SE CE L'AVREBBE MESSA TUTTA, POTEVA LAUREARSI FRA 7 O 8 MESI AL MASSIMO E POI SUBITO DOPO, METTERSI A LAVORARE, ANCHE ALL'ESTERO DOVE AVREBBE PRESO UN MONOLOCALE E AVREBBE IMPARATO LA LINGUA, NEI RITAGLI DI TEMPO. IL PENSIERO ERA ANDATO DI NUOVO A SUA MADRE, AVEVA IPOTIZZATO CHE POTEVA AVER CONOSCIUTO UN UOMO, E MAGARI ERA STATA CON LUI..MA PIU' CI PENSAVA E PIU' SI SENTIVA STRANA, UNA LEGGERA IRREQUIETEZZA LE STAVA SALENDO ANCHE SE DICEVA TRA SE CHE SUA MADRE POTEVA ESSERE ANDATA A FARE LA NOTTE COME BADANTE ALLA SUOCERA DELLA SIGNORA DI FRONTE, CHE SI ERA OPERATA DI CALCOLI RENALI. DECISE DI SCENDERE ALLA PROSSIMA STAZIONE E TELEFONARE.ANDO' IN BAGNO, SI GUARDO' ALLO SPECCHIO E NON SI PIAQUE PER NIENTE; AVEVA DUE PROFONDE OCCHIAIE E QUELL'HERPES LE DETURPAVA LE LABBRA, NON SI ERA ANCORA MATURATO E SI NOTAVA CHE DENTRO LA BOLLA, IL LIQUIDO CHE LO RIEMPIVA PER QUASI TUTTO IL VOLUME, OGNI VOLTA CHE LEI FACEVA UN LEGGERO MOVIMENTO, SI MUOVEVA E, LE VENNE DA RIDERE. IL TRENO SI FERMO' ALLA STAZIONE SUCCESSIVA E LEI SCESE.NON SI ACCORSE CHE UN RAGAZZO STAVA CORRENDO PER SALIRE SUL TRENO, QUANDO LO VIDE ERA ORMAI TROPPO TARDI, SI URTARONO E LEI PERSE L'EQUILIBRIO E CADDE DALLO SCALINO, RITROVANDOSI SOTTOSOPRA E CON LE GAMBE IN ARIA..IL RAGAZZO SI ABBASSO' E TENTO' DI RIALZARLA MA, LEI AVEVA BATTUTO FORTE IL PIEDE DESTRO CHE LE SI STAVA GONFIANDO A VISTA D'OCCHIO, NEL FRATTEMPO IL CONTROLLORE AVVISO' IL CAPOSTAZIONE DI CHIAMARE UN'AMBULANZA, IL RAGAZZO SI SCUSO' E FINI' LA SUA SALITA SUL TRENO, ANDANDOSI A METTERE SEDUTO NEL CORRIDOIO,E APRENDO UN SEDIOLINO,SI SEDETTE.

LEI RIMASE LI, PER TERRA,MENTRE IL TRENO ERA ORMAI SOLO UNA NUVOLA DI FUMO, CHE SI CONFONDEVA COI COLORI DEL CIELO AZZURRO DI AGOSTO, IN ATTESA DEI SOCCORSI, UNA SIGNORA ANZIANA, LA VIDE MENTRE STAVA APPOGGIANDO  LA BICI DIETRO ALLA FONTANELLA, E LE SI AVVICINO', TENTANDO DI CONFORTARLA E CERCAVA DI AIUTARLA AD ALZARSI. CON MOLTA FATICA SI FECE FORZA E DAL DOLORE LE SI RIEMPI' LA FRONTE DI GOCCIOLINE DI SUDORE, ORMAI IL PIEDE ERA DIVENTATO VIOLA E NON FACEVA PIU' TANTO MALE. LA SIGNORA LE DISSE CHE ANCHE SUO MARITO AVEVA AVUTO UN INCIDENTE E TIRO' FUORI TUTTA LA STORIA DEL COME E DEL PERCHE' ERA SUCCESSO..MARILENA SI SENTIVA UMILIATA DA TUTTO, DAL RACCONTO, IL PIEDE, E POI QUELLO STRANO RAGAZZO CHE AVEVA TANTA FRETTA DI SALIRE SUL TRENO..E POI C'ERA LEI, SUA MADRE.

CHISSA' PERCHE',QUANDO CI SI VUOLE BENE E SI E' LEGATI DA VINCOLI COSI' FORTI, SI SENTE QUANDO QUALCOSA DI TERRIBILE SI STA COMPIENDO O LO SI STA METTENDO IN ATTO. MARILENNA NON SAPEVA CHE SUA MADRE I SOLDI PER L'UNIVERSITA' LI AVEVA GUADAGNATI PROSTITUENDOSI.

NON PROPRIO MA, ERA ANDATA A LAVORARE IN UN NIGHT, DOVE OLTRA LA SALA A VISTA VI ERA ANCHE UNA ZONA PRIVATA, O PRIVE'.LI LEI FACEVA ACCOMODARE I CLIENTI E SE GLIELO CHIEDEVANO, LEI ANDAVA AL PIANO DI SOPRA CON LORO.

ORMAI ERA UN PO' DI TEMPO CHE LO FACEVA, CIRCA UN ANNO, AVEVA RISPARMIATO UNA PICCOLA CIFRA PER SUA FIGLIA, CON QUELLA NON AVREBBE AVUTO PROBLEMI PER LAUREARSI E ANDARSENE LONTANO DALL'ITALIA E DA QUELLA VITA FATTA DI RINUNCE. MA SE LA FIGLIA NON L'AVEVA SCOPERTA, E LEI ERA STATA MOLTO BRAVA A FAR FINTA DI NIENTE, ADESSO FORSE MARILENA DOVEVA SAPERE, E NON TANTO CHE AVEVA FATTO QUEL LAVORO MA, COSA PIU' IMPORTANTE CHE SUA MADRE ERA AFFETTA DALLA MALATTIA CHE SI TRASMETTEVA DA RAPPORTI SESSUALI PROMISCUI, APPUNTO L'HIV.

MARILENA DOVEVA SAPERE, DOVEVA PROTEGGERSI..E AL DIAVOLO QUELLO CHE SAREBBE STATO!

ALL'ARRIVO DELL'AMBULANZA, UN DONNONE GRANDE E GROSSO CON UNA CASACCA COLOR VERDE, LISA SU UN FIANCO E DA DOVE SI POTEVANO NOTARE I ROTOLI DI GRASSO DA SOTTO AL SENO FINO AL FONDO SCHIENA LA SOLLEVO' DA SOTTO LE BRACCIA E CON UN SUO COLLEGA SMILZO E CON DEI BAFFI ATTORCIGLIATI ALL'INSU', L'ADAGIARONO SULLA BARELLA E LE DISSERO CHE LA STAVANO PORTANDO ALL'OSPEDALE PIU' VICINO E, DI NON PREOCCUPARSI.

PURTROPPO LEI NON RIUSCIVA A NON PREOCCUPARSI,E CONTINUAVA A PENSARE A SUA MADRE.

AVEVA CAPITO CHE AVEVA SBAGLIATO.

SBAGLIATO GIORNO. IN REALTA' LA VITA LE AVEVA GIOCATO UN BRUTTO SCHERZO, CHE PERO' NON AVEVA UN FINALE NEMMENO TANTO CRUDELE, NONOSTANTE L'NCIDENTE ALLA STAZIONE LEI AVREBBE ANCORA VISSUTO PER VEDERE LA FASCIATURA GESSATA E IL VISO DI SUA MADRE BAGNATO MENTRE LE STAVA PARLANDO, RIFERENDOLE LA VERITA' SUL SUO LAVORO NOTTURNO...GLI OCCUPANTI LA CABINA DEL TRENO, NON AVREBBERO POTUTO RACCONTARE PIU' NIENTE, POCHE STAZIONI PIU' IN LA', LI STAVA ASPETTANDO L'ETERNITA'.

QUEL GIORNO LA STAZIONE DI BOLOGNA SI COLORO' DI ROSSO: ERA IL SANGUE DI SANTINA E DI ANDREA, E MARILENA CAPI' CHE NON FU PIU' IMPORTANTE AVERE UNA LAUREA, BENSI' VIVERE, ANCHE SENZA TITOLI E SENZA TRIONFI.

ACCETTO' UN POSTO A TEMPO DETERMINATO DI BIDELLA IN UN'ISOLA, IN FONDO ALL'ITALIA, E CON SUA MADRE AFFITTO' UNA CASA DOVE D'ESTATE POTEVA GIRARE L'ANGOLO E TUFFARSI IN UN MARE VERDE MENTA E D'INVERNO SOGNARE,ALLA VISTA DI ONDE ALTE COME GRATTACIELI E BIANCHE DI SCHIUMA..E POI C'ERANO I RAGAZZINI, CHE ERANO DELLE BIRBE.

LEI CONTINUAVA A PENSARE A QUEL TRENO E ALLA FORTUNA DI UNA CADUTA.

A VOLTE CADERE PUO' SIGNIFICARE LA FINE DI UN SOGNO MA, ANCHE L'INIZIO DI UNA NUOVA VITA.