Creato da: mocofepa il 03/08/2005
Movimento Comunista Federalista Padano

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La speranza di cambiare

Post n°10 pubblicato il 19 Dicembre 2008 da mocofepa

Dopo 2 anni di silenzio, dovuto a sconforto, perché credevo inutile l’inserimento sul web delle mie opinioni, che volevano essere di aiuto per far cambiare le idee obsolete che tenevano l’idea comunista ai margini della società, che velocemente era cambiata nel suo modo di vivere, riprendo a scrivere.

Non voglio dire che il comunismo doveva cambiare il suo ideale, cioè quella di elevare il proletariato ad un sistema di vita migliore, ma cambiare il modo di come questo aiuto poteva realizzarsi in questi nostri tempi.

Dopo la pubblicazione del sito “MoCoFePa”, da un mondo rosso radicato ancora nell’idea rivoluzionaria, benché ipocriticamente si definisse riformatore, mi arrivarono solo degli improperi senza accettarne il confronto.

Ora dopo 16 anni dalla nascita di queste mie idee e da 7anni pubblicate sul web, l’idea federalista e il decentramento dalla classe dirigente del partito, che fuori dalle realtà territoriali aveva continuato a emanare direttive senza tener conto delle esigenze di esse, queste mie idee, per i dirigenti attuali del mondo rosso sono diventate di un’esigenza da non più rimandare.

Oggi 19/12/2008 mentre è riunita la Direzione Nazionale del PD, mi auguro che questa Direzione abbia il coraggio di non essere più la direzione di un potere centralista  che si è adagiata sugli affari più o meno o per niente sporchi, ma sempre affari, dimenticando le esigenze dei territori che in questa Italia che per più di 1000 Km si estende per la sua lunghezza, contiene in se numerose culture che benché marginalmente uniformate dall’unità d’Italia mantengono con ostinata volontà le loro differenze.

La sinistra si dice riformista, ma dato che personalmente penso che queste riforme per modernizzare il Paese, non ha mai tentato di farle, penso sia riformista solo per ottenere con le riforme quello che il comunismo Marxista non è riuscito ad ottenere con la rivoluzione armata inimmaginabile nel modo occidentale, quindi se non cambia radicalmente le sue ideologie nascoste, non farà mai riforme liberali e di decentramento dei poteri, a meno che la paura di perdere consensi (quello che sta accadendo oggi ) non la porti a cambiare le modalità di comportamento per governare in un paese democratico.

Speriamo!!!

 
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Liberalizzazioni

Post n°9 pubblicato il 28 Luglio 2006 da mocofepa

Non sono contro le liberalizzazioni commerciali e professionali, ma però ho un forte dubbio che già era iniziato 10anni fa, quando erano state abolite le licenze per aprire negozi e dopo, il passo successivo è quando hanno creato un fondo per coprire i danni subiti da chi guida automobili senza essere assicurato. Queste due cose personalmente penso siano state programmate per facilitare gli ingressi di extracomunitari in Italia con la poosibilità in seguito di dar loro la cittadinanza, per farli votare. Ora con tanti problemi che questa nazione ha da risolvere, sembra che la cosa di primaria importamnza sia quella di una liberalizzazione a tutto campo e realizzarla urgentemente con decreti. A questo punto il mio dubbio è quasi certezza, anche perchè non hanno tenuto conto, che queste nuove possibilità di lavoro, dovrebbero essere date in precedenza ai nostri disoccupati o cassaintegrati. Io dico che la sinistra cerca di ricuperare quei voti dai suoi nuovi schiavi, che sa di perdere nelle prossime elezioni .

Per ultimo ne sono stati regolarizzati 350.000, se poi teniamo presente che possono aggregarsi eventuali parentele....

http://digilander.libero.it/mocofepa/

 

 
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Proposta di Federalismo

Post n°8 pubblicato il 11 Luglio 2006 da mocofepa

 

PROPOSTA DEL MOCOFEPA PER LA REALIZZAZIONE DI UNA ITALIA UNITA E FEDERALE

Formare l' Italia in uno stato federale dove ad ogni regione autosufficiente viene abbinata per sussidio, ad una regione che attualmente non è in grado di finanziarsi  autonomamente  

 

Questo sussidio non è solo un interscambio di aiuti materiali o di valuta , ma il territorio che li riceverà, deve, tramite i suoi rappresentanti, dimostrare al suo popolo e a chi da il sussidio, che questi aiuti non vadano persi.

 

Automaticamente se ciò si avverasse, comporterebbe la soluzione inerente al federalismo fiscale ed eliminerebbe la gestione da parte del governo centrale di questi sussidi, che saranno responsabilità delle macroregioni così formate e gestiti nel loro parlamento, di conseguenza vi sarà più controllo e responsabilità fra le parti in causa.

 Il prospetto potrebbe essere in forma indicativa questo:

 

Creazione di circa dieci (visto che le regioni sono 20) macroregioni così abbinate

1)      Piemonte – Sardegna- 2)      Lombardia- Sicilia- 3)      Veneto- Basilicata- 4)      Toscana-Marche

5)      Emilia-Umbria- 6)      Liguria- Abruzzo  - 7)      Lazio –Campania- 8)      Trentino S.T.- Calabria

9)      Aosta – Molise  10) Friuli - Puglia

NB. L’abbinamento è puramente indicativo e cesserà al momento dell’autosufficienza della regione sussidiata. Penso che questa soluzione eliminerà molti sprechi e dispersioni di denaro.

Altre considerazioni a favore di tale soluzione, saranno evidenziate da chi l’approfondirà.

http://digilander.libero.it/mocofepa/

 

 
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AMATA COSTITUZIONE

Post n°7 pubblicato il 09 Luglio 2006 da mocofepa
Foto di mocofepa

L'Amata costituzione

Quanto sarebbe meraviglioso, se la scelta per il NO, al rimodernamento della costituzione Italiana sia dovuto perchè gli italiani la amono, come taluni vogliono far credere.
Analizzando il risultato si vede di che tipo di amore è dato a questa costituzione
Si deduce che:
1) A:
Il meridione la ama perchè non vuole redimersi o perchè subisce le pressioni delle varie mafie che continuando ad avere sussidi a pioggia possono mantenere il loro potere.
B:
Il meridione ama talmente questa costituzione perche questa può permettergli di non rispettarla.
Vedere le percentuale in img

2) Le regioni a statuto speciale che hanno votato per il NO la amano talmente perchè cambiandola hanno timore di diventare parte di essa e quindi perdere quei privilegi che adesso hanno.

3) Il Popolo plagiato dai falsi buonismi e dalle false sussidiarità la ama e quindi ha votato NO perchè cos' pensa di salvare quelle istituzioni non profit che hanno agevolazioni dallo stato centrale non sapendo però che più del 70% degli aiuti vanno nelle tasche delle istituzioni benefiche per potersi gestire e ritrovarsi in alberghi a 5 stelle quando fanno delle riunioni. Queste Istituzioni, compresi sinadacati, caritas ecc. Avrebbero tutto da perdere in una talia federale

4) Il popolo delle ideologie ha votato No perchè lo hanno detto i partiti e non sà che questi, se cambiasse la costituzione in senso federale, non potrebbero più affondare le mani nell'erario senza controlli, per elargire fondi clientelari per mantenersi i voti.

5) Il popolo di sinistra ama questa costituzione e ha detto di NO perchè l'ha detto la sinistra

6) Quel popolo di destra che ama questa costituzione ha detto di NO perchè l'ha detto una parte della destra.

7) Quel popolo di destra e sinistra che amandola o non amandola ha votato NO, perchè non sopporta il Berlusconi. 

Quel popolo di destra che amandola o non amandola a votato SI perchè comunque era qualcosa contro la sinistra

9) Quel Popolo che amandola o non amandola ha detto No perchè è una idea della Lega Nord.

Fatte queste considerazioni, quanti sono gli italiani che hanno votato NO per mantenere questa costituzione, che da essi e veramente amata?... Forse solo quelli che sono detti i padri fondatori, ormai solo pochi e sono quei pochi che realmente la conoscono e che facendola passare nel 1948 sulle spalle del popolo, l'hanno resa sconosciuta per più di 50anni al popolo, che ne è rimasto all'oscuro.
Domanda finale. Come si fa amare ciò che non si conosce?

Considerazione finale. Onore al centro destra con i suoi pro e contro ha avuto il coraggiodi presentare questa riforma pur conoscendo le difficoltà su espresse e speriamo che le idee federaliste di Fassino e altri della sinistra che la pensano come lui abbiano la forza, per il bene dell' Italia di cambiare.
Fassino vuole una riforma costituzionale largamnete condivisa. Largamente significa una grande maggioranza parlamentare, spero voglia dire che chi è contro alla riforma, sia di destra o di sinistra e si trova in minoranza non dovrà creare drammi ma trarne le dovute conseguenze, ovvero, nella storia. essere segnato come chi è stato contro.

 
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Referedum del 25/26 Giugno 2006

Post n°6 pubblicato il 27 Maggio 2006 da mocofepa

Poche Parole per una comunicazione.

Se non hai chiaro il progetto federalista visita il sito WEB

http://digilander.libero.it/italiafederale/ItaliaFederale_index.htm

Il perchè del SI.

Mocofepa

 
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