Creato da Allure.Sensuelle il 12/01/2010

VerdeOro al Tramonto

curiosity killed the cat

 

.. stringerò le dita ..

Post n°92 pubblicato il 10 Marzo 2015 da Allure.Sensuelle
Foto di Allure.Sensuelle

(foto di Stefania Carenza)

 

Mi stringerai ancora più forte e mi bacerai con tutta l'anima, come se, così facendo, riversassi in me tutto quello che è racchiuso e celato in te, che si aprirà e si svelerà nel mio corpo, piano piano, finché tutto si scioglierà.

Dopo aver fatto l'amore, dormiremo abbracciati. La tua schiena contro il mio ventre.

E io stringerò le dita dei piedi attorno alle tue caviglie, come delle mollette, perché tu non possa volar via la notte. Saremo come un'immagine in un libro di scienze: un frutto tagliato a metà, tu la buccia e io il torsolo.

                                                                            David Grossman

 
 
 

mali di stagione

Post n°91 pubblicato il 09 Marzo 2015 da Allure.Sensuelle

 

 

Il Lunedì affrontato con le ossa rotte, gli occhi arrossati ed il naso chiuso, lo confesso.., rende insopportabilmente egocentrici ;-)

 
 
 

non solo a San Valentino..

Post n°90 pubblicato il 13 Febbraio 2015 da Allure.Sensuelle

 
 
 

Blue Lovers

Post n°89 pubblicato il 13 Febbraio 2015 da Allure.Sensuelle

 

 

trasse a sè il volto dell'amato

posando sulle sue labbra, quieta,

il sognante suggello di un bacio

                                                (A.S)

 

 

 
 
 

Rammen(d/t)i

Post n°87 pubblicato il 12 Febbraio 2015 da Allure.Sensuelle

 

 

 

Scar(n)ificava il corpo con lo stesso ago con cui rammendava le ferite dell'anima

 
 
 

che sarà? .. (a fior di pelle)

Post n°86 pubblicato il 29 Gennaio 2015 da Allure.Sensuelle

                          

 

O que será que me dá
Che sarà che mi accade
 

Que me bole por dentro, será que me dá
Che mi agita dentro, sarà che mi accade
Que brota à flor da pele, será que me dá
Che sorge a fior di pelle, sarà che mi accade
E que me sobe às faces e me faz corar
E mi viene sulla faccia e mi fa arrossire
E que me salta aos olhos a me atraiçoar
E che mi salta agli occhi e mi fa tradire
E que me aperta o peito e me faz confessar
E che mi stringe il petto e mi fa confessare
O que não tem mais jeito de dissimular
Quel che non è più possibile dissimulare
E que nem é direito ninguém recusar
E che neanche è diritto di nessuno rifiutare
E que me faz mendigo, me faz suplicar
E che mi fa mendico, mi fa supplicare
O que não tem medida, nem nunca terá
Che non ha misura, né mai ce l’avrà
O que não tem remédio, nem nunca terá
Che non ha soluzione, né mai ce l'avrà
O que não tem receita.
Che non ha ricetta
  
O que será que será
Che sarà che sarà
Que dá dentro da gente e que não devia
Che accade dentro di noi e che non doveva
Que desacata a gente, que é revelia
Che ci insulta, che è ribelle
Que é feito uma aguardente que não sacia
Che è fatto come un’acquavite che non sazia
Que é feito estar doente de uma folia
Che è come essere malato di una pazzia
Que nem dez mandamentos vão conciliar
Che neanche i dieci comandamenti riusciranno a conciliare
Nem todos os unguentos vão aliviar
Né tutti gli unguenti potranno guarire
Nem todos os quebrantos, toda alquimia
Né tutti i malocchi, né tutta l’alchimia
Que nem todos os santos, será que será
Neanche tutti i santi, sarà che sarà
O que não tem descanso, nem nunca terá
Che non ha riposo, né mai ce l’avrà
O que não tem cansaço, nem nunca terá
Che non ha stanchezza, ne mai ce l’avrà
O que não tem limite.
Che non ha limite
  
O que será que me dá
Che sarà che mi accade
Que me queima por dentro, será que me dá
Che mi brucia qui dentro, che sarà che mi accade
Que me perturba o sono, será que me dá
Che mi turba il sonno, sarà che mi accade
Que todos os tremores que vêm agitar
Che tutti i tremori che mi vengono ad agitare
Que todos os ardores me vêm atiçar
Che tutti i calori mi vengono a stimolare
Que todos os suores me vêm encharcar
Che tutti i sudori mi vengono a bagnare
Que todos os meus órgãos estão a clamar
Che tutti i miei organi stanno a reclamare
E uma aflição medonha me faz implorar
E un'afflizione spaventosa mi fa implorare
O que não tem vergonha, nem nunca terá
Che non ha vergogna, né mai ce l’avrà
O que não tem governo, nem nunca terá
Che non ha governo, né mai ce l’avrà
O que não tem juízo...
Che non ha giudizio....

                                                                        Chico Buarque de Hollanda

 
 
 

con le parole conosco

Post n°85 pubblicato il 03 Dicembre 2014 da Allure.Sensuelle

 

Perché non ho dubbi che, se ci fossimo incontrati di persona, non saremmo riusciti a conoscerci nel modo in cui ci conosciamo.

Io mi sarei subito sentito obbligato a sedurti, a scoprirti in quel mio modo rozzo, come se tu fossi merce in vendita.

Pensa cosa ci saremmo persi, quante cose non avremmo mai saputo.

                                                                                                                                        David Grossman

 
 
 

rivelazioni..

Post n°83 pubblicato il 02 Dicembre 2014 da Allure.Sensuelle

 

Non avevo mai immaginato che conoscere il linguaggio di un estraneo potesse essere eccitante come il primo contatto con il suo corpo, il suo profumo, la sua pelle, i capelli e i nei.

                            David Grossman - Che tu sia per me il coltello

                            

 
 
 

di piombo e luna

Post n°82 pubblicato il 27 Novembre 2014 da Allure.Sensuelle

 

 

Nel cielo, marosi plumbei si infrangono contro il profilo ornato dei tetti.

Le spume si disperdono, sipari di gocce calano su ombrelli senza parte, obliqui nell'ombra che avanza.

Così. Con l'odore di pioggia che si addensa in grumi sporchi e foglie ammollate.

Infine, protagonista di una recita senza applausi, singolare e nuda si annuncia una falce di luna.

 

"Ed è subito sera"...

 
 
 

Qualcuno con cui correre...

Post n°81 pubblicato il 26 Novembre 2014 da Allure.Sensuelle

 

Perché non funziona tutto come nei film?
Perché gli estranei in metropolitana, invece che limitarsi a guardarti, non attaccano bottone dicendoti che hai un sorriso bellissimo?
Perché dopo trent’anni, in un caffé del centro, non rincontri mai la persona per cui hai lottato?
Perché le madri fanno fatica a capire i propri figli e i padri ad accettarli?
Perché la frase giusta arriva sempre durante il momento sbagliato?
Perché non ti capita mai di correre sotto la pioggia, di arrivare davanti al portone di qualcuno, farlo scendere, scusarti e iniziare a parlare a vanvera per poi trovarti labbra a labbra e sentirti dire: ‘non importa, l’importante è che sei qui’?

                                   


Perché non vieni mai svegliato durante la notte da una voce al telefono che ti dice: ‘non ti ho mai dimenticato’?

Se fossimo più coraggiosi, più irrazionali, più combattivi, più estrosi, più sicuri e se fossimo meno orgogliosi, meno vergognosi, meno fragili, sono sicura che non dovremmo pagare nessun biglietto del cinema per vedere persone che fanno e dicono ciò che non abbiamo il coraggio di esternare, per vedere persone che amano come noi non riusciamo, per vedere persone che ci rappresentano, per vedere persone che, fingendo, riescono ad essere più sincere di noi.

                                                                                                   (David Grossman)

 
 
 

ingenuità

Post n°80 pubblicato il 25 Novembre 2014 da Allure.Sensuelle

"Ho spento la luce. Ho aspettato che piangesse, parlasse, mi abbracciasse, cercasse protezione. Nel buio, quando si è raccolta in se stessa lasciandomi solo accanto a lei, dentro di me ho dovuto ammettere che non la conoscevo affatto. E' un'ingenuità imperdonabile pensare che il fatto di aprire la vagina alle donne con cui facciamo l'amore basti a farci vedere attraverso il loro corpo e che, una volta entrati, le si possa raggiungere nel profondo..."

                                                          Elif Shafak

 
 
 

Le parole di un incontro, il primo

Post n°79 pubblicato il 24 Novembre 2014 da Allure.Sensuelle

Mentre tutti gli altri sgambettavano a coppie sulla pista da ballo, si accorse di un uomo dalla carnagione scura che stava seduto immobile, allo stesso modo. Lei sorrise e lui rispose allo stesso modo. Incoraggiati da questi sorrisi, scambiarono qualche parola. Parlavano entrambi un pessimo inglese.

Così, nelle ore seguenti, mentre continuavano a guardarsi intorno come se le parole che cercavano potessero cadere dal soffitto, schioccavano le dita e tracciavano disegni immaginari nell'aria con le mani, descrivevano ghirigori sui tovaglioli, abbozzavano simboli l'uno sul palmo dell'altra, ridevano ogni volta che facevano una pausa, entravano in confidenza ogni volta che ridevano e annuivano di continuo con gesti enfatici, Nadia e Metin si immersero in una lunga e profonda conversazione..

Elif Shafak

 
 
 

Luca Vitali

Post n°78 pubblicato il 20 Novembre 2014 da Allure.Sensuelle

La Poesia Bizzarra

(componimento in onore di ogni Grande Artista)


Noi siamo come vernice e pennello, come la carta ruvida delle lettere di addio.

Come i vetri appannati. Come le sagome grigie che dai ricordi sbocciano e suonano l'armonia della passione e dell'epoca. Come la luce verde di un semaforo offuscata dai vetri annacquati di pioggia.

Il rosso scarlatto e il nero profondo.

Come inchiostro opaco che scrive il lento canto della sapienza. Noi siamo come l'abisso, noi siamo quelli che oggi ti hanno salutato in piedi e domani lo faranno con un fiore in mano e un lungo vestito funebre. Come la lacrima che non riesci a tenere, noi siamo come l’eco delle risa di un bambino.

 

Come corvi, si aprono lente le nostre ali: non abbiamo fretta. Siamo la terra umida nei campi di viole. Gli orologi a pendolo rotti, anzi, tutti gli orologi rotti del mondo, noi siamo come il profumo delle donne in lacrime, le vesti delle fotografie antiche.

 Ci trovi nelle stazioni abbandonate, seduti sui binari morti, con le dita incrostate di colori, i nostri colori. Con le orecchie piene di musica e lo sguardo perso chissà dove, ci trovi vestiti di quella moda che per noi non passa mai, è incastrata nel tempo.

Come il cielo coperto che stagna sui cappelli dei passanti, come il fiore del cardo appassito, i graziosi cristalli di miele. La danza delle carni, il sospiro che si scioglie in musica.

 

Noi siamo come il passo che rallenta nella neve sporca. Come i calendari infiniti, noi siamo come le pagine mai scritte. I fogli nella mente degli scrittori, chiusi a chiave nello scrigno d’oro della Fantasia.

 

Come il penultimo respiro: no, non l'ultimo, l'ultimo è la Morte. E noi non siamo come lei. Ci parliamo con la morte, ci prendiamo un caffè, non la temiamo affatto, perché dovremmo? Cerchiamo la bellezza nelle tenebre, nelle mani che accarezzano senza amore.

Noi moriamo lentamente nella vita. Voi vivete una lenta morte.

 

Noi, gli artisti. I nostri occhi sono tele di Mirò. Se spezziamo un vetro vi regaliamo cocci di Picasso.

Noi siamo una poesia che leggi negli angoli delle strade, nei fiori di fuoco, nel sole che non c’è. Ci leggi nella guerra, nelle forme contorte e nel profondo profumo delle foreste e tutti i dettagli che sfuggono.

Noi siamo la poesia bizzarra.

                                                                    Luca Vitali


 


( ascoltatela e "guardatela"... )

Girovagando sulla Ragnatela mi sono imbattuta in questa poesia e l'ho trovata bellissima.

Ringrazio Luca  per il permesso di fregiarmene.

 
 
 

Incontro di Artisti

Post n°77 pubblicato il 19 Novembre 2014 da Allure.Sensuelle

   (foto di Gianni Berengo Gardin) (foto di Elliott Erwitt)

 

Gianni Berengo Gardin–Elliott Erwitt

Un'amicizia ai sali d'argento. Fotografie 1950 - 2014

Auditorium Expo – Auditorium Parco della Musica 
Viale Pietro de Coubertin, Roma


dal 18 novembre al 1 febbraio 2015

Centoventi fotografie ripercorrono la carriera dei due fotografi, dai primi anni Cinquanta fino agli ultimi reportage, realizzati di recente: sulle grandi navi a Venezia da Berengo Gardin e in Scozia da Elliott Erwitt.

Le immagini di Gianni Berengo Gardin e quelle di Elliott Erwitt dialogano le une con le altre, in un percorso incrociato di stili che indaga il senso dello sguardo partecipe e intenso dei due fotogiornalisti, e quello della forte amicizia che li lega, fatta ancora oggi di camera oscura, di acidi di sviluppo e di sali d’argento. Saranno in mostra anche i provini delle più importanti immagini dei due grandi fotografi e una ricostruzione del loro studio, il luogo magico dove tutto si rivela.

Accompagna l’esposizione un volume pubblicato da Contrasto.

 
 
 

La Tenerezza non ha bisogno di Parole

Post n°76 pubblicato il 15 Novembre 2014 da Allure.Sensuelle

(foto di Elliott Erwitt)

 
 
 

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 
 

 
shopify visitor statistics
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963