Creato da amarena75 il 27/07/2005
Arte & Letteratura

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 

Ultime visite al Blog

Vittoriacounselorufficiostrallocannellanto26bbianca38saturnina.bsmiley82fedemar1962gabry.benenatiannalee91ag.alessiagiulianimarconardini.79maya.pcaustralia1987iccontamon272
 

Ultimi commenti

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

L' Albero della Vita

Post n°10 pubblicato il 24 Maggio 2006 da amarena75
Foto di amarena75

Nel 1905 l' industriale belga Adolphe Stoclet affida a Klimt l' allestimento di una nuova residenza a Bruxelles che per dimensioni e livello poteva essere definita un vero e proprio palazzo. Gli Stoclet sono attenti collezionisti, appassionati d' arte indiana e buddista e Klimt intende tenere in considerazione questo interesse. Il Palazzo Stoclet si pone come uno dei più significativi episodi dell’arte del Novecento come insuperato esempio di integrazione delle arti. Il fregio che Klimt disegna per la sala da pranzo viene realizzato, dietro sue precise indicazioni, dagli artigiani della Wiener Werkstätte. Si tratta di un mosaico di marmi, pietre dure, maioliche e corallo. L'opera è composta da tre pannelli : il motivo centrale è L' albero della vita, è il simbolo che riunifica tutti i temi a lui cari, dai motivi floreali alla figura femminile, dalla morte della vegetazione alla rinascita attraverso il ciclo delle stagioni. Sotto uno degli alberi una danzatrice rappresenta L' attesa, cioè l' atteggiamento della donna klimtiana che è succeduta alla femme fatale. L' abbraccio si realizza nella coppia abbracciata che prelude al Bacio, che rappresenta la riconciliazione tra i due sessi, l' oro forma un 'aureola intorno alla coppia che conferisce al dipinto un carattere di grande preziosità, ottenendo l' entusiasta approvazione del pubblico e della borghesia.


Klimt deriva qui spunti formali dall’antico Egitto, da Bisanzio, dal Giappone, raccontando un’esile quanto fascinosa “favola bella”: tra i rami dorati dell'albero della vita una fanciulla attende l’amato, cui infine si ricongiunge appassionatamente. Nelle figure del Fregio Stoclet vi è il contrasto, tipico del “periodo d’oro” di Klimt, tra il trattamento naturalistico dei volti e delle braccia e l’astratto appiattimento decorativo delle vesti.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

E' NATA TAFTER !

Post n°8 pubblicato il 09 Maggio 2006 da amarena75
Foto di amarena75

Tafter. La cultura è sviluppo - www.tafter.it
  
Un progetto di Monti&Taft srl –
www.monti-taft.org

Contatti: Tafter, c/o Monti&Taft S.r.l.

Via Fonte di Fauno 2/a – 00153 Roma

Tel +39 0657305277 - Fax +39 0657289001

e-mail:
info@tafter.it

Tafter è una nuova rivista on-line. Il suo campo d'indagine è l'economia della cultura. Nella convinzione che le attrattività culturali possano diventare un valido strumento di sviluppo (sociale ed economico), il sito si propone di indagarne gli aspetti progettuali, organizzativi e di comunicazione.
Attraverso articoli, interviste e approfondimenti, verranno analizzati tutti gli anelli del sistema cultura: dai creativi agli organizzatori, dalla progettazione al management, dai modelli economici a quelli promozionali. Senza trascurare gli spazi, urbani e naturali, le architetture, i fattori urbanistici, le politiche aziendali, gli aspetti normativi, le tendenze e le possibilità offerte dalle innovazioni tecnologiche.
News sempre aggiornate, una rubrica dedicata al podcast, il calendario degli eventi e lo spazio dedicato alle opportunità (bandi, concorsi, offerte di lavoro) completano il progetto, rendendo Tafter una risorsa preziosa per tutti gli operatori del settore, e per chiunque sia interessato ad approfondire il rapporto tra cultura e sviluppo. Un punto di incontro e uno stimolo per la ricerca sul binomio cultura-impresa, sul marketing territoriale, sullo sviluppo locale, sull’economia legata ai beni culturali in senso più ampio.
Tafter è un progetto di Monti&Taft, società di progettazione e management culturale con sede a Roma, già promotrice della webzine MissMarple, chiusa per far posto a Tafter, suo erede diretto. Una rubrica del nuovo sito porta infatti il nome dell’investigatrice più famosa del mondo, proponendosi come spazio di indagine per i “casi ” irrisolti nel campo della cultura.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

STORIE DELLA GLOBALIZZAZIONE

Post n°7 pubblicato il 09 Maggio 2006 da amarena75
Foto di amarena75

Inizia oggi presso la Stazione Termini, la mostra fotografica che raccoglie 10 storie raccontate da 10 famosi fotografi e ambientate in diverse parti del mondo. Raccontare gli aspetti più diversi della globalizzazione, questo l'obiettivo dell'esposizione che sta facendo il giro del mondo. Roma, unica tappa in Italia.

biglietti: ingresso libero

vernissage: 9 maggio 2006

note: Festival Internazionale di Fotografia

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

30 ANNI DOPO, ROMA RICORDA PASOLINI

Post n°6 pubblicato il 20 Novembre 2005 da amarena75
Foto di amarena75

PASOLINI E ROMA  - a cura di Enzo Siciliano con Federica Pirani, sezione arte a cura di Lorenzo Canova.
Museo di Roma in Trastevere, piazza di Sant’Egidio 1b, +39 065813717,

A trenta anni dall'oscuro assassinio di Ostia, la mostra, promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali e dalla Sovraintendenza ai Beni Culturali di Roma, illustra e ricorda, attraverso un ampio apparato documentario in buona parte inedito, Pier Paolo Pasolini, complessa figura di intellettuale, artista, scrittore, regista, poeta e pensatore. L’esposizione ripercorre l’arrivo a Roma dello scrittore e i suoi contatti con l’ambiente intellettuale e artistico che, in anni segnati da eventi significativi e drammatici della storia politica e sociale del Paese, hanno dato luogo a intensi e duraturi sodalizi. La sua ricca e articolata esperienza umana e artistica, che ha attraversato e penetrato con cruda sensibilità ogni risvolto della realtà umana attingendo al profondo legame con il mondo più autentico e popolare, intrecciando i linguaggi della letteratura e del cinema in una ricerca inesauribile di nuovi linguaggi, è rappresentata dal vasto materiale espositivo, di eterogenea consistenza .

Nel calendario nazionale, denso di tributi e commemorazioni, la mostra allestita a Roma si ritaglia una posizione importante, sia per il rapporto strettissimo che legò Pasolini alla Città Eterna, sia per la capacità di raccontare utilizzando, come binari paralleli, testi, documenti, immagini, video, dattiloscritti, inediti, fotografie, riuscendo nel non facile intento di costruire un percorso rigoroso e netto nel ricordare e allacciare connessioni che raccontano i legami di Pasolini sia con i circoli culturali romani, sia con il mondo popolare, due realtà che seppe intrecciare alla ricerca di nuovi modi espressivi e di comunicazione.

L’interesse di Pasolini per l’arte è dimostrato dagli studi a Bologna con Roberto Longhi, dalle prove di pittura e disegno, dalle fonti iconografiche rintracciabili nel suo cinema, dall’amicizia e dallo scambio assiduo con gli artisti a lui contemporanei.

Sono presenti anche alcune opere di artisti vicini a Pasolini e che con lui hanno condiviso esperienze umane e professionali, alle quali fa da contrappunto un nucleo di opere di artisti contemporanei che, nella complessità della poetica pasoliniana, trovano ancora motivi di riflessione e di suggestione. Fabio Mauri ricorda con un’installazione la performance Intellettuale, documentata dalle foto suggestive di Antonio Masotti, realizzata nel maggio 1975 alla GAM di Bologna: performer d’eccezione proprio Pasolini, seduto su una sedia, in camicia bianca che offriva il proprio petto come schermo per la proiezione del suo Vangelo secondo Matteo. Di Renzo Vespignani sono esposte quattro opere, immagini cocenti di corpi e luoghi (titolo di un libro-album dedicato a Pasolini, a cura di Michele Mancini e Giuseppe Perrella): dall’ombra bituminosa del ponte di ferro, al segno bruciante, tormentato e corroso (come scrivono in catalogo Lorenzo Canova e Federica Pirani) che descrive prostituite, protettori, volti abbrutiti e disperati. Fanno quasi da contraltare le immagini di un artista appartato, ma vicinissimo alla poetica pasoliniana come Bruno Canova: nel suo Quaderno Romano s’incastrano e s’intersecano dettagli d’interni, frammenti di oggetti, paesaggi, dal centro alla periferia, senza soluzione di continuità, sul filo di una memoria lucida nel cogliere il particolare ed evocare le emozioni. Una serie di disegni di Fabrizio Plessi documenta la nascita dell’installazione video Bombay-Bombay (1992) dedicata al viaggio in India di Pasolini. Tra i più giovani: Cerith Wyn Evans rende omaggio allo scrittore nel luogo dove fu ucciso; Piero Pompili fotografa oggi i ragazzi di vita di allora e a questi accosta i ritratti – in un vigoroso b/n – dei figli; Stefania Fabrizi affida a tre figure velate di nero un messaggio di dolente certezza. C’è il paesaggio urbano, periferie e scorci di cielo, ritratti con lenticolare precisione da Giorgio Ortona o con quieta malinconia da Angelo Bellobono. E c’è l’omaggio sognante e delicato di un grande dell’animazione italiana: Essere morti o essere vivi è la stessa cosa (2000), di Gianluigi Toccafondo. 

A questo allestimento va il merito di aver messo insieme un mosaico composito ed eterogeneo di opere ed interventi, che –tra passato e presente– riesce a restituire la complessità del rapporto tra Pasolini e le arti visive: reciprocità di ispirazione militanza critica, continua, sentita riflessione. Così le fotografie delle periferie scattate da autori come Cartier-Bresson, Adriano Mordenti, Franco Pinna, Tano D'Amico, Umberto Cicconi, Federico Garolla, figurano accanto alle immagini dei set dei film di Pasolini realizzate da Tazio Secchiaroli, Mario Dondero, Paolo Di Paolo, mentre il mondo degli affetti e delle frequentazioni è documentato dalle fotografie che lo ritraggono con Moravia, Giuseppe Ungaretti, Laura Betti, Bernardo Bertolucci, Dacia Maraini.

La mostra è completata da una sezione video documentaria, con materiali di repertorio provenienti dall'archivio di Rai Teche e altri, che racconta Pasolini attraverso interviste e programmi realizzati dai primi anni '60 fino alla sua morte.

Museo di Roma in Trastevere
Orario: martedì - domenica ore 10,00 - 20,00 (ingresso consentito fino alle ore 19,00),
lunedì chiuso. Info: 06.5816563
Biglietto integrato mostre + museo: intero 6 euro; ridotto 5 euro
. L’ingresso alle proiezioni è gratuito.

Informazioni:
Museo di Roma in Trastevere 
Mostre e manifestazioni culturali
tel. 06.5813717  fax 06.5816583

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

MEDITERRANEO D'ARTE

Post n°5 pubblicato il 19 Novembre 2005 da amarena75
Foto di amarena75

Da Giorgio de Chirico all’èra della globalizzazione 
MAON - MUSEO DELL'ARTE DELL'OTTO E NOVECENTO
Rende (CS) Via Raffaele De Bartolo 1 (87036)

vernissage: 2 dicembre 2005.

editore: ERRECIEMME

curatori: Agostino Bagnato, Claudio Crescentini, Massimo Domenicucci, Tonino Sicoli

autori: AMAE artgroup, Ugo Attardi, Gianfranco Baruchello, Afro Basaldella, Domenico Belli, Franco Berdini, Vinicio Berti, Nino Bibbò, Corrado Cagli, Ennio Calabria, Angelo Canevari, Achille Capizzano, Felice Carena, Filippo Centenari, Mario Ceroli, Antonio Corpora, Guido Crepax, Enzo Cucchi, Giorgio de Chirico, Stefano Di Stasio, Augusto Favalli, Franco Flaccavento, Francomà, Achille Funi, Alejandro Gancìa, Paola Gandolfi, Corrado Govoni, Piero Guccione, Renato Guttuso, Virgilio Guzzi, Michail Kulakov, Made In Heaven, Luigi Magli, Fabio Mauri, Salvatore Miglietta, Bruno Munari, Marco Nereo Rotelli, Emilio Notte, Pippo Oriani, Rocco Pangaro, Luca Maria Patella, Enrico Prampolini, Attilio Pratella, Hugo Pratt, Massimo Pulini, Mario Schifano, Tato, Giulio Telarico, Ernesto Thayaht, Eugenio Tomiolo, Cesare Zavattini

patrocini: Ministero delle Politiche Agricole e Forestali; Ministero per i Beni e le Attività Culturali; Soprintendenza al PSAD della Calabria; Regione Calabria, Assessorato alla cultura; Provincia di Cosenza; Comune di Rende; Presidente della Regione Lazio; Provincia di Roma, Assessorato alle Politiche Culturali, della Comunicazione e dei Sistemi informativi; Comune di Roma, Assessorato alle Politiche Culturali

Da una completa sinergia di studio ed organizzazione, svolta fra Roma e Rende, come sottolinea in catalogo anche Franco Sammarco, Presidente del Centro per l’Arte e la Cultura “A. Capizzano”, “arriva ora questa co-produzione con l’Archivio Centrale dello Stato. Questo evento unisce idealmente una grande città dal consolidato ruolo artistico-culturale come Roma, con una piccola città meridionale emergente come Rende, che tuttavia da oltre un ventennio ha assunto in Calabria e nel Sud un ruolo di importante riferimento culturale con i suoi tre Musei”.

La mostra ripercorre più di cento anni di storia dell’arte italiana “attraversata” dal mare, la pesca, il mondo ittico, la navigazione e da tutto ciò che ruota intorno a queste metafore, concetti simbolici ed allegorici, ma anche elementi iconografici ed iconologici ispiratori di un mondo artistico mai avulso dal contesto individuato.

L’esposizione si apre con un vero e proprio incipit storicistico pensato mediante minimi cammei: un’opera attribuita ad un pittore napoletano della seconda metà del XVII sec.; una testina di ninfa dell’allievo di Lorenzo Canova, Adamo Tadolini; una suggestiva marina ottocentesca di Gonsalvo Carelli e una preziosa scultura di Vincenzo Gemito, Pescatorello.

L’andamento dell’esposizione proseguirà ovviamente con un taglio di tipo prettamente storicistico, dal 1900 al 2005, solcando gli stili così come le tecniche (pittura, scultura, arazzo, video art, installazioni, fotografia, cartoons, ecc.), riordinati per temi: La pesca e il mare / Odisseo e altri miti mediterranei / Banchetti marini / Visioni mediterranee.

Fra i testi in catalogo, oltre ad una lettura di taglio storico-artistico, saranno presenti testi inediti di: Danilo Mainardi, grande studioso e fine divulgatore della cultura del Mediterraneo; del famoso storico Pedrag Matvejevic; una tranche de vie peschereccia del “troglodita” nato dall’attività creatività di Wu Ming 2; un saggio sulla metafora-viaggio di Ulisse concepito dal giornalista e scrittore Alfredo Taracchini Antonaros; due testi critici fondamentali per capire la congerie tematica dell’arte italiana del primo Novecento – Fabio Benzi – e quella del secondo – Tonino Sicoli. Segue una selezione di poeti contemporanei con liriche dedicate al mare e alla pesca, curata da Giuseppe Mannino.

All’interno della selezione artistica finale – quasi cento opere – spicca anche la presenza di alcuni inediti insieme ad altre opere poco conosciute, fra le quali: quella di Tato, preparatoria della copertina della rivista “L’Ala d’Italia” (1932); il primo bozzetto del mosaico per il prospetto esterno dell’Accademia della Scherma di Roma di Angelo Canevari (inizio anni Trenta); un Odisseo in legno, degli anni Sessanta, di Mario Ceroli; il fondamentale Mare firmato di Luca Maria Patella (1965); un prezioso dipinto di Cesare Zavattini del 1978; una coinvolgente opera della serie Pesante nell’acqua di Ennio Calabria (1994). Fino ad arrivare alla “globalizzazione” con installazioni video e sonore – AMAE art group, Filippo Centenari, Made In Heaven – e il sempre suggestivo incontro fra arte e poesia di Marco Nereo Rotelli e della sua Isola della Poesia già presentata alla 51 Biennale di Venezia (2005).

Catalogo presentato alla Fiera del Libro di Francoforte (ottobre 2005) e, a seguire, alla Fiera del Levante di Bari (dicembre 2005).

Fonte: www.exibart.it

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
« Precedenti Successivi »
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963