Amici pelosiE' meglio amare e perdere che vincere e non amare mai...! |
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ULTIMI COMMENTI
Post n°17 pubblicato il 14 Dicembre 2007 da Bofolotta
Buongiorno a tutti, stanotte per fortuna la situazione animali è migliorata e sono riuscita quanto meno a dormire 5 ore di seguito. Sempre troppo poco per me che sono una dormigliona professionista.... Amy sta dimostrando una intelligenza sorprendente ed una capacità di apprendimento rara, e più lei mi dimostra quanto sia bella e brava più vado in crisi sempre più... Sono diverse le cose che mi danno da pensare: Amy è una cagnetta gravemente malata e se stessi sola non esiterei a tenerla , ma io devo avere rispetto della sensibilità di mia figlia che ama gli animali quanto me ed ha solo 4 anni. Giulia ha capito perfettamente che tutti prima o poi andiamo in cielo anche i nostri animali (ha visto andar via la nostra prima Amy ma aveva solo 2 anni) ma prendere una cucciola già così malata significa da parte mia essere egoista: io sono adulta ed ho gli strumenti per capire ed accettare la morte ma lei è piccola ed ha diritto di avere un cane che almeno in teoria e Fato permettendo abbia una vita lunga....Non so se sono riuscita a spiegarmi.. Io non rinuncerò mai agli animali, loro sono una parte tra le più importanti della mia vita ma io sono anche una mamma ed ho dei doveri morali verso mia figlia... Non so se mi sbaglio, qualcuno mi da un parere? Un altro problema è il rapporto con Romeo, per fortuna ho notato che le cose stanno migliorando ma non so se riusciranno mai a diventare amici. L'amicizia tra cane e gatto è un equilibrio molto fragile e dipende da diversi fattori, ci sono cani e gatti che vivono insieme una viita iimparando a tollerarsi e rispettarsi ma senza mai amarsi ed altri come i miei Odi e Romeo che sono compagni di vita e di gioco. Purtroppo anche il loro splendido rapporto fatto di corse, di agguati , morsetti d'amore e capriole in giro per casa è stato annullato dalla presenza di Amy che giustamente ha eletto Odi come suo capobranco e le sta appicicata rendendo impossibile a Romeo l'avvicinarsi a lei.. E poi c'è la paura che questa poverina ha di alcune cose come l'allegria di una bimba piccola e i palloni, tutti segni evidenti di maltrattamento.. per queste cose sono abbastanza tranquilla che la medicina per guarire sia solo tanto tanto amore..... Affronto questa giornata dibattuta nei miei dubbi amletici ed in attesa di un vostro illuminato parere .... Un bacio a tutti |
Post n°16 pubblicato il 13 Dicembre 2007 da Bofolotta
Stanotte è stata una nottataccia, Giulietta aveva la tosse ed io più che dormire, ascoltavo lei sperando smettesse di tossire... La nuova arrivata in famiglia purtroppo sta giocando male le sue carte. Continua a tendere agguati al povero Romeo che oltre ad essere un gatto molto socievole ed amante dei cani ha anche già dei problemi suoi a cui pensare (è affetto da FIP, peritonite infettiva felina). Al momento mi sembra di giocare ai 4 cantoni, controllo continuamente la "logistica" degli animali per assicurami che Amy e Romeo non restino soli, visto che in mia presenza lei evita di attaccarlo ma non appena li perdo di vista prova a morderlo... Come se non bastasse mi ero accorta che la cagnetta ansimava troppo ed aveva un battito cardiaco troppo accelerato .. Purtroppo la visita medica ha confermato la peggiore delle ipotesi. Amy è nata con una patologia cardiaca congenita che le determina ipossia ed aritmia.. Lunedì farà una visita cardiologica per capire se si potrà risolvere con un intervento o se dovrà vivere da cardiopatica tutta la sua vita, forse anche alquanto breve... Per il momento di comune accordo con Gennaro abbiamo deciso che resta con noi anche se la situazione è complicata dal fatto che in alcuni momenti si spaventa ed abbaia a mia figlia che per fortuna è cresciuta con i cani e non si impaurisce più di tanto. In sintesi questa povera bestia oltre ad essere gravemente malata, è stata certamente abbandonata visto che non mi ha mai sporcato in casa e deve avere avuto qualche brutta esperienza con i bambini (ha paura dei palloni e delle canzoncine che canta Giulietta...eppure è intonata..!!). Purtroppo nonostante le buone intenzioni visto il comportamento con Romeo e con Giulia sarà necessario trovarle una famiglia senza gatti e senza bimbi piccoli... Gli animalisti italiani sono un popolo numeroso e già alcuni si sono offerti di aiutarmi nelle spese mediche per le visite e nell'acquisto del cibo medicato che dovrà mangiare a vita (ha anche un insufficienza pancreatica...). Ora sto solo aspettando si faccia viva una persona speciale con tanto amore e altrettanta esperienza che decida con responsabilità di adottare Amy dandole una vita adatta ai suoi problemi di salute... Anche se sono cosciente di aver fatto tutto il possibile affinchè questa cagnetta potesse restare con la mia famiglia, ho nel profondo una grande amarezza nel dover rinunciare mio malgrado a lei. A volte nemmeno fare del proprio meglio è sufficiente. Per il momento con un po' di attenzione e di sacrificio da parte di tutti (quando esco devo dividere la casa in due compartimenti stagni e così l'incolpevole Romeo rimane solo tutto il tempo...) intendo capire quali siano specificamente i problemi di Amy e chi sarà in grado di prendersene cura per sempre, lunga o breve sia la sua vita. Fino a quel momento avrà un posto caldo e tutto l'amore di cui sono capace. Questa è una foto che le ho scattato stamattina, è di una bellezza stupefacente... |
Post n°15 pubblicato il 12 Dicembre 2007 da Bofolotta
Ieri ho avuto la meglio sulle resistenze di mio marito... Gli ho strappato un consenso per allargare ulteriormente la nostra famiglia a quattro zampe....!!!! Per scaramanzia non lo avevo confessato a nessuno ma erano 3 settimane che ogni giorno provavo con le più disparate (e disperate...) tecniche a convincerlo che avere un cane o averne due non comporta nessuno impegno in più. Magari si spende qualcosa in più per cibo e cure ma alla fine comunque quando piove il cane la pipì deve pur sempre farla tanto vale regalare una famiglia ad una delle sfortunate bestiucce che ogni giorno transitano per la mia casella di posta ( e non solo quella) in cerca di adozione. Oggi quindi è arrivata Principessa, prontamente ribattezzata Amy come tributo alla mia grande ed indimenticabile compagna di vita. Ma dal momento che si è in una situazione difficile è matematico che le difficoltà raddoppino, ecco che prontamente mi è arrivata la telefonata di una aspirante volontaria che dopo aver fatto sterilizzare una gattina abbandonata ha ben pensato di non farle l'antibiotico (poverina lei le siringhe non sa farle..ma mica è obbligatorio raccattare i gatti per farli sterilizzare...??!!) Beh questa tipa , testuali parole:" non ho i soldi per le medicine , non ho la macchina per portarla dal veterinario , mia madre ha paura dei gatti (?!) e la ferita si è riaperta". Dopo averla aspettata in macchina per strada con la cagnolina appena arrivata per quasi 2 ore alla fine sono riuscita a liberare la gatta da una tale lobotomizzata e a farla curare come si deve. E' mancato tanto così, la ferita era infetta (senza copertura antibiotica è naturale)e si erano tolti i punti. La gattina Margherita di una dolcezza infinita ha eroicamente sopportato la medicazione e la puntura di Rocefin ed ora speriamo che in qualche giorno si rimetta salvo complicazioni perchè a Milano c'è una famiglia che l'aspetta ... La riflessione che facevo è questa: amare gli animali è una cosa che nasce con te, nel senso che se non ce l'hai potrai imparare a rispettarli ma non decidere di immolarti quotidianamente nella missione di salvataggi, sterilizzazioni, adozioni...e via discorrendo... Un impegno di tale genere oltre la passione prevede anche altre caratteristiche non meno importanti, ci vuole autonomia negli spostamenti (avere la macchina è l'ideale ma in situazioni di emergenza io mi sono gettata per strada costringendo il primo automobilista di passaggio ad accompagnarmi da un veterinario), senso pratico e prontezza nelle decisioni ( le cose non sempre vanno bene e bisogna saper fronteggiare le emergenze) nonchè un minimo di esperienza medica (siringhe medicazioni e quant'altro..). Se non si hanno queste caratteristiche (volontariamente ho omesso la parte ecomonica, meglio non parlarne) magari si può adottare un cane, un gatto o entrambi ma nient'altro!!! Non mettetevi in testa di voler sterilizzare tutti i cani o i gatti del pianeta se poi non sapete nemmeno fare una siringa o raggiungere un veterinario!! Detto questo, mi scuserete l'impeto ma oggi è stata davvero dura (e meno male che mia madre mi ha tenuto Giulietta altrimenti avrei dovuta portarla in giro per napoli insieme a me..)!! Prima di lanciarmi delle braccia di Morfeo, peraltro meritatamente, volevo dirvi che dopo un certo numero di attacchi al mio gatto Romeo e quando avevo quasi gettato la spugna, Amy ha capito che sarebbe stato veramente da cane scemo perdere una casa come la mia..., quindi sebbene continui a fissare Romeo con sguardo schifato almeno ha smesso di tentare di morderlo.... Non mi sono voluta rassegnare all'idea che questa cagnetta dopo tutto quello che aveva passato doveva rinunciare ad un'occasione come questa di essere felice!! Lei è stata sottratta ad un gruppo di mentecatti minorenni che allegramente la prendevano a calci.. Saranno anche ragazzi ed io sarò anche una bastarda ma a persone del genere auguro tutto il male possibile..!!!! Stasera dopo aver detto tutte queste cattiverie dovrò recitare una doppia dose di preghiere...!! Questa che vedete in foto è la gattina Penelope a cui altre simpatiche persone come quelle di cui sopra hanno pensato bene di tagliare un'orecchio per gioco... Sapeste io cosa taglierei loro, s'intende per gioco..!!! Un abbraccio anche da Amy che per la prima volta dorme in una cuccia vera su una calda coperta. Basta poco per rendermi felice! Irene |
Post n°13 pubblicato il 10 Dicembre 2007 da Bofolotta
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Post n°11 pubblicato il 09 Dicembre 2007 da Bofolotta
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Post n°9 pubblicato il 09 Dicembre 2007 da Bofolotta
Giulia è nata il 27 aprile del 2003. Era domenica. La sua nascita mi ha cambiato la vita per più di un motivo. Ricordo ancora con paura il momento in cui sono entrata in sala operatoria per il cesareo programmato: usare le tue gambe per entrare in un posto dove sai che ti apriranno la pancia richiede una certa dose di coraggio ed in quel momento pensai che magari quella pancia tanto ingombrante me la sarei potuta conservare a vita... mica era obbligatorio partorire..??!! A Gennaro che mi accompagnò fino alla porta del complesso operatorio dissi: "Amore qualunque cosa succeda la casa è tua e pensa tu agli animali....!" Invece dopo nemmeno un'ora questo esserino interamente ricoperto di una specie di stracchino giallo era sdraiato urlante accanto a me mettendo a dura prova la mia messa in piega (non sia mai si arricciano i capelli..! ) Visto che avevo avuto l'epidurale ed ero ben vigile raccomandai tra l'ilarità generale al ginecologo di contare per bene e due volte tutti gli strumenti e le garze.... Non si sa mai siamo a Napoli e non è capitato una volta sola che siano stati lasciati souvenirs nella pancia della malcapitata di turno! Evvabbè e questa è fatta! Poi è incominciata la lotta con quelle simpaticone delle suore che sembrava non avessero niente di meglio da fare che andare e venire dalla mia stanza per insegnarmi come allattare Giulietta nemmeno fossi una mucca....! Ma il peggio doveva ancora venire. Gennaro infatti il giorno seguente andò con la mia motocicletta (comprata prima di scoprire di essere in attesa) al comune a dichiarare Giulia e lungo la strada un camion in manovra lo prese in pieno. Diverse fratture tra cui una spalla distrutta ma il casco indossato e distrutto gli ha salvato la vita. Purtroppo il ricordo della nascita di mia figlia è stato così rovinato per sempre: ancora prima che il padre potesse conoscerla aveva rischiato di diventare orfana! Tutto per colpa di quel bigotto del direttore sanitario della clinica che si era rifiutato di accettare la dichiarazione di paternità di Gennaro perchè non siamo sposati!!! E meno male che mi ero scaricata da Internet la normativa che consentiva di dichiarare direttamente nelle strutture ospedaliere la nascita di un figlio naturale di genitori non sposati! Certo è che il mio stato d'animo ha sicuramente influenzato negativamente la mia cucciola che da subito si è mostrata una bimba piuttosto difficile da gestire.. Non voleva attaccarsi al seno nonostante avessi tantissimo latte e non si faceva prendere in braccio da nessuno se non da noi e dai miei genitori: sembrava dotata di uno speciale antifurto sonoro che antrava in azione chiunque le si avvicinasse! Così sono cominciati 18 mesi di notti insonni durante le quali mi ritrovavo a pensare quando sarebbe finito tutto questo. Usavo la cinta dell'accappatoio legata al lettino di Giulia per cullarla dal mio letto cercando di riuscire a dormire almeno un paio di ore per notte. E poi di giorno si doveva pur lavorare.. Gè, ancora tutto ingessato si teneva la piccola urlatrice qualche ora il pomeriggio per consentirmi di riposare almeno un poco. E' stato in quei giorni che ho capito cosa significa non dormire ed essere talmente stanca da arrivare a pensare cose orribili pur di ritrovare un po' di sonno. Tra me e le varie mamme assassine c'era solo un sottile filo di razionalità a dividerci. Quando ho capito che sarei potuta diventare pericolosa ho chiesto aiuto alla mia famiglia e questo mi ha salvato,insieme ad un libro dal titolo profetico " Fate la nanna". Un mese dopo averlo letto (ed averlo regalato a tutte le mie amiche neo-mamme) ho cominciato a riappropriarmi del sonno e di un pezzetto della mia vita. Non esistono bimbi problematici o quanto meno sono rari, ci sono solo genitori inesperti che nel cercare di far bene commettono degli errori che gli si ritorcono contro. D'altra parte anche se acquisti un tostapane ci sono le istruzioni, invece nella nostra società quando esci dall'ospedale ti mettono in braccio questo esserino urlante e tu non sai nemmeno da dove cominciare. Oggi Giulia ha 4 anni e mezzo e nonostante il ricordo della sua nascita sarà per me sempre doloroso, ho capito che quando metti al mondo un figlio niente è più importante e nessuna parola è sufficiente a spiegare quello che senti quando lo stringi a te. Un abbraccio a tutte le mamme, Irene |
Post n°6 pubblicato il 09 Dicembre 2007 da Bofolotta
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Post n°5 pubblicato il 09 Dicembre 2007 da Bofolotta
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Post n°3 pubblicato il 08 Dicembre 2007 da Bofolotta
PER CHI NON VUOLE VEDERE. MA DEVE SAPERE. Questo filmato è qui sul mio computer. Da qualche giorno. Non volevo vederlo http://www.strasbourgcurieux.com/fourrure/ Amo gli animali, mi sono detta. Faccio quello che posso per loro. Starei solo male. Per niente. Poi ho deciso. Di vederlo. Di star male. Per un tempo che non finiva più. Perché non basta "sapere". Occorre vedere per poter raccontare a chi non vuole farlo. Perché voglio si sappia e si faccia sapere l'orrendo dolore che sta dietro ai belli articoli di pregio in pelle e pelliccia, rifiniti, bordati in pelle e pelliccia, che riempiono le vetrine dei nostri negozi, che invadono i nostri grandi magazzini (un sacco ne ho visti all’Upim, alla Rinascente, importati dalla Cina), che debordano dalle bancarelle dei nostri mercati. Perché voglio che si pensi quando si sceglie un giaccone, un piumino, una borsa, un paio di guanti. Per noi, per un regalo, magari per il prossimo Natale. E non ci si possa dimenticare quello che qui si è visto o che io voglio comunque raccontare. PER CHI NON VUOLE VEDERE. MA DEVE SAPERE CINA. Animali. Bellissimi. Tipo procioni, tipo marmotta. Non me ne intendo. Grassi. Tenerissimi. Musi bellissimi. Tantissimi. In gabbie di filo di ferro. Strettissime. Afferrati. Per la lunga coda stupenda. Sbattuti in terra una, due volte. Lasciati lì, a sobbalzare. Appena intontiti. CON CALMA, SENZA FRETTA, TAGLIATE LE 4 ZAMPINE. SEGATE. Il piede dell'aguzzino che li schiaccia sul collo. Li inchioda al terreno. E SEMPRE CON CALMA, INCISI I MONCHERINI, AD UNO AD UNO. Per preparare lo strappo. Lasciati lì. Ad aspettare. PRIMO PIANO SUL MUSO. SUGLI OCCHI DOLCISSIMI. CHE LUCCICANO. BRILLANO. SPALANCATI. OGNI TANTO SOCCHIUSI. APPESI. SCUOIATI. CON CALMA. SENZA FRETTA. Magari sospendendo il "lavoro" per voltarsi a dire qualcosa. A un altro aguzzino. E lui che sobbalza, si contorce, spalanca la bocca. E il pelo fa fatica a staccarsi, a lasciare i piccoli corpi. E poi la carcassa. Buttata su un carro. Su una montagna di corpi nudi. E mi dico:"...è finita... finalmente è finita." Ma no, invece. Primo piano. Sulla carcassa di cui brillavano gli occhi. Zoomata. Sul muso. Che spalanca la bocca. Un'ultima ripresa, più d'insieme. In un altro sforzo, la povera testa scuoiata si alza, si gira. Si volta. Pare quasi a guardare lo scempio di quel che resta del suo corpo torturato. Minuti e minuti che sono un'eternità. Un'agonia. Per me, che guardo soltanto. E per loro...? E poi ancora. E mi chiedo quand'è che finisce. E POI E’ LA VOLTA DEI CANI. BELLISSIMI. PELO RIGOGLIOSO. STESSA ORRIBILE SORTE. STESSA AGONIA INFINITA. Quelli il cui pelo compriamo sereni. Credendo all'etichetta, alla commessa che ci rassicura "E' coyote, asian jackall, marmotta" Come se, anche se volessimo crederle, coyote, sciacalli, marmotte fossero esenti dal dolore. Fossero cose. Animali torturati la cui pelliccia borda i cappucci delle nostre belle giacche a vento, dei nostri piumini e giacconi. Anche di marca. Di pregio. Made in Italy, made in Usa, made in France. Di taglio perfetto. Dalle rifiniture precise. Esiste una legge in Italia. Per far stare tranquilli noi consumatori, si sa che è vietato importare pelli di cane e di gatto. Peccato che in dogana vengano mistificate con nomi di fantasia o vengano dichiarate come volpi, agnello, lapin. Peccato che per scoprirne la reale natura ci vorrebbe ogni volta un costosissimo esame del DNA, che nessuno è disposto a pagare. Peccato che tutto questo pelo, di cane, di gatto o di qualsiasi altro animale costi una sofferenza atroce. Che neanche ci possiamo immaginare. Il filmato prosegue. Animaletti deliziosi. Grandi e piccoli. Rinchiusi in attesa della loro sorte terribile. Uno sembra quasi giocare con un recipiente. Pare un piccolo orsetto, un cucciolo dalle movenze, bianco. Altri invece girano frenetici nelle loro prigioni. Disperati. Impazziti. E POI TOCCA AI CONIGLI. Il famoso lapin, che acquistiamo tranquilli. Tanto, è il pelo dei conigli che mangiamo, che mangiano. Falso. Falsissimo. Guardare il filmato per credere. Appesi. Scuoiati vivi. Carcasse che si contorcono chissà ancora per quanto, dopo. Tutto questo mi ha intristito e angosciato oltre ogni dire. Una giornata da dimenticare. Ma la mia pena è niente a confronto di quella degli attivisti animalisti che si sono costretti a filmare queste atrocità. Per farci sapere quanto dolore si nasconde dietro tanti bei capi d'abbigliamento. Per renderci consapevoli delle nostre scelte. Anche quelle che sembrano banali, dettate dall'impulso di un momento. ED E' ZERO A CONFRONTO DI QUELLO CHE SOFFRONO QUESTI ANIMALI. E' orribile vedere questo filmato. Ma ancora più orribile è contribuire a torturare questi animali, colpevoli della maledizione di possedere una bella pelliccia. Anche se non vedete il video, vi prego di far girare questa mia il più possibile. E magari proprio fra chi, non essendo a contatto con realtà animaliste, non conosce e non sa quanto male una scelta irragionata fa agli "animali non umani". Grazie mille. |
Post n°2 pubblicato il 08 Dicembre 2007 da Bofolotta
Lo scopo di questa missiva é quello di rendere |
Post n°1 pubblicato il 08 Dicembre 2007 da Bofolotta
Ciao a tutti, questo è il mio esordio..... Mi chiamo Irene, ho 36 anni e sono napoletana. Lavoro in un call center e faccio la mamma di una splendida bimba di 4 anni di nome Giulia. Appartengono alla mia famiglia oltre il mio compagno Gennaro (ha origini svizzere...) anche la cagnolina Odi ed il gatto Romeo. Per non farci mancare niente completano il tutto una coppia di canarini ed un vivace gruppetto di pesci rossi! Qui sono benvenuti tutti quelli che amano gli animali e che quanto meno li rispettano!! A presto, Irene |
INFO
**** ZAMPA POSSEDUTA ...!!! ****
LE 10 PREGHIERE DEL CANE
1. La mia vita dura circa 10-15 anni al massimo, ogni volta che mi separo da te per me è una sofferenza. Pensaci prima di adottarmi!
2. Sii paziente con me, dammi il tempo di capire cosa vuoi che faccia, la maggioranza delle persone capisce soltanto una lingua, mentre da me si pretende che io ne capisca 2: quella canina e quella umana
3. Fidati di me perché tu sei la mia unica ragione di vita
4. Non restare arrabbiata/o con me a lungo: tu hai il tuo lavoro, i tuoi amici, i tuoi divertimenti, ma io ho soltanto te
5. Parla con me. Anche se io non capisco le tue parole, mi piace ascoltarti e riconoscerei tra mille la tua voce!
6. Sappi che comunque mi tratti, ti perdonerò sempre, ma non potrò mai dimenticare e quel che mi fai mi segnerà per sempre
7. Prima di picchiarmi, ricordati che anche se io potrei difendermi, non sceglierei mai di morderti
8. Prima di sgridarmi perché sono testardo, stanco, o svogliato, chiediti se c'è qualcosa che non va, forse il cibo che mi dai non mi fa bene, oppure sono rimasto per troppo tempo al sole o il mio cuore si sta indebolendo o sta invecchiando
9. Per favore prenditi cura di me quando sarò vecchio, anche tu invecchierai e avrai bisogno di qualcuno che si prenda cura di te e che non ti abbandoni.
10. Quando arriverà il giorno del mio ultimo viaggio, per favore, resta accanto a me. Non dire che non puoi sopportare di vedermi morire, non lasciare che io affronti quel terribile momento da solo. Se sarai al mio fianco sarà più facile per me lasciarti, perché saprò che mi vuoi bene e che stai facendo quel che è più giusto per me.
ARAGOSTE SU GHIACCIO
Roma, 22 dic. (Apcom) - A Natale, oltre ai regali sotto l'albero per figli, fidanzati e amici, se ne può fare uno anche alle aragoste, spesso regine della tavola della vigilia o del cenone di Capodanno, smettendo di venderle esponendole vive sul ghiaccio o con le chele legate. E' partita oggi la campagna della Lav che ha organizzato, con i suoi attivisti, verifiche presso supermercati e punti vendita in più di 40 città italiane. Nella sola giornata di oggi sono state presentate 34 denunce nei confronti di ristoranti e della grande distribuzione di Bolzano, Venezia, Firenze, Napoli e Bari per violazione dell'articolo 544 ter del Codice penale, che punisce il maltrattamento di animali con una sanzione fino a un anno di reclusione o con una multa fino a 15mila euro. La Lega anti vivisezione ricorda anche come ora il ministero della Salute sostenga questa tesi in un documento medico-scientifico, redatto dal Centro di referenza nazionale per il benessere degli animali.
Il documento del ministero, spiega la Lav, parla di "posizionamento degli animali sul ghiaccio" come "assolutamente inappropriato sia come metodo anestetico che come metodi di stoccaggio, in quanto il contatto diretto con il ghiaccio determina asimmetria della perfrigerazione, sbalzo improvviso di temperatura, shock ipoosmotico da acqua di scioglimento o da condensa, ipossia e stress anaerobico". La legatura prolungata delle chele, sottolinea la Lav sulla base del documento ministeriale, determina "atrofia muscolare e inibizione dell'alimentazione se naturale e causa la ben più importante interferenza con i comportamenti di minaccia/difesa".
Gianluca Felicetti, presidente Lav, sottolinea come dal 2000 ad oggi il mercato delle aragoste in Italia sia cresciuto nonostante il prezzo proibitivo: a fronte delle 123 tonnellate pescate in Italia nel 2000, si è passati alle 311 tonnellate del 2005, mentre le importazioni sono passate dalle 1.272 tonnellate del 2000 alle 1.589 tonnellate del 2006. Due le recenti sentenze di condanna per maltrattamento delle aragoste o di astici. A Vicenza (24 aprile 2006) e a Milano (6 novembre 2006) entrambe ai danni di due ristoratori.
LINK ANIMALISTI
PREGHIERA
PREGHIERA DEL CANE RANDAGIO
Con passo vacillante
e con il corpo stremato
giungo alla fine dei miei giorni.
Forse stasera morirò
e da sotto questa quercia
con l’ultimo respiro, che mi resta in gola,
vorrei ringraziare il Signore
per il pane che mi ha fatto trovare
nella spazzatura,
per l’acqua che ha fatto scendere dal cielo per
dissetarmi,
per i sacrati delle chiese
dove ho potuto ripararmi.
Si, Signore,
io sono uno di quelli
uno fra i tanti che non sa
cos’è il calore di una cuccia,
il sapore di un osso,
la carezza di un padrone.
Conosco solo
il dolore dei calci sul dorso,
le sassate sulla fronte,
le gomme di quella macchina
che mi hanno spinto nel burrone.
Ricordo, poi
quella mano,grande, pesante,
che ancora cucciolo mi ha
abbandonato nella strada,
dove vissi tutto il mio calvario.
Ho attraversato monti,boschi e paesi
nessuno mai,mi ha tenuto con sé,
nessuno,mai,mi ha dato un nome.
Dalla nascita ho sempre portato il tuo
“ Cane.”
Signore,
tante sono le cose che vorrei dirti;
ma…..
il cuore ha rallentato il battito
e il respiro si affievola sempre più.
Perdonami! E ti supplico:
fà che la mano dell’uomo
non abbandoni più
un cucciolo nella strada.
E’ triste vivere da vagabondi,
è penoso essere soli,
ed essere soprattutto semplicemente
solo un cane.
Abbracciami almeno tu
in quest ‘attimo.
Perché?
Perché anch’io ti appartengo!
tratto dal libro "Voci di canili"
Autrice:
D.ssa Anna Mazziotti
Inviato da: unblogaquattrozampe
il 29/05/2009 alle 20:09
Inviato da: cicce9
il 21/02/2009 alle 01:18
Inviato da: unblogaquattrozampe
il 04/02/2009 alle 19:47
Inviato da: Bofolotta
il 02/02/2009 alle 16:48
Inviato da: unblogaquattrozampe
il 22/01/2009 alle 18:55