Creato da: cocchina10 il 03/01/2007
un continente pieno di bellezze

A F R I C A

 

Area personale

 
 

Archivio messaggi

 
 << Maggio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
    1 2 3 4 5
6 7 8 9 10 11 12
13 14 15 16 17 18 19
20 21 22 23 24 25 26
27 28 29 30 31    
 
 

acqua

 
GUARDATE QUESTI LINK
 

Bambini d'Africa

manitese

Video

 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
 

FACEBOOK

 
 

certificato

 
 

Ultime visite al Blog

kalis67unkasthelastmohicanelementaresandanielegoodluck81l.ar.atorneriaamrachelsambalamcristina.semeraroivan.marzocchielvip21adelfotocarthago85yogi6violag88elenarangax
 
 
 

Ultimi commenti

 
 

 

 
« Due Afriche in cucinaMolte culture, molta musica »

La prima world music è zulu!!!

Post n°10 pubblicato il 13 Gennaio 2007 da cocchina10

Quindici note e tre accordi: è il 1939 e il cantante Solomon Linda, di etnia zulu, incide una melodia destinata ad essere una delle canzoni più famose del pianeta e a fruttare più di 15 milioni di dollari soltanto in diritti.

Il suo autore, però, fu pagato una sola sterlina per la realizzazione del brano e morì in povertà.

È una storia straordinaria, esemplare, di come una delle tante, ricche, risorse dell’Africa-la musica-sia stata sfruttata da tutti, tranne ke dai legittimi proprietari. Ma, una volta tanto, forse è una storia a buon fine.

 

Lo studio di registrazione, l’ unico dell’ Africa sub-sahariana, era a Johannesburg; la canzone si chiama Mbube ( il leone ) e mescola un canto tradizionale zulu con i ritmi ke all’ epoca, cominciavano ad arrivare da oltreoceano, dall’ America, dove molti africani erano stati portati come schiavi.

Linda era accompagnato dal gruppo degli Evening birds, coi quali aveva lanciato una musica conosciuta come isicathamiya.

Oggi il brano è noto come  the lion sleeps tonight ( in Italia, negli anni ‘ 60, il leone si è addormantao ) e , in cinquant’ anni, ha accumulato l’ equivalente di tre secoli di programmazione radiofonica soltanto negli Stati Uniti.

Il master del disco inciso da Solomon Linda a Johannesburg fu trasformato in Inghilterra in un 78 giri e rispedito in Africa sotto forma di vinile.

Fu successo immediato; Linda divenne famoso tra gli immigrati zulu e nel ‘ 48 Mbube aveva già venduto 100 mila copie. Per un caso questo arriva a Pete Seeger, un suonatore di banjo di New York, amico del più famoso Woody Guthrie.

Glielo fa avere Alan Lomax, il papà della world music, tra altri dischi ke la casa discografica africana aveva inviato alla Decca sperando ke ne accettasse la distribuzione e ke stavano per essere buttati.

A Seeger quel ritmo piacque e incise il brano assieme al gruppo, i Weavers, con il titolo Wimoweh,  traslitterando il quel canto di cui nn si conosceva la lingua.

Nonostante i quattro milioni di copie vendute in 18 mesi, a Solomon Linda, zulu analfabeta ignaro della questione dei diritti d’ autore anke se ‘padre naturale’ della melodia, arrivano soltanto mille dollari per iniziativa di Seeger.

 

Negli anni ‘ 50 la canzone è interpretata da Jimmy Dorsey, da Yma Sumac e dal Kingston Trio, con una permanenza record di 178 settimane consecutive nelle classifiche americane.

Nel 1961 è riproposta dai Tokens e in seguito riarrangiata dal paroliere  Gorge Davis Weiss con il nome, a tutti ormai noto, di The lion sleeps tonight, e le parole ke tutti conoscono:..in the jungle…

La melodia incisa sul lato b di un disco, viene fortuitamente scoperta da una radio del Massachussettes e diventata immediatamente prima in classifica, proprio quando Linda muore povero.

Negli anni ‘ 60 la canzone è in cima a tutte le classifiche occidentali: è cantata da Miriam Makeba al compleanno di Kennedy, gli astronauti dell’ Apollo l’ ascoltano al momento del lancio. In seguito la Disney ne farà la colonna sonora de Il Re Leone, l’ esercito della Nuova Zelanda la trasforma in marcia, viene cantata dalla nazione del calcio inglese, suonata dagli Springfield, dai Tremoloes, da Glen Campbell, Robert John, Brian Eno, Tight Fit, Rem Nylons, They Might Be Giants e da gruppi e cantanti di tutto il mondo, per un totale di circa 170 registrazioni e quattordici film.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Vai alla Home Page del blog

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963