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Scusi, balla...?

Post n°62 pubblicato il 30 Settembre 2017 da azzurraio26

La vecchia balera faceva rimbombare le allegre note di una mazurka, signore di una certa età si muovevano lente e dondolanti trascinate quasi dai rispettivi patner: uomini con rispettose pance, tenute dignitosamente da colorate bratelle.

Qualche metro più in la, seduto al bancone del bar, Ciccio detto"stoppino", aspirava da una magra sigaretta fatta qualche istante prima.

Lo chiamavano stoppino per via del lavoro del padre, che produceva appunto stoppa da cui ricavavano poi gli stoppini per i lumi e le candel.

Essendo che era in disuso il lume a petrolio, il padre di Antonio si era inventato di produrre candele e rimanere in quell'ambito lavorativo.

Fare candele, specie per i defunti, le chiese e i periodi festivi come il Natale, San Valentino e Pasqua produceva un buon guadagno, mentre nei mesi estivi, il sig. Ermino si interesseva ai lavori di campagna..la vigna, le siepi e gli ulivi.

Potava, ripuliva, arava, zappava ma del figlio nemmeno l'ombra o se c'era se ne stava dietro al cedro del libano a godersim la frescura del ponentino, che muovendosi dolcemente portava con se il profumo del mare e dell'estate

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