Post n°6 pubblicato il 13 Luglio 2009 da Piscomontano
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Post n°5 pubblicato il 10 Luglio 2009 da Piscomontano
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Post n°4 pubblicato il 03 Luglio 2009 da Piscomontano
Ho reperito su internet una serie di dati necessari a far capire cosa è il fenomeno carcerario italiano: Infatti da ieri e' legge il c.d. reato di immigrazione. landestina..i.l fiore all'occhiello della lega e dei massimalisti di ogni genere e tipo, lontani dal sistema giustizia e soprattutto lontani dalla realtà. Il reato d'immigrazione produrrà un nuovo sconquasso alle già deficitarie casse statali le quali, si troveranno a gestire una situazione destinata inevitabilmente a scoppiare. Ci saranno problemi per i Giudici di Pace, problemi per le cancellerie e per gli avvocati costretti a doversi far pagare le proprie attività direttamente dallo stato...parcelle in alcuni casi salate (si fa per dire perchè anche questo non succederà e se succedesse sarebbe una spendita mostruosa di denaro...). Ci saranno problemi per il sitema in generale in quanto tutto ciò non farà altro che alimentare più clandestinità, problemi di assunzioni e maggiore delinquenza organizzata.
63.460 questo era il numero dei detenuti nelle carceri italiane a metà Giugno. Ma quanti ce ne starebbero, in teoria? La capienza delle carceri italiane è calcolata in 43.167 detenuti. La capienza "tollerabile" - cioè quella oltre la quale non c'è più spazio nemmeno per terra, quella oltre la quale è impossibile stipare altra gente - è calcolata in 63.623 persone. Il numero di persone detenute nelle carceri italiane è 63.460. Chiaro il rischio? Ancora: Di queste 63.460 persone, 31.306 sono imputate in attesa di processo. Delle 30.186 condannate, a 19.604 rimangono meno di tre anni da scontare. I condannati per reati gravi, che scontano una pena da dieci anni fino all'ergastolo, sono 3.186. L'assurdità abominevole del sistema carcerario italiano è tutta qui. Siamo certi di voler rallentare ancora di più il "processo" con un questo nuovo reato? |
Post n°3 pubblicato il 29 Giugno 2009 da Piscomontano
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Post n°2 pubblicato il 24 Giugno 2009 da Piscomontano
Inail, morti sul lavoro ai minimi storici Gli incidenti stradali la principale causa dei decessi
ROMA - Nel 2008, per la prima volta dal dopoguerra, gli infortuni mortali sul lavoro sono scesi al di sotto dei 1.200. L'anno scorso i decessi sul lavoro sono diminuiti del 7,2% fermandosi a quota 1.120, sette casi in meno rispetto al 2007. E' quanto emerge dal rapporto dell'Inail presentato in Parlamento. Aumentano, invece, le malattie professionali che salgono del 3,2% con 29.704 casi. Negli ultimi due anni, le patologie denunciate all'Inail sono cresciute di 3mila casi (+11%). Le malattie professionali. Tra i primi posti in graduatoria risultano i tumori con 2mila denunce pervenute nel 2008: un fenomeno in crescita e non ancora pienamente rappresentato dai numeri. Una particolare importanza stanno infine assumendo i disturbi psichici correlati al lavoro: negli ultimi 15 anni si sono registrati circa 500 casi l'anno, per la maggior parte invididuati come mobbing. Il bilancio. "Il sensibile miglioramento costituisce un fatto sociale importante, ma dobbiamo continuare, in modo ancora più deciso e strategico, su questa strada" così il presidente dell'Inail, Fabio Sartori, ha commentato i dati. "Nessuno, infatti - ha continuato Sartori - può negare che gli 875mila incidenti denunciati all'istituto lo scorso anno restino sempre una cifra molto elevata". La crisi e il sommerso. "Ora che la crisi economica tende a favorire il ricorso al sommerso e, comunque, al lavoro irregolare - ha affermato Gianfranco Fini, presidente della Camera - occorre assicurare il pieno rispetto della normativa sugli infortuni, attraverso l'attuazione di costanti verifiche presso i luoghi di lavoro". La patente a punti per l'edilizia. Una delle ipotesi allo studio del ministero del Welfare, Maurizio Sacconi, per contrastare il fenomeno degli incidenti sul lavoro è l'istituzione di una patente a punti per le imprese, a cominciare dal settore dell'edilizia. "Si potrà perdere - ha affermato il ministro - l'abilitazione al lavoro, che potrà essere riacquistata attraverso un percorso di riabilitazione". Fonte: La repubblica |
Inviato da: bisius_87
il 24/07/2009 alle 21:58
Inviato da: magicjuves
il 13/07/2009 alle 09:42
Inviato da: bisius_87
il 11/07/2009 alle 21:14
Inviato da: Piscomontano
il 03/07/2009 alle 21:52
Inviato da: bisius_87
il 02/07/2009 alle 22:16