Creato da Dolce_Miele_Amaro il 02/11/2013
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Tutto quello che ti basta.

Post n°31 pubblicato il 18 Gennaio 2014 da Dolce_Miele_Amaro

I miei occhi. Due cerchi castano scuro. Fin da bambino avevo capito di non avere due occhi particolari. Alcuni dicevano che erano profondi, ma a me è sembrata sempre una cacata. Cresco. Affino il mio senso estetico. E con diritto inizio a pensare che da bambino avevo proprio ragione. Poi un giorno li definisci intelligenti. "Intelligenti"? Bah, li guardo allo specchio. Non mi aveva mai detto nessuno che gli sembravano intelligenti. Mi piace crederti. Lo faccio. Quasi me ne vanterei. Il tempo passa. Una crepa ci divide. Adesso i miei occhi intelligenti sono un paragone. Non me ne vanto più. Anzi. Non voglio crederti. So cosa c'è dietro quelle due sfere. Il paragone con tutto il rispetto non regge. Vorrei mostrarti che ti sbagli, ma questo già lo sai. Non so mai perché confondo i due mondi. E' qui che dovrei dirtelo. Non in quell'altro. Qui sei ancora mia. Qui senti ancora il calore dei miei abbracci. Qui credi in noi. Qui posso amarti perdutamente. Qui posso vederti tra le prime luci del giorno fissarmi con un sorriso. Ti chiedo perché sorridi. Ma non lo sai. Sei felice e questo ti basta.

 
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Red Passion.

Post n°30 pubblicato il 18 Gennaio 2014 da Dolce_Miele_Amaro

Piove. Tra le tende del ristorante cinese che si finge italiano vedo l'acqua scorrere. Stasera non ho programmi. Ma mi sbagliavo. Mi arriva una chiamata da Calogero e sai che c'è, piuttosto di trovarmi sotto le coperte con lo stomaco sottosopra, forse uscire mi fa bene. Forse mi distraggo. Forse. Non appena salito in auto mi chiede: Naviglio? Ed io con falsa indifferenza rispondo: Perché no. "Perché no", mi sento un cretino solo al pensare di averlo detto veramente. Tra tutti i locali ci fermiamo in uno che fa angolo. Carino. Io lo conosco. Si è laureato qualcuno lì. Lo ricordo bene. Ci sediamo. Ordiniamo. Un baileys e un cocktail che si rivelerà cicuta. Tra la musica distinguo le parole di Calogero: C'è una persona di tua conoscenza... Magari fossi tu. Lentamente mi giro. Alzo il volto. Un treno deraglia e mi colpisce allo stomaco. Ti invio un breve messaggio. Non lo leggi. Ti volti. I tuoi occhi vanno in alto a sinistra, poi a destra, poi guardano in basso. Un lieve sorriso mostra delle fossette ai lati della tua bocca. Mi vorrei alzare, ma non hai idea di quanto mi tremi la gamba destra. Ti avvicini. Mi alzo con ritardo. Si aprono porte. Cadono mandorle. Un palloncino scoppia. Il lavandino gocciola. Un grillo sfrega le sue zampe. Un acchiappasogni sventola per uno spiffero. La mia testa è in confusione. Mi stai ripetendo la stessa frase per la quarta volta: "Hai visto l'invito?". Ma come faccio a risponderti? Hai idea cosa significhi mettere a posto le idee ed evitare di fare la figura dello scemo? Ti guardo fissa negli occhi. Vorrei non dover smettere. Perché dobbiamo? Ho bisogno di un attimo di tranquillità. Ti chiedo di seguirmi. Siamo fuori. Ho paura tu possa prender freddo. Io non sentirei neanche la neve in questo momento. Vorrei che niente e nessuno ci fermasse ora. Niente e ness...No, per favore...dici davvero? Il pakistano con le rose. Mò adesso? L'ultimo censimento del 9 ottobre 2011 dice che a Milano siamo in 1.242.123 e proprio adesso a noi due devi vendere le rose? Ho 5 minuti e ho la borsa di Mary Poppins dentro la testa, ti prego lasciaci soli. Per la prima volta tra i due a provar pena è lui. Mi guarda, mi sorride, forse capisce e va via. E' un casino, ti guardo e mi prende l'allergia. Mi sento stupido, per poi sentirmi più stupido ancora. I tuoi amici sono fuori. D. è rimasta sola dentro il locale. Capisco e non voglio metterti in difficoltà. Torniamo dentro. Vorrei soddisfare la mia parte egoista, ma capisco. Mi siedo. Non riesco a trovare una posizione in cui star fermo. Calogero capisce. Mi chiede come sto. Non rispondo. Che cosa dovrei dire ancora? Mi dice che se voglio possiamo andare via. Se non posso stare con te, allora si. Voglio andare via. Paghiamo e passo a salutarvi. Prima di uscire vorrei lanciarti un ultimo sguardo, ma è già tutto abbastanza difficile così. Sento un suono ovattato venire da fuori. E' Calogero che mi parla. Ommioddio, davvero non capisce? Vorrei andare a casa, vorrei sbattere la testa così forte da non pensare più. Vorrei non dover fingere che la serata può andare avanti. Continuo ad avere te in testa e non c'è spazio per nient'altro. Camminiamo, controllo il telefono che ormai ho capito essere una malattia. Metto la suoneria. E lo controllo ancora per paura di non sentirlo. La percentuale della batteria scende. L'oraio aumenta. Il telefono rimane silenzioso. Apro la porta di casa. Finalmente. Vorrei sentirti. Vorrei chiudere questa giornata con te. Vorrei addormentarmi con la tua voce. Non resisto al tuo silenzio. Ti chiedo uno squillo. Uno dei tuoi. Mi chiedi se dormo. Come potrei? Prendi una pausa. Chiamiamola così. Sei tornata. Ti chiamo.

 
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Specchi sull'asfalto.

Post n°29 pubblicato il 17 Gennaio 2014 da Dolce_Miele_Amaro

Piove. Di venerdi. C'era una volta un venerdi notte. La pioggia cadeva senza sosta. Così forte che subito dopo il passaggio della spazzola sul vetro, la visibilità tornava scarsa immediatamente. C'era una volta un'auto nera, che tagliava la pioggia da Lugano a Via Valtellina. C'era una volta una scolaretta che mi veniva incontro sotto le lacrime del cielo. Ad aspettarla c'era la mia giacca, traghetto dal marciapiede all'auto nera. I suoi occhi brillavano dallo specchietto retrovisore nel buio della notte. Da lì il tragitto è stato breve, tra racconti incrociati, eravamo già sotto casa sua. Un bacio timido davanti uno spettatore ignaro fino ad allora e la pagina di quella notte si chiude qui. Fino a quando oggi riaprendo il libro dei nostri ricordi sono ricaduto in quelle pagine. Le rileggo con amarezza. Vorrei aspettarti sotto il cielo piangente tutta la notte. Lasciar scorrere una lacrima dopo l'altra. Cercare il tuo riflesso negli specchi d'acqua che si raccolgono sull'asfalto. Lacrima dopo lacrima. Fino a quando quegli specchi non rifletteranno il nostro abbraccio.

 
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Vorrei fosse ieri.

Post n°28 pubblicato il 15 Gennaio 2014 da Dolce_Miele_Amaro

Vorrei tornare a ieri. Sedermi di nuovo a terra tra l'angolo del divano e tornare a immaginarti. Ascoltare i tuoi sorrisi. Ascoltare quello che vorrei che tu dicessi ma non dici. Abbracciarti ancora in un lungo silenzio. Vorrei fosse ieri. Vorrei tornare al mio posto con gli occhi rossi di allergia. Vorrei portare la tua voce con me sotto le coperte. Vorrei fosse ieri. Ogni giorno.

 
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Silenziosissimi baci.

Post n°27 pubblicato il 15 Gennaio 2014 da Dolce_Miele_Amaro

Mi ripeto che ti devo rispettare. Rispettare il tuo voler distaccarti. Ma oggi non ne potevo più. Un po' come quando tieni il respiro sott'acqua. Puoi stare in apnea quanto vuoi, ma ad un certo punto è la vita che ti obbliga ad uscire fuori la testa e a riprendere fiato. Perfetto. Così è stato. Il mio messaggio era ciò che mi ha spinto al di là di ogni forma di razionale rispetto. Poi l'attesa. Lunga. Lunghissima. Ti ho aspettata. In uno stato nervoso, ho guardato il telefono con un ritmo che a volte ancora neanche si era spenta la luce del piccolo schermo. Poi uno squillo. O un modo originale per farlo. L'attesa di un attimo e poi ancora una volta, lo stacco su un limbo senza tempo. Sei ciò che più sento vicino a me, dovrei essere abituato a parlarti, ad ascoltarti (so che stai pensando "più a parlarmi..." lo so...) eppure, nonostante abbia parlato con te tutto il pomeriggio, nonostante abbia vissuto una, cento, cinquecento telefonate con te, tutte diverse o a volte alcune uguali, nonostante tutto, al sentire la tua voce la lingua si paralizza, piove sul mio viso, i miei pensieri rallentano e frenano al limite delle mie labbra. Tu sei brava. Mi aiuti, passi oltre. Sorridi. Sdrammatizzi. Mi porgi la mano per farmi riprendere. Nella stessa chiamata a volte mi dimentico che siamo distanti, a volte il pensiero ritorna come un'onda alta e mi spazza via. Ti accorgi. A volte no, a volte forse. Senti lunghi silenzi. Mi chiedi il perché. Ogni silenzio era un mio bacio. L'ultimo prima della mia buonanotte era quello che non si voleva staccare dalle tue labbra. Per paura di essere l'ultimo.

 
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La dolce arresa.

Post n°26 pubblicato il 06 Gennaio 2014 da Dolce_Miele_Amaro

Mi manchi. Così tanto che non riesco più a dormire, né a sognare. Fisso il buio, e più cerco di allontanare i miei pensieri da te, più mi trovo stretto a te. E' una strana ossessione la mia: mi sveglio con il pensiero fisso di non pensarti. E mentre lo faccio, lo faccio con tutto l'amore che ho e così alla fine mi devo arrendere. Non ti chiamo. Lo sai. Lo vuoi. E per me è un po' come tradirti. 

 
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03:58

Post n°25 pubblicato il 04 Gennaio 2014 da Dolce_Miele_Amaro

Se hai provato quello che sto provando, mi dispiace davvero molto. E allo stesso tempo ti ringrazio, perché se fa così male, vuol dire che c'è stato del buono. Devo dimenticarti. Cancellarti. Ci provo, con scarsi risultati. Perché per quanto me la racconti, vorrei stringerti forte. Se solo tu potessi sentire...

 
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Tutto ciņ che abbiamo.

Post n°24 pubblicato il 02 Gennaio 2014 da Dolce_Miele_Amaro

"Voglio dirti una cosa, Mark. Una cosa che ancora non sai. Noi k-paxiani abbiamo vissuto abbastanza da averlo già scoperto. L'universo si espanderà, poi tornerà a collassare su se stesso e poi si espanderà di nuovo, ripetendo questo processo all'infinito. Ciò che non sai è che, quando l'universo si espanderà di nuovo, tutto quanto sarà come adesso. Qualunque errore commetterai in questa vita, lo ripeterai nel tuo prossimo passaggio. Ogni errore che commetterai sopravviverà ancora e ancora, per sempre. Quindi il consiglio che ti do è di fare le scelte giuste questa volta, perché questa volta è tutto ciò che hai."

 
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Open the door.

Post n°23 pubblicato il 01 Gennaio 2014 da Dolce_Miele_Amaro

I could be staring
At somebody new
But stuck in my head
Is a picture of you

You were the thunder
I was the rain
I wanna know
If I’ll see you again

I said I love you
You said good-bye
Everything changes
In the blink of an eye

It’s been a while
I still carry the flame
I wanna know
Will I see you again

See you again
See you again

Io resterò qui fermo finchè
tu non vorrai stare con me

I could put a little stardust in your eyes
Put a little sunshine in your life
Give me a little hope you’ll feel the same
And I wanna know will I see you again
Will I see you again

I feel like a fool
‘Cause you’re not even there
I’m writing this song
And you don’t even care
Throw me a lifeline
Open the door
And pick up my heart
That you left on the floor

Vieni con me, vieni con me

Io resterò qui fermo finchè
tu non vorrai stare con me

I could put a little stardust in your eyes
Put a little sunshine in your life
Give me a little hope you’ll feel the same
And I wanna know will I see you again
Will I see you again

Funny, how the time goes rushing by
And all the little things we leave behind
But even then in everything I do
Is a little bit of me
And a little bit of you

When will I see you again
When will I see you again
When will I see you again
When will I see you again.

 
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Arrivederci ad un altro natale.

Post n°22 pubblicato il 01 Gennaio 2014 da Dolce_Miele_Amaro

Buon anno. Che tu possa avere tutto quel che desideri. Il 2013 si chiude e tu sei l'unica cosa che vorrei cambiare. Mi manchi. Ogni giorno, ogni minuto. 

 
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02:52 A.M.

Post n°21 pubblicato il 17 Dicembre 2013 da Dolce_Miele_Amaro

Forse è per questo che preferisco la notte. Per il silenzio. Per i miei pensieri che rallentando mi sussurrano. Lontano da brief, debrief, call, cazz & mazz. Per la mia stanza vuota dove non sono solo. O almeno così mi sento. Per il modo in cui ti guardo, per come ti aspetto e per come mi manchi. Per ogni passo dell'inquilino di sopra che fa scricchiolare il parquet. Per il pianto del bambino di sotto. Per la luce al led blu che illumina a singhiozzi la mia immagine sulla parete reversa. Per il mio respiro che scorre dentro fino in fondo. Fino a dove un nodo tiene stretto tutto quello che mi lega a te.

 
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Rose in divisa.

Post n°20 pubblicato il 13 Dicembre 2013 da Dolce_Miele_Amaro

Quando sono con te sono un disastro. Mi faccio maledire dai pakistani, distruggo macchine, litigo con i vigili urbani, mi incanto sui tuoi occhi.  Non penso che delle parole possano dire più dei nostri abbracci e delle nostre lacrime. Ed è per questo che chiudo gli occhi e congelo quel momento. Mi hai chiesto di non baciarti, ma dentro di me, non ho mai smesso.

 
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Reset.

Post n°19 pubblicato il 12 Dicembre 2013 da Dolce_Miele_Amaro

È un po' come quando uscivamo le prime volte. Il cuore accelera il suo tam tam, la mia lingua si annoda tra i denti. Le mie mani iniziano a tamburellare ovunque. Sono nervoso, impaziente. Adesso ti aspetto. Sotto casa. Come sempre. Non ho fretta quando ti prepari per me. Ti sogno al mio fianco. Già. Di nuovo. Vorrei che ti mancassero le mie mani. Il mio profumo. Il calore di quest'auto. I miei occhi. E il mio sorriso che sfugge a qualsiasi controllo quando si trova davanti ai tuoi occhi. Ho prenotato per la cena in un locale che chiude alle due. Perché nessuno ci metta fretta. Perché stanotte non ho fretta. Vorrei che le lancette scorressero lente. Vorrei godere di ogni attimo. Vorrei che non finisse qui.

 
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Un pomeriggio senza sole.

Post n°18 pubblicato il 01 Dicembre 2013 da Dolce_Miele_Amaro

Il sole è tramontato al di là delle case. Adesso fa più freddo. Non per il vento gelido, non per le mani che seccano, ma per ciò che mi scorre dentro le vene. Sabotare il nostro pomeriggio non è stata una buona idea, mi ha congelato la spina dorsale. Era ciò di cui avevo paura. Quello che mi ha lasciato male è stato il tuo omettere un piccolo "mi dispiace". Un dolce pensiero per non essere con me in un momento che speravo mi fosse stato promesso. Che anche tu l'avessi atteso. Che anche per te fosse stato l'ultimo pensiero prima di addormentarti. Ma come sempre, sento di essere l'unico dei due a dare importanza a quello che chiamo "noi". Non so più che senso abbia continuare a starti vicino. Che senso abbia dimostrarti che sei importante per me. Più perché ogni qualvolta lo faccio sei girata dalla'ltra parte. E non sai quanto vorrei essere da quell'altra parte. Fai parte del mio passato e forse non sei mai voluta essere nel mio presente. Sei l'unica persona di cui io senta la mancanza. Ma questo non può essere un ricatto. Se non capisci, se non senti che eravamo ancora in tempo per costruire tutto bene, meglio e più forte di prima. Forse mia è anche la colpa di non averci provato di più, standoti ancora più vicino. E mi dispiace per quello che ti ho detto, se sono stato duro, ma ero molto esigente con te sentendoti la mia potenziale compagna. Mi dispiace se ti avrei voluta più coinvolta, se mi sono lasciato frenare dal mio "sentirti fredda". Non giudicarmi male. Non ho mai voluto farti del male. Non un giorno. Non un'ora. Chissà adesso dove sta scaldando il sole. Chissà dove si posano i suoi raggi. Non su di noi.

 
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Poco prima dei sogni.

Post n°17 pubblicato il 01 Dicembre 2013 da Dolce_Miele_Amaro

Ho la testa in palla, sei un pensiero costante. Avrei tanto voluto sentirti oggi, anche per poco. Mi piace quando ridi alle mie battute. Mi fai sentire sereno. Adesso aspetto. Aspetto domani. Anche se è già passata la mezzanotte, quindi tecnicamente sto aspettando un tardo oggi. Aspetto che si faccia, come hai detto tu, tardo pomeriggio. Spero di vederti. Di portarti lontano. Per tornare a essere di nuovo tu e io.

 
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Delete.

Post n°16 pubblicato il 29 Novembre 2013 da Dolce_Miele_Amaro

Se me lo chiedi così come potrei mai cancellarli? Quando la finiremo?

 
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Perso tra le ombre.

Post n°15 pubblicato il 28 Novembre 2013 da Dolce_Miele_Amaro

Quando apro questa pagina, quasi magneticamente fisso il tuo occhio. Splende per me. Lo so. Non puoi capire quanto eri bella quel giorno. Oggi pomeriggio uscendo da T. Ho visto una folla si sagome nere uscire dalle porte a vetro. Tutti tuoi colleghi o compagni di colazione. Alcuni li avrai incontrati sulle scale, altri in fila al bar, altri li incontrerai a breve, i più sfortunati non li incontrerai mai. Tra quelle ombre, in ogni ombra, ti ho cercata. Ti ho desiderata. Quella fottuta occasione che vado cercando. Quel momento tutto nostro che possa rendere speciale questo giorno. Ma non va come vorrei. La mano scende sul cambio. Dopo un attimo di esitazione spinge con decisione a fondo. Il piede sinistro a lievi songhiozzi allenta la sua pressione, mentre il destro con controllo inverso spinge il pedale con delicatezza. Le ombre si riflettono sul finestrino di Veronica. Scorrono una ad una sul cristallo. Fino a sparire dietro di noi. Chissà se uscendo di lì il tuo sguardo si è perso tra le ombre alla ricerca della mia. A me piace pensarlo.

 
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Una cosa sola.

Post n°14 pubblicato il 26 Novembre 2013 da Dolce_Miele_Amaro

Wow. Un messaggio che mi ha riempito. Di felicità e di orgoglio. Felice di sapere che hai raggiunto un risultato così importante con una buona dose di determinazione. Sei il genio dell'ultimo minuto. Metti su un castello in una notte. E nello stesso tempo felice di sentirti. Felice di sentire la tua voce distesa, senza cattiveria, con dolci sorrisi mi hai dato la miglior buonanotte. Adesso aspetto il momento di averti alla mia sinistra. Vedere stringere con le tue mani il mio volante. Il tuo volto illuminato dal quadro. Il tuo sguardo sullo specchietto. E vedere se ancora per un momento, una sera o una notte, riusciamo ancora ad essere una cosa sola.

 
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Tonno in scatola.

Post n°13 pubblicato il 24 Novembre 2013 da Dolce_Miele_Amaro

Di questa favola, che ora si sgretola non mi rimane che mezzo quintale di tonno in scatola. Sai che mi piace questa canzone. E anche questa è collegata a te. In una sera dove eravamo solo tu e io. La sera dove insieme abbiamo fatto il lavoro di 15 persone. Dopo un litigio sotto la pioggia, con l'infinita voglia di baciarti. Tu e io. A far finta che non mi importi che te ne torni a casa con mio cugino, quando solo io avrei voluto portarti a casa, per stare ancora insieme. Tu e io. Il mal di stomaco non mi lascia in pace. Il weekend a Torino avrebbe dovuto distrarmi e invece quella maledetta città è piena di ricordi nostri. Di un weekend dove ancora una volta eravamo tu e io. In una piazza ad aspettare mia sorella e la sua amica. Per poi raccogliere 12763 figure di cacca con mia sorella che continua a presentarti come la mia ragazza ed io ho paura che questo ti metta a disagio. Che ti faccia fuggire. Torino e i suoi portici, il Bicerin caldo e la foto di instagram anonima, ma piena di significato. Torino e la brioche nel bar cinese. Torino e la notte. La camera di mia sorella, le lenzuola di seta. Tu e io. Tu, una cosa stupenda. Io, faccio fatica a credere che tu sia tra le mie braccia. Nuda. Stupenda. Il buio. Tu e io.

 
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Il veleno della mente.

Post n°12 pubblicato il 23 Novembre 2013 da Dolce_Miele_Amaro

Non capisco veramente il perché. Ma ogni cosa che ti dico, ogni cosa che faccio ti inacidisce. Come puoi essere così ottusa. Come puoi non capire, confondere, perdere quel che c'è. È tutto come avresti sempre voluto. Adesso hai il vantaggio di sapere bene cosa mancava. Eppure, divieni cieca. Ti focalizzi su briciole che il vento spazzerà via prima ancora che tu ti possa chinare a coglierle. Prima o poi, lo capirai. Prima o poi, ti renderai conto che tutto era tranne che veleno.

 
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