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68. ::: Libero mercato ? No, mercato delle vacche -

Post n°72 pubblicato il 11 Gennaio 2012 da Arkivio21
 

68. ::: Libero mercato?No, mercato delle vacche


25/11/2009 - 23:14

Libero mercato 1: ho una perdita d'acqua, chiamo un idraulico, mi chiede 50 euro di "diritto di chiamata", analizza la perdita e mi propone un pezzo di ricambio con il quale guadagnerà un 40% (a lui fanno il 40% di sconto, ma a me lo mette in conto al 100%) e 45 euro/ora di manodopera in nero. Quando eccepisco l'esosità, mi risponde: "Se vuoi chiamare un'altro fai pure, comunque il diritto di chiamata devi pagarmelo". Chiedo fattura, il diritto di

chiamata diventa 60 euro (50 euro + IVA). Il secondo idraulico che ho chiamato mi ha fatto 10 euro in più del precedente... Qualcuno ha colpa, se accade questo. Chi?

Libero mercato 2: desidero dare una mano di colore nel mio piccolo ufficio, chiedo in giro, mi danno un numero di cellulare, chiamo e mi si presenta un imbianchino albanese, mi chiede 35 euro/ora in nero. Gli dico che devo fatturare perchè sono spese di ufficio, mi risponde arrabbiato per aver perso tempo: "Sono immigrato illegale, non ho neanche i documenti! Potevi dirmi che volevi fattura...!". Qualcuno ha colpa, se accade questo. Chi?

Libero mercato 3: nel 2006 mi chiama IAL Veneto per tenere una cospicua serie di docenze sull'apprendistato, che mi ripropone nel 2007. Accetto perchè IAL Veneto è accreditato dalla Regione Veneto, quindi ho una garanzia, immagino. Dopo 1 anno di docenze percepisco un primo acconto parziale (pari al 30% del totale), poi IAL Veneto fallisce a fine 2007. Si apre il fallimento, che capisco subito avrà tempi infiniti, intanto scopro che IAL Veneto ha fatto un buco contabile enorme (ma non era monitorato, per via dell'accreditamento?) e che le banche coinvolte hanno la prelazione su tutti i creditori. Morale: con la class action (siamo coinvolti in tanti) forse tra alcuni anni prenderò il 30% del totale che avanzo.  Nuovamente non guadagno, nuovamente non per colpa mia. Ma la colpa qualcuno ce l'ha, se accade questo. Chi?
 
Libero mercato 4: a marzo 2009 mi chiama un ente di formazione, mi propone di tenere docenze serali a 50 km da casa mia, senza rimborso spese, a 28 euro/ora fatturati. Quando eccepisco l'inadeguatezza del compenso, mi rispondono: "Abbiamo la fila per affidare questa docenza, ci dica subito se accetta o no". Non accetto perchè ritengo l'offerta indecente, mi assumo le responsabilità di non guadagnare. Quell'ente da allora non mi ha mai più chiamato.
 
Libero mercato 5: a settembre 2009 mi chiama un'altro ente, mi propone di tenere docenze per un corso per cassaintegrati a 30 km da casa mia, senza rimborso spese, a 60 euro/ora fatturati. Accetto, calendarizziamo 12 lezioni per totali 60 ore, dopo due settimane mi chiama un responsabile: "Non si fa più nulla, l'azienda ha preso una commessa e rinuncia al corso perchè adesso ha lavoro". Io non ho diritto a nulla? No, mazziato e beffato. Non guadagno e non per colpa mia. Ma la colpa qualcuno ce l'ha, se accade questo. Chi?
 
Libero mercato 6: ad inizio settembre 2009 partecipo ad un bando pubblico di un istituto superiore statale per  tenere docenze a contratto per l'area professionalizzante; sono primo di graduatoria, mi affidano l'incarico di 200 ore di docenza con inizio a metà settembre. Poi arriva un decreto (pacchetto) anticrisi, due giorni prima dell'avvio delle mie docenze mi chiama il dirigente scolastico e mi dice: " Per quest'anno ci hanno tolto i fondi per l'area professionalizzante, colpa del pacchetto anticrisi, mi spiace ma azzeriamo le docenze". Nuovamente non guadagno, nuovamente non per colpa mia. Ma la colpa qualcuno ce l'ha, se accade questo. Chi?
 
Libero mercato 7: mese scorso mi chiama una università pubblica di Roma per docenze di Master. Tra oltre 30 docenti, valutano il mio Cv il migliore per trattare una specifica disciplina, quindi mi contattano per affidarmi l'incarico. Però poi qualcuno valuta che io pervenengo da fuori regione - ci sono spese di hotel, di trasferta - quindi l'imbarazzato dirigente didattico prima tergiversa e poi affida l'incarico ad un docente laziale. Nuovamente non guadagno, nuovamente non per colpa mia. Ma la colpa qualcuno ce l'ha, se accade questo. Chi?
Intanto i miei debiti salgono, la mia banca inizia a preoccuparsi seriamente, ma Tremonti ci fa sapere che la crisi è passata, anzi no, non è  passata ed anzi è meglio avere un posto fisso, nel frattempo il dott. Gianfrancesco Vecchio - alto dirigente del Ministero delle Attività Produttive - ha l'ardire di rispondere ad una mia mail di protesta - scritta sulla falsariga di questa -  dicendomi: "Il libero mercato italiano è sano e va bene così com'è, nel suo settore professionale non sentiamo alcun bisogno di regolamentare nulla, le regole che ci sono bastano ed avanzano, non servono sovrastrutture (?!?)". Tra le righe, lascia intendere che forse sono io poco preparato e bravo o competitivo, gli ho mandato una risposta secca, così tranchant che non ha avuto manco la dignità di dare un seguito epistolare. Il tutto si commenta da solo. Vergognatevi, signori del Governo, perchè se un laureato come me deve scrivervi una tale mail vuol dire che avete fallito su tutti i fronti. Fallito sul piano della libera iniziativa (che in questa Italia equivale a una sonora fregatura, se vuoi lavorare nelle regole), fallito sul piano del libero mercato (il nero sale a dismisura nei settori artigianali e la GdF va a controllare i libri contabili di quelli come me, che devono fatturare tutto per definizione!), fallito sul piano del rapporto con i cittadini onesti (io mi sento preso in giro da tutti quelli che hanno molte più disponibilità economiche di me, perchè realizzate impunemente con il nero), fallito sul piano del rapporto con il sistema bancario (la moratoria sui ratei non si applica sui debiti fatti nell'esercizio della libera professione, io non ho ottenuto 1 euro di aiuto dal mio istituto, anzi mi hanno declassato di rating).
 
Massimo Lucangeli


www.fainotizia.it/2009/11/25/libero-mercato-no-mercato-delle-vacche

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