Creato da ayeshawill il 24/04/2011

AngeloNeroCorvino

Un'anima Nera, più della Notte... Nel silenzio dei suoi pensieri...

IL MIO LUPACCHIOTTO

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“INFINITO”

Post n°16 pubblicato il 25 Aprile 2011 da ayeshawill

RICORDO UNA NOTTE ,

ERA BUIO E SENTIVO FREDDO NEL MIO CUORE,

UNA NOTTE IN CUI AVREI VOLUTO FUGGIRE DA OGNI COSA MA POI ..

SEI ARRIVATO TU.

TUTTO SI E' ILLUMINATO E TU ,SEMPRE PIU' VICINO A ME,

ALLARGANDO LE TUE GRANDI ALI OSCURE MI

HAI PRESO LA MANO

MI HAI PORTATO CON TE

DESIDERIO PRESENTE ,

INTENSO PENSIERO CHE SPAZI NEL MIO CUORE ,

NON LASCIARE CHE IL GELO DELLA MIA TRISTEZZA

MI FACCIA MORIRE

NN SENTI CHE CHIAMO IL TUO NOME ?

NON SENTI LA VOCE

INCESSANTE DELLA MIA

ANIMA CHE ARDE PER UN PO DELLA TUA PASSIONE ?

TI DESIDERO COME ACQUA PERCHE' SENZA SAREI

MORTA IN QUESTO DESERTO INFINITO CHE E' IL MIO CUORE .

 
 
 

Gabriel....Sapore...di Te sulla mia Pelle....

Post n°15 pubblicato il 25 Aprile 2011 da ayeshawill

Tieni ancora le mie mani,
giocaci,baciale,
accarezzale,voglio sentire il
tuo calore...Ora avvicinati..
Baciami..si dammi un bacio,
voglio assaporare le tue labbra,
perdermi nella tua bocca,giocare
con la tua lingua..I tuoi capelli
profumano di lavanda,la tua pelle
è cosi morbida e sa di albicoccca,
vorrei morderla ma ho paura di farti
male..appoggio la mia testa sul tuo
petto e in silenzio ascolto i
battiti del tuo cuore...
tum...tum..tum...tum...Scendendo
piano piano con la mano sui tuoi
fianchi sento che i battiti aumentano...
Non ti chiedo come ti senti per
paura di rovinare questo bel
momento o per farti una domanda
troppo sciocca...Vado avanti non
mi fermo ma tu con la mano blocchi
la mia e me la porti fino alle tue
labbra,succhi le mie dita e mi fai
vedere quanta voglia hai di me,io
ti sorrido e per la prima volta
ti dissi.."Ti Amo"...arrossisco
e abbasso lo sguardo e tu con la
mano me lo rialzi e mi dici...
"Anchio"...Mi tranquilizzo e di
fretta ti do un bacio scordandomi
quel momento imbarazzante...
I nostri corpi,uno sopra l'altro,
si muovono lenti,passionali,ora
sempre più veloci,nudi...Ti stringo
forte fra le mie braccia per farti
sapere che con me sei al sicuro e
a tua volta mi stringi anche tu...
Ci prendiamo le mani mentre io ti
mordo il collo...Piccoli morsi,
leggeri,profondi,poi più forti
fino a lasciarti il segno...Un
piccolo brivido mi sale sulla
schiena,sento ansimarti profondamente
e di tanto in tanto scappava qualche
mugolio o un colpo di tosse,ma nulla
ci poteva distrarre da quel meraviglioso
momento...Sulla mia schiena sento
le tue mani che cercano un appoggio
e quando lo trovano sento le tue
unghie entrare nella mia carne,
fa male ma è una sensazione stupenda...
Ora siamo stanchi e insieme ci
riposiamo,poi tu mi chiesi..
"Non ci lasceremo mai,vero Katrina?"...Io risposi..*

Gabriel mai....ti amo x sempre...*

 

 
 
 

“IL GIARDINO DEI MIRACOLI”

Post n°14 pubblicato il 25 Aprile 2011 da ayeshawill

Ai limiti del mondo, oltre le città oltre gli

oceani infiniti che hanno il sapore del sale,

oltre i deserti da tempo dimenticati ed i ponti

mai più attraversati da coloro che, timorosi

di percorrerli, li hanno lasciati andare in rovina...

oltre tutto questo e nel Giardino dei Miracoli

vi è una Soglia antica come il mondo stesso,

un uscio di metallo alto fino alla sommità del

cielo sul quale sono scolpiti tutti i nomi, come

dedali intricati e splendidi, del Dio che chiamano

Eros. un tempo, un tempo prima di ogni altra

cosa creata dall'uomo, un tempo che è al di

sopra di qualunque, seppur mirabile, visione umana,

il Dio venne incatenato e smembrato e il suo corpo,

fatto a pezzi, plagiato e sepolto al di la'

dell'occhio umano, oltre la Soglia.
Oltre quella porta ilDio dorme sogni inquieti, poichè,

nonostante sia morto egli è per sempre.
Accanto alla porta vi è una piccola casa, piena di cose

inutili, di oggetti dall'intrinseco significato,

minimi nella loro forma. Tutto vi è in quel

luogo, tranne gli specchi.
In quella casa vive un uomo il cui nome non è

dato a sapere, neppure a lui stesso;

poichè l'unica cosa di cui egli è consapevole

è l'attesa, un'attesa che dura da secoli,

da quando ebbe inizio la vita sulla terra;

l'attesa di un uomo pio e santo che riporti

i semi del Dio Nascosto nel mondo degli uomini.

quell'uomo, il prescelto, l'unico Eletto guarderà

oltre la Soglia, toccherà la porta con la punta

delle dita ed essa si aprirà al suo tocco leggero

come se fosse fatta di aria, frutto del pensiero.
Ed oltre essa il Dio si sveglierà e la sua morte,

la morte dell'amore non sarà che un ricordo.
Allora ad un suo cenno il mondo tornerà alla

grazia perduta e ricorderà ciò che ha perso;

piange e tutto sarà perfetto e 'per sempre'

non sarà più solo una parola.
Ma della gloria del Dio Dimenticato all'uomo

poco importa, attende solo con impazienza

che quel santo lo liberi dell'attesa infinita

che dura in eterno.
Fino ad allora Egli veglia e, a volte, sogna.

Un uomo sulla soglia antica come il mondo,

giace riverso sulla sedia di vimini.
L'uomo ha fatto un sogno.

non ricorda che a tratti il sogno, ne' sa cosa

lo renda così diverso dagli altri di cui è vissuto fino ad ora.
Forse era così strano per la presenza di una donna,

una donna senza nome e senza volto, la quale

si assopiva come lui su una sedia di vimini,

sulla Soglia antica quanto il mondo.

Sognava ed erano perle quelle che scendevano

dal viso di lei, ed erano petali di rosa le mani

con cui gli sfiorava le gote accese dal fuoco del cuore.
Sa che la donna sta sognando e sogna a sua

volta un segreto che è il suo stesso segreto, ignara

di essere, a sua volta, sognata.
Per un istante, uno solo, il sogno sembra ancora

aleggiare nella sua mente e farsi vivido nel pensiero;

ed un segreto non detto, ed ignaro di essere tale,

sussurra fin dentro la sua anima...dentro quel segreto

la coscienza proibita, il segreto del Dio,

il suo stesso nome e il volto del santo che lo libererà

dalla prigionia dell'attesa.
Tale è il potere del sogno, quando ancora vivo nella mente,

non è ancora ricordo ma non ha più il sapore della realtà.

Forse, ma solo forse, potrebbe cercare di afferrare

quel sogno, di tenerlo ancora per se' indugiando nella veglia;

ma la volta del cielo sembra rispondere alle sue

domande inespresse rimandando ai suoi occhi il

fulgido splendore della donna mai vista per la quale

prova un sentimento che ancora non sa descrivere,

un sentimento che lo stordisce e che sa di fuoco e di pioggia.
Ma il tempo dei sogni è breve e l'inesorabile lucidità

si accanisce sull'alone del sogno lasciando

l'uomo alla sua cruda realtà.

[Nel sogno che l'uomo non può ricordare la donna

sulla sedia di vimini accanto alla Soglia ricorda

il baluginio del volto della Santa che finalmente

verrà a aliberarla da quell'attesa che dura dall'inizio

del tempo. Rivede il volto di quell'uomo

addormentato e sa che l'uomo sta sognando

il suo stesso segreto, quello del suo nome

e quello del Dio Nascosto...Attende che l'uomo

si svegli per pronunciare le parole con cui svelerà

l'immensa menzogna nella quale lei è intrappolata

sin da quando può ricordare; ma gli occhi vanno

inavvertitamente alle labbra di rugiada e

ai suoi capelli che, come fili d'oro ombreggiano

le palpebre chiuse.
Ma i sogni sono spettri fugaci e si dileguano

non appena il sole ne cancella l'immagine nella

mente che si infrange come cornice scolpita nel ghiaccio.

Ed entrambi piangono, ignari del volto per

cui le lacrime vengono versate;
piangono ognuno da una parte della Soglia ognuno

se' stesso eppure metà dell'altro
senza sospettare che ciò che loro attendono è se stessi
giacchè nessun altro oltre loro può aprire la porta.
Piangono se' stessi ignari di essere l'uno l'immagine

speculare dell'altro
di ciò che l'esterno mostra e l'interno rovescia.
Poichè essi sono le due metà del Dio Smembrato
e solo dall'unione del Corpo e della Mente
il Dio Celato potrà tornare a rifulgere di splendore.

Una donna sulla soglia antica come il mondo, giace

riversa sulla sedia di vimini.
La donna ha fatto un sogno.

 

 
 
 

“il tuo spirito”

Post n°13 pubblicato il 25 Aprile 2011 da ayeshawill

Ti graffio con le mie nere unghie
appuntite... bagno le mie labbra di
rosso su quei graffi e le gocce del
tuo sangue intrappolate sotto
le punte delle mie unghie,
le faccio cadere nei miei occhi,
così avrò baciato il tuo spirito
e mi avrai asciugato le
lacrime per il tuo amore...

 
 
 

“OSCURO DESIDERIO DI TE”

Post n°12 pubblicato il 25 Aprile 2011 da ayeshawill

Lenta e' la venuta della notte,

come lenta è la rugiada che sfiora le delicate foglie .

Arduo e' il trascorrere dei giorni

che,spietati, ci tengono sempre piu' distanti,

condannando alla pazzia il mio cuore,

uccidendo ogni ninfa d'amore .

No,non sarai un demonio o creatura

poiche' ho rivolto lo sguardo ed ho confidato al cielo

che ho un oscuro desiderio di te...

http://i191.photobucket.com/albums/z300/cat57_2007/99999999999999999999qy9.gif

 

 
 
 

ALEXANDRA STAN_ MR SAXOBEAT

 

 

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