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Il Settimo Sigillo (Det Sjunde Inseglet)

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« Incontro con la morteLa variante di Luneburg »

Ingmar Bergman

Post n°5 pubblicato il 19 Luglio 2006 da lavariantediluneburg
 
Tag: Bergman


Ingmar Bergman

«In realtà io vivo continuamente nella mia infanzia: giro negli appartamenti nella penombra, passeggio per le vie silenziose di Uppsala, e mi fermo davanti alla Sommarhuset ad ascoltare l'enorme betulla a due tronchi, mi sposto con la velocità a secondi, e abito sempre nel mio sogno: di tanto in tanto, faccio una piccola visita alla realtà»
(Frase dell'autobiografia La lanterna magica)

Ingmar Bergman (Uppsala, 14 luglio 1918) è un grande regista e drammaturgo svedese, sia teatrale che cinematografico. È considerato una delle personalità più eminenti della cinematografia mondiale.

Bergman, figlio di un pastore luterano, Erik, e di Karin Akerblom, trascorse l'infanzia seguendo gli spostamenti del padre e fu educato secondo i concetti luterani di "peccato, confessione, punizione, perdono e grazia", temi che saranno poi ricorrenti nei suoi film.

Gli inizi e il primo palcoscenico


Dopo gli studi superiori ed il servizio militare, si iscrisse all'Università di Stoccolma per frequentare un corso di storia della letteratura (la sua tesi di laurea riguarderà Johan August Strindberg) iniziando nel contempo ad occuparsi di teatro studentesco e a scrivere i testi per alcuni drammi; come aiuto regista, intanto, iniziava a lavorare per il Teatro dell'Opera.

Nel 1943 Bergman sposò Else Fischer, ballerina e coreografa (che gli darà una figlia, la futura scrittrice Lena). È in questo periodo che un suo manoscritto, Hets (Tormento, 1944) viene acquistato dalla Filmindustri e trasformato in film, sotto la regia di Alf Sjoberg, con Bergman quale assistente alla regia.

Pochi mesi dopo questa prima esperienza cinematografica, gli venne proposto di ricavare e dirigere un film dalla commedia "La bestia madre" di Leck Fischer. Benché il film, uscito col titolo poi con il titolo Crisi (1946), non avesse avuto successo, il produttore indipendente Lorens Marmsted gli offrì una nuova occasione: nel 1946 nasce così Piove sul nostro amore. È nello stesso anno che decide di trasferirsi a Goteborg, dove viene nominato primo regista del teatro cittadino. Debutta con "Caligola" di Albert Camus e mette in scena molti dei suoi drammi.

Grazie alla fiducia di Marmsted, Bergman può così realizzare altri due film: La Terra del desiderio e Musica nel buio (1947). L'attenzione suscitata da questo ultimo lavoro, spinge la Svensk Filmindustri a commissionargli una sceneggiatura ("La furia del peccato ed Eva", regia di Gustaf Molander) ed un film (Città Portuale (1948)), ma il fallimento che la pellicola registra porta ad un nuovo taglio dei fondi.

È ancora grazie all'aiuto di Lorens Marmstedt che Bergman riesce a realizzare La Prigione (1949), tratto da un suo stesso soggetto e primo film importante nella sua carriera. Intanto si separa dalla moglie Else e sposa Ellen Lundstrom; nel 1951 inizia una relazione con la giornalista Gun Hagberg che diverrà successivamente sua moglie e dalla quale avrà una figlia.


I primi successi

Nel 1950 Bergman si avvia al successo con Un estate d'amore, di cui segue Donne in attesa, nel 1952, nasce un film-scandalo, Monica e il desiderio, a causa della insolente sensualità dell'attrice Harriet Andersson, allora ventenne, e di cui Bergman ebbe una relazione, seguono poi i film Una vampata d'amore, (1953) e Una lezione d'amore, (1954) due commedie sulla situazione sentimentale e umana, sempre con l'attrice Andersson.

Nel 1953 comincia a lavorare allo Stadsteater di Malmö, dove conosce un gruppo di attori che diventeranno presenze stabili nei suoi film: Gunnel Lindblom, Max von Sydow, Ingrid Thulin, e Bibi Andersson, nel 1955 realizza Sogni di donna, mediocre commedia, e Sorrisi in una notte d'estate, suo primo successo europeo, che vinse il Festival di Cannes.


Il successo internazionale
Nel 1956 Bergman termina Il settimo sigillo che ottiene vari riconoscimenti, oltre al premio speciale al Festival di Cannes; arrivano poi l'Orso d'Oro al Festival di Berlino e il premio della critica al Festival di Venezia grazie a Il posto delle fragole. Succesivamente Alle soglie della vita e Il volto ricevono il premio come miglior regia rispettivamente a Cannes e a Venezia, mentre nel 1960 La fontana della vergine gli vale il suo primo Oscar.

Nel 1959 si sposa per la quarta volta, con la pianista Kabi Laretei, in quegli anni lavorò anche alla neonata televisione svedese, realizzando: Venetianskan, (1958), Rabies (1959), e Ovader (1960). Nel 1961 diventa il direttore del teatro drammatico di Stoccolma e realizza Come in uno specchio, primo capitolo di una discussa trilogia religiosa: il film riceve l'Oscar come miglior film straniero.

Seguono Luci d'inverno, premiato a Berlino e a Vienna, e Il silenzio. L'anno successivo, colpito da una grave depressione, scrive Persona ed inizia una relazione con Liv Ullman, dalla quale nasce Lynn.

Al ritmo di un film all'anno, vengono realizzati L'ora del lupo (1966), seguito da La Vergogna (1967), Il rito (1968, film per la televisione), Passione (1969, primo lungometraggio a colori) e L'adultera (1971).

Terminato l'amore con Liv Ullman, si sposa di nuovo con Ingrid von Rosen, che rimarrà sua moglie fino al 1995, anno della sua morte: i due avranno un figlio, Daniel, che intraprenderà anch'egli la carriera artistica (regista), come peraltro tutti i suoi sette fratellastri (molti dei quali sono attori).


Gli anni '70

Nuovamente in difficoltà economiche, Bergman si risolleva grazie all'inaspettato successo mondiale di Sussurri e grida (1972), vincitore di numerosi premi. L'anno seguente gira Scene da un matrimonio, nato come film ad episodi per la TV e trasformato poi in un film di quasi tre ore. Seguono poi il dramma psicologico L'immagine allo specchio (1976) e L'uovo del serpente (1976).

In questo stesso anno va però in crisi per alcuni problemi con il fisco e viene ricoverato in un ospedale psichiatrico. Si ritira quindi sull'isola di Faro dove si dedica esclusivamente al cinema, realizzando Sinfonia d'Autunno, con Ingrid Bergman. Per la televisione tedesca viene prodotto Un mondo di marionette (1980), seguito l'anno successivo dal monumentale Fanny e Alexander, film televisivo autobiografico di quasi cinque ore; la versione cinematografica fu ridotta a tre ore, e portò a Bergman quattro premi Oscar. Sempre per la televisione il regista realizza Dopo la prova (1983), Il Segno (1985), Il volto di Karin (1986).


Gli anni '90 e la televisione

Lascia il cinema definitivamente per dedicarsi al teatro; tuttavia, scrive le sceneggiature di Con le migliori intenzioni (regia di Bille August, 1991) e Conversazioni Private (regia di Liv Ullman, 1996), intanto realizza altri sfortunati film televisivi: Markisinnan de Sade (1992), Backanterna (1993) e Sista Skriket (1994).

In queste sceneggiature Bergman decide di ritrarre la infelice vita dei genitori, il primo ritrae suo padre e sua madre dal 1909 al 1918, mentre nel secondo dal 1924 al 1934.

Nel 1995 viene sconvolto dalla morte dell'ultima moglie, questo avvenimento lo terrà sotto depressione per molto tempo, tutti i suoi 8 figli, comunque sono diventati già attori, quasi tutti teatrali.

Nel 1997 torna dietro la camera da presa realizzando, per la televisione svedese, Vanità e affanni, spendido film ambientato nel 1925, nell'ospedale psichiatrico, in cui era rinchiuso nel 1977, la storia di un uomo che vuole fare il primo film della storia del cinema, e nonostatnte la pellicola si guasti, decide di recitarlo come in teatro. Nel 1999 regala a Liv Ullman la nuova sceneggiatura per il film L'infedele.

Nel 2000 per la TV, ha girato The Image Maker, che ritrae la storia di Victor Sjostrom, il grande maestro svedese, nel 1921, quando deve girare uno dei suoi film più famosi Il carretto fantasma.

Ha poi proseguito la sua attività teatrale, regalando per le scene e per lo schermo una edizione de Il flauto magico mozartiano unica nella sua forte visionaria fascinazione, pur senza lasciare la macchina da presa: Saraband, del 2003, lo ha visto cimentarsi con le tecniche di ripresa digitali.

Ha scritto nella sua autobiografia intitolata "Lanterna magica": "In realtà, io vivo sempre nel mio sogno, e ogni tanto faccio una visita alla realtà".

Il 20 gennaio 2005 Bergman riceve il Premio Federico Fellini per l'eccelenza cinematografica. Questo premio, che aspira a diventare il "Premio Nobel del cinema" giunge quest'anno alla sua seconda edizione.



Filmografia

Regia e Sceneggiatura
Crisi (Kris, 1946)
Piove sul nostro amore (Det regnar på vår kärlek, 1946)
La terra del desiderio (Skepp till India land, 1947)
Musica nel buio (Musik i mörker, 1947)
Città portuale (Hamnstad, 1948)
Prigione (Fängelse, 1949)
Sete (Törst, 1949)
Verso la gioia (Till glädje, 1949)
Ciò non accadrebbe qui (Sånt händer inte här, 1950)
Un'estate d'amore (Sommarlek, 1951)
Donne in attesa (Kvinnors väntan, 1952)
Monica e il desiderio (Sommaren med Monika, 1953)
Una vampata d'amore (Gycklarnas afton, 1953)
Una lezione d'amore (En lektion i kärlek, 1954)
Sogni di donna (Kvinnodröm, 1955)
Sorrisi di una notte d'estate (Sommarnattens leende, 1955)
Il settimo sigillo (Det sjunde inseglet, 1956)
Il posto delle fragole (Smultronstället, 1957)
Alle soglie della vita (Nära livet, 1958)
Venetianskan (1958) [Film TV]
Rabies (1958) [Film TV]
Il volto (Ansiktet, 1958)
Oväder (1960) [Film TV]
La fontana della vergine (Jungfrukällan, 1960)
L'occhio del diavolo (Djävulens öga, 1960)
Come in uno specchio (Såsom i en spegel, 1960)
Ett Drömspel (1963) [Film TV]
Luci d'inverno (Nattvardsgästerna, 1963)
Il silenzio (Tystnaden, 1963)
A proposito di tutte queste... signore (För att inte tala om alla dessa kvinnor, 1964)
Don Juan (1965) [Miniserie televisiva]
Persona (Persona, 1966)
Stimulantia (1967) [Episodio "Daniel"]
L'ora del lupo (Vargtimmen, 1968)
La vergogna (Skammen, 1968)
Il rito (Riten, 1969)
Passione (En passion, 1969)
L'adultera (Beröringen, 1971)
Sussurri e grida (Viskningar och rop, 1973)
Scene da un matrimonio (Scener ur ett äktenskap, 1973)
Misantropen (1974) [Film TV]
Il flauto magico (Trollflöjten, 1974)
L'immagine allo specchio (Ansikte mot ansikte, 1976)
L'uovo del serpente (The Serpent's Egg, 1977)
Sinfonia d'autunno (Höstsonaten, 1978)
Un mondo di marionette (Aus dem Leben der Marionetten, 1980)
Fanny e Alexander (Fanny och Alexander, 1982)
Dopo la prova (Efter repetitionen, 1984) [Film TV]
Il segno (De två saliga, 1986) [Film TV]
Il volto di Karin (Karin's face, 1987) (cortometraggio)
Markisinnan de Sade (1992) [Film TV]
Backanterna (1993) [Film TV]
Sista skriket (1995) [Film TV]
Vanità e affanni (Larmar och gör sig till, 1997)
The Image Maker (Bildmakarna, 2000) [Film TV]
Sarabanda (Saraband, 2003) [Film TV]

Solo Sceneggiatura
Spasimo (Hets, 1944)
La furia del peccato (Kvinna utan ansikte, 1947)
Eva (1948)
Frånskild (1951)
Sista paret ut (1956)
Lustgården (1961)
Trämålning (1963) [Film TV]
Reservatet (1970)
The Lie (1970-73) [Serie TV]
Den goda viljan (1991) [Miniserie TV]
Con le migliori intenzioni (Den goda viljan, 1992)
Il figlio della domenica (Söndagsbarn, 1992)
Conversazioni private (Enskilda samtal, 1996) [Film TV]
L'infedele (Trolösa, 2000)

Bibliografia

Libri scritti da Bergman

Pittura su legno (1955), Einaudi
Fanny e Alexander. Un romanzo (1987), Ubulibri
La lanterna magica (1990), Garzanti
Nati di domenica (1993), Garzanti
Con le migliori intenzioni (1994), Garzanti
Conversazioni private (1999), Garzanti
Il quinto atto (2000), Garzanti
Ingmar Bergman: tutto il teatro (2000), Ubulibri

Libri su Bergman

I sussurri e le grida (1988), di Guido Aristarco, Sellerio Editore
Conversazione con Ingmar Bergman (1990), di Stig Björkman e Olivier Assayas, Lindau
Ingmar Bergman (1993), di Sergio Trasatti, Il Castoro Cinema
I re del cinema (1999), di Costanzo Costantini, Gremese
Ingmar Bergman (1999), Gremese
Ingmar Bergman. Segreti e magie (2000), di Sergio Arecco, Le Mani (
Ingmar Bergman. Il settimo sigillo (2002), di Fabrizio Marini, Lindau
La politica degli autori. I testi (2003), Minimum Fax
Bergmanorama, di Jean-Luc Godard

Sceneggiature di film
L'immagine allo specchio (1977), Einaudi
L'uovo del serpente (1974), Einaudi
Fanny e Alexander (1982), Ubulibri
Il settimo sigillo (1994), Iperborea
Il posto delle fragole (2004), Iperborea
Sarabanda (2005), Iperborea



(*) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

 
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