Post n°107 pubblicato il 17 Aprile 2015 da Allure.Sensuelle
foto di Izis
quando il più scomodo dei selciati è paradiso, quando gli occhi parlano senza sta(n/c)carsi quando le parole non servono quando una carezza è un ponte vertiginoso quando fra i corpi vicini l'aria ribolle di elettricità quando il tempo smette di scorrere come negli orologi quando il cuore è muscolo ed emozione e il suo battito un tamburo d'amore
|
Post n°106 pubblicato il 15 Aprile 2015 da Allure.Sensuelle
|
Post n°105 pubblicato il 14 Aprile 2015 da Allure.Sensuelle
Due anni di produzione, un racconto straordinario, l’accesso inedito ai tesori del Van Gogh Museum di Amsterdam e al suo nuovo e impressionante allestimento.
L’evento cinematografico offrirà così al pubblico una visita esclusiva e privilegiata tra capolavori e disegni di van Gogh: da opere iconiche come I mangiatori di patate, I Girasoli, Iris, La camera di Vincent ad Arles ai numerosi autoritratti dell’artista, dalle lettere al fratello sino ai disegni e alle annotazioni. Il tutto raccontato con nuove intuizioni e con l'interpretazione di curatori, storici dell’arte, artisti, ma anche di Vincent Willem van Gogh (pronipote di Theo van Gogh), Dominique-Charles Janssens (Presidente dell'Istituto Van Gogh) e Axel Rüger (Direttore del Van Gogh Museum). Il Museo Van Gogh di Amsterdam è una delle gallerie più popolari del mondo e Van Gogh è uno degli artisti più amati di tutti i tempi. Oltre che artista sorprendente, Vincent van Gogh è stato un prolifico scrittore di lettere. Per questo il film ne ripercorre i momenti rivelatori, con la partecipazione straordinaria dell’attore Jamie de Courcey a dare movenze e letture alla corrispondenza dell’artista, soprattutto nelle commuoventi ed illuminanti lettere dedicate al fratello Théo (in Italia le Lettere a Theo di Vincent van Gogh sono pubblicate da Guanda). Tra l’Olanda della sua infanzia, l’Inghilterra e la Francia, Vincent van Gogh: un nuovo modo di vedere racconta l’uomo e l’artista van Gogh ed è stato pensato come un film accessibile a un pubblico di tutte le età. |
Post n°104 pubblicato il 13 Aprile 2015 da Allure.Sensuelle
FALSO!!!!
|
Post n°103 pubblicato il 10 Aprile 2015 da Allure.Sensuelle
Entrando ci percorse un fremito. Era un santuario ed era quello dell’amore. Si impadronì di noi; le nostre ginocchia si piegarono: le nostre braccia, deboli, si allacciarono e, non potendo sorreggerci, andammo a cadere su un divano che occupava una parte del tempio. La luna stava tramontando e ben presto l’ultimo raggio portò via con sé il velo di un pudore che, credo, diventava importuno. Tutto si confuse nelle tenebre. La mano che voleva respingermi sentiva battere il mio cuore. Voleva sfuggirmi, ma cadeva ancora più intenerita. Le nostre anime si incontravano e si moltiplicavano; ne nasceva una da ogni bacio. Divenuta meno tumultuosa, l’ebbrezza dei sensi non ci consentiva ancora l’uso della voce. Conversavamo in silenzio con il linguaggio del pensiero. Madame de T… si rifugiava nelle mie braccia, nascondeva la testa sul mio petto, sospirava e si acquietava alle mie carezze: si affliggeva, si consolava e chiedeva amore in cambio di tutto ciò che l’amore le aveva appena sottratto. Quell’amore, che un istante prima l’aveva spaventata, ora la rassicurava. Se, da un lato, si vuol donare ciò che si è lasciato prendere, dall’altro, si vuole ricevere ciò che è stato preso; e da entrambe le parti si cerca di conseguire una seconda vittoria per essere certi della conquista. Tutto si era svolto piuttosto in fretta. Sentimmo di aver sbagliato. Riprendemmo con maggior cura ciò che ci era sfuggito. Quando si è troppo ardenti, si è meno delicati. Si corre verso il piacere senza gustare tutte le delizie che lo precedono: si strappa un nodo, si lacera un velo; dovunque la voluttà lascia il segno e ben presto l’idolo è simile alla vittima. Più calmi, l’aria ci parve più pura, più fresca. Non ci eravamo accorti che il fiume, le cui acque lambiscono i muri del padiglione, rompeva il silenzio della notte con un dolce mormorio, che sembrava all’unisono con i palpiti dei nostri cuori. (…) Avremmo sfidato Psiche e Amore. Ero giovane come lui; Madame de T… mi sembrava affascinate come lei. Così abbandonata, mi pareva ancora più incantevole. A ogni momento si svelava un aspetto della sua bellezza. La fiaccola dell’amore l’illuminava affinché la vedesse la mia anima e il più sicuro dei sensi confermava la mia felicità. Bandito il timore, le carezze cercano le carezze: l’una richiama l’altra con maggior tenerezza. Non si vuole più che un favore sia carpito. Viene rinviato solo per raffinatezza. Il rifiuto è timido e non è altro che una tenera attenzione. Si desidera, non si vorrebbe: è l’omaggio che piace… Il desiderio blandisce… L’anima ne è esaltata… Si adora… Non si cederà mai… Si è ceduto. Vivant Denon
|
Post n°102 pubblicato il 09 Aprile 2015 da Allure.Sensuelle
sono inquieta, inquieta. Terribilmente inquieta. Non portano sollievo i boccioli di pruno in fiore nè il cielo terso e nudo.
L'inquietudine scava.. come l'onda porta via la sabbia sotto ai piedi immersi nel limite acquoso della battigia, facendoli affondare.
|
Post n°101 pubblicato il 03 Aprile 2015 da Allure.Sensuelle
ebbene sì, lo confesso! |
Post n°100 pubblicato il 27 Marzo 2015 da Allure.Sensuelle
Perché è scomparso il piacere della lentezza? Dove mai sono finiti i perdigiorno di un tempo? Dove sono quegli eroi sfaccendati delle canzoni popolari, quei vagabondi che vanno a zonzo da un mulino all’altro e dormono sotto le stelle? Un proverbio ceco definisce il loro placido ozio con una metafora: essi contemplano le finestre del buon Dio. Chi contempla le finestre del buon Dio non si annoia; è felice. Nel nostro mondo, l’ozio è diventato inattività, che è tutt’altra cosa: chi è inattivo è frustrato, si annoia, è costantemente alla ricerca del movimento che gli manca.
|
Post n°99 pubblicato il 25 Marzo 2015 da Allure.Sensuelle
Ore di deliri atmosferici. Vedo i pannelli d'acqua snodarsi come aurore boreali di un soffocante grigiore. Uno scroscio si abbatte sul vetro. Silenzio. ..E ancora: una risacca scomposta dettata dal ritmo irregolare delle raffiche. Il rumore distrae .. e ancora la sua assenza, ovattata e sottile, si alterna alla sferzata ventosa. Mi alzo. Provo a spingere in fuori la finestra, sorpresa che la resistenza del vento superi tutta la mia forza, nonostante mi inarchi caparbia, puntandomi con tutto il corpo contro il pannello. Il vento è teso in una sfida irritante cui imprevedibimente soccombo. Rinuncio. Rimugino. Calcolo con sapienza meteorologica le probabilità che ho di tornare a casa senza inzupparmi fino al midollo. Il vento rende inutile l'uso dell'ombrello. A dispetto dell'ora normalmente animata, non vedo umani appiedati affrettarsi dabbasso. La fermata dell'autobus è desolatamente inospitale. E sembra destinata a rimanerlo a lungo. Ripasso le inclinazioni degli angoli, studiando le traiettorie dell'acqua. A volte il rumore ricorda quello degli incarti accartocciati in fretta. preme.. spariglia. La "nebbia"si squarcia, rivedo la facciata lustra del palazzo di fronte, il cielo è plumbeo, il vento sibila.. apre e chiude quinte di pioggia. il tempo ha ripreso a scorrere, trascinandosi dietro i pensieri. La tempesta è fuori e dentro di me.. percuote i vetri e me senza lasciare cicatrici permanenti. Non si acquieterà in fretta. |
Post n°98 pubblicato il 25 Marzo 2015 da Allure.Sensuelle
I baci sono come le confidenze: uno attira, affretta, riscalda l’altro. In effetti, il primo non era ancora stato dato, che un secondo lo seguì; poi un altro: si affollavano, interrompevano la conversazione, ne prendevano il posto; a malapena, infine, concedevano ai sospiri la libertà di venir fuori. Sopraggiunse il silenzio, lo sentimmo (giacché talvolta il silenzio si sente): ci spaventò. Vivant Denon
|
Post n°97 pubblicato il 21 Marzo 2015 da Allure.Sensuelle
CHAGALL. LOVE AND LIFE dal 16/03/2015 al 26/07/2015 Arriva a Roma al Chiostro del Bramante una mostra interamente dedicata al pittore russo d'origine ebraica Marc Chagall, dal 16 marzo al 26 luglio 2015, prodotta e organizzata da Dart - Chiostro del Bramante e Arthemisia Group. http://chiostrodelbramante.it/info/marc_chagall_love_and_life/#rdFxCeAhCjLlG3Px.99
|
Post n°96 pubblicato il 20 Marzo 2015 da Allure.Sensuelle
Francesco Hayez e Carolina Zucchi:
"Verso la fine di una vita lunga e ricca di avventure sentimentali, di committenze pubbliche e private e di successi mondani il pittore e insegnante dell’Accademia di Brera Francesco Hayez (1791-1882) scrisse le proprie “Memorie” ricordando anche le donne più importanti della sua vita. Tra queste c’era anche Carolina Zucchi a cui, però, l’Hayez dedicò nel proprio libro un ricordo affettuoso, ma rapido.
Erano passati ormai più di quarant’anni dalla fine della loro relazione artistica ed amorosa e questa distanza temporale aveva probabilmente reso lontano e in parte sbiadito il ricordo dell’intensità e della vivacità del loro rapporto che è stata tuttavia parzialmente restituita dall’esposizione “Hayez privato” in cui sono stati mostrati per la prima volta al pubblico i disegni erotici, realizzati negli anni ’20 dell’800 in cui Hayez si era ritratto insieme a Carolina, disegni che aveva, poi, donato alla stessa Carolina e che alla sua morte erano passati a sua sorella, per finire in ultimo in tempi recenti sul mercato antiquario. Questi disegni, essenziali ed espliciti, raccontano di due persone che si avventurano senza timore, nelle pause del lavoro (in uno dei disegni Carolina indossa, infatti, lo stesso vestito con cui appare nel quadro “L’ultimo bacio dato da Giulietta a Romeo” del 1823), in un’esplorazione libera e senza pudori del proprio corpo e di quello dell’amato alla ricerca del piacere reciproco ..." clicca qui per leggere il resto
Disegni erotici e torride confessioni dell'amante Carolina http://www.stilearte.it/hayez-eros/ (Si consiglia la lettura ad un pubblico adulto) |
Post n°95 pubblicato il 20 Marzo 2015 da Allure.Sensuelle
(foto di Rui Palha) C’è un legame segreto fra lentezza e memoria, fra velocità e oblio. Prendiamo una situazione delle più banali: un uomo cammina per la strada. A un tratto cerca di ricordare qualcosa, che però gli sfugge.
Milan Kundera |
Post n°94 pubblicato il 16 Marzo 2015 da Allure.Sensuelle
|
Post n°93 pubblicato il 11 Marzo 2015 da Allure.Sensuelle
Quel verde un tempo mi ricordava le bottiglie allineate a testa in giù, ad asciugare nel sole estivo, prima di accogliere il denso nettare di pomodoro.
Ora mi guardava, appannato dagli anni, trafiggendo il panno cieco che Lo separava dal resto del mondo.
Quel guizzare improvviso a rintracciare il ricordo di una forma, quell'aggrapparsi affannoso al barlume di un colore, ora somigliava più alle foglie d'ulivo che tremano al vento, sbiancate dalla polvere.
Chiusi gli occhi per fermare un dolore pungente che sapeva di lacrime, lo arginai in silenzio insieme al fiato che si era annodato in gola.
Poi mi chinai ad abbracciarLa, trattenendo quegli occhi verdi nei miei; quello sguardo per il quale io, ormai soltanto macchia senza lineamenti, non sarei mai invecchiata.
Sapevo che stava per chiedermi una ragione, una qualsiasi, ma dovette sentire qualcosa.
o capire..
e tacque, facendosi raccogliere dalle mie braccia.
Facendosi portare al viso, come un respiro.
Piccola, contro il mio cuore.
Mia Madre
|
AREA PERSONALE
MENU