75. ::: Rime :::E diciannove!
di Carlo Cornaglia
Siamo arrivati a quota diciannove
che vuol dir che le diciotto prima
non han risolto tutto. Non ci piove:
o nessun leguleio fu una cima
o l’imputato è tanto delinquente
che il salvarlo è impegnativo assai.
Optiamo per la prima, chiaramente,
per non andare incontro a grossi guai.
E’ giunta l’ora del processo breve,
l’arma finale della gran battaglia
che farà dire a chi tutto si beve
che i magistrati son proprio gentaglia.
In due anni non giungono a sentenza?
Son tutti fannulloni, è presto detto,
se lavorassero con più coscienza,
la Giustizia sarebbe un bel diretto.
E ringraziare debbono Angelino
che non commina alcuna punizione
al giudice lento e malandrino,
unica causa della prescrizione.
Sembra una legge fatta su misura
del nostro presidente del Consiglio?
Si tratta della solita impostura
di qualche oppositor rosso vermiglio!
E’ vero, vale per gli incensurati
e incensurato è il nostro Capellone.
E’ vero, vale sol per i reati
con meno di dieci anni di prigione
e i reati imputati al presidente,
la corruzione in atti giudiziari
e la frode fiscal, dan certamente
più ridotti soggiorni carcerari.
E’ vero che per i processi in corso
vale solo se sono al primo grado
e il nostro valoroso eroe destrorso
è appunto ancora lì, nostro malgrado.
E’ vero che non val per i mafiosi
e di mafia il Cavalier non puzza,
pure se ha amici alquanto avventurosi
e non si può scordare che Spatuzza
e Massimo, figliol di Ciancimino,
hanno qualcosa ancor da raccontare.
Sostenere però che il birichino
e Niccolò Ghedini, suo compare,
confezionino leggi su misura
è sol dimostrazion di malafede.
Quando arrivò l’ingiusta bocciatura
del lodo, infatti, disse il Ganimede:
“Confutando ogni tesi accusatoria
come un leone in tutti i tribunali
mi batterò arrivando alla vittoria,
senza più farmi leggi personali!”
Ed ora Silvio ne darà la prova,
visto che nella legge del volpone
questo piccolo comma anche si trova:
“Rifiutar del processo l’estinzione
può l’imputato…” e dunque il Cavaliere
sicuramente vi rinuncerà,
facendosi da tutti benvolere
poiché quanto promesso manterrà.
Non ci credete, amici? Fate bene,
la legge sfrutterà, verrà bocciata
dalla Consulta, come si conviene.
Galera? No!...Ventesima porcata!
(15 novembre 2009)
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