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Post n°5 pubblicato il 12 Aprile 2015 da mi.descrivo.bckstg
Tiro su il Sipario. Un lungo post per selezionare le più gagliarde, le più resistenti, le migliori. Mica tutte avranno la forza di arrivare sino alla fine; sarò sfiancante all'inizio, come sempre. Lo faccio apposta. Non voglio attorno gente fiacca. Mi piace far selezione. Lo avrai capito già. ;-) Ora ti faccio, lentamente, uscire dal buio dove ti ho tenuta sin'ora. Stasera ci avviciniamo solo. Il delirio inizia domani. Tre, due, uno… via. Mi piace la musica. Ascolto, in egual misura, canzoni sia Inglesi che Italiane oltre ed alcune, veramente poche, in altre lingue. Non mi inoltro più in là anche perché, al di fuori di decente inglese, un infantile francese, una trentina di parole, oltre ai numeri da uno a dieci, in tedesco... beh... mi impantano. Lo puntualizzo perché io ci tengo a comprendere i testi di ciò che ascolto; ritengo siano una parte importante di un brano musicale. Ora fammi un favore; facciamo un sondaggio assieme. Domattina, mentre vai al lavoro, accendi la radio in auto e premi "scan". Ascoltati tutte le stazioni. Parti da 87,5 e non fermarti sino a 108 MHz. Scarta Radioradicale, Radiomaria e Radio GR-Parlamento. Insomma non far partecipare, alla analisi statistica, le stazioni dedicate alle parole né quelle only-italian-music. Che probabilità hai di ascoltare musica italiana? Se scarti le stazioni che si dichiarano dedite esclusivamente alla "musica italiana" quasi nulla. Anzi, a ben pensarci, anche solo il fatto che esistano un certo numero di emittenti che ti rimbambiscono, nei loro spot pubblicitari, rassicurandoti sul fatto che trasmetteranno SOLOMUSICAITALIANA, dimostra la correttezza di quanto vado asserendo. Eppure, nella realtà, la conoscenza profonda della lingua anglofona mica è così diffusa da giustificare questo monopolio musicale. Che ascoltano a fare allora se non capiscono il significato di ciò che sentono? Una risposta è che c'è a chi piace semplicemente ascoltarla, la musica, senza esser molto interessato alle parole. Mica siamo tutti uguali no ? Che c'è di male ? Questi, evidentemente, considerano la voce umana come uno dei tanti strumenti che partecipano al brano. Per loro son Suoni; non Idee. E' lecito. Anche perché, se così non fosse, passando al limite il concetto, un approccio integralista ci porterebbe a pretendere che la musica sia ascoltata solo da chi sa leggere un pentagramma. Insensato. Non capire le note e non capire le parole non vieta certamente di potersi gustare il risultato. Peraltro esistono pure le traduzioni. Su Internet poi... ci vuole un attimo a trovarle. Uno se le può leggere, capire di che cosa parla il brano ed ascoltarselo; senza la necessità di ricordarsi le singole parole ma avendone comunque ben chiaro il messaggio complessivo. Nulla vieta a che ci si possa pure impegnare a memorizzare il ritornello più importante . Si, memorizzarlo "a pappagallo"; che c'è di male a canticchiarlo mentre si ascolta il brano. Lecito. Il ragionamento sta in piedi, non si discute sui gusti ed io non ho proprio nulla da eccepire. Tutti i modi di ascoltar musica son degni di rispetto. Tuttavia a me piace capire il testo. Forse perché mi spiacerebbe canticchiare frasi senza esser certo di condividerle totalmente. Mi sentirei un poco manipolato. Ed a me non piace seguir la mandria senza capire il perché. Sicché insomma i testi me li ascolto con attenzione e me li vado finanche a leggere, se mi pare che mi sfugga la limpidissima comprensione di qualche frase. Altra mia particolarità è che non mi piace averla come sottofondo mentre faccio cose che richiedono concentrazione. Alcuni mettono a basso volume della classica e si mettono a pensare, a sviluppare una idea o un progetto. Io non riesco. A me va bene di qualsiasi genere, tra quelli che solitamente ascolto, se sto facendo un lavoro manuale o se mi sto coccolando in Bagno. Anzi, non ne posso proprio fare a meno in quei casi. Ottima mentre spunto i chilometri su una qualsiasi autostrada. A volte riesco pure ad ascoltarla mentre lavoro di testa. Ma sono sporadiche eccezioni; debbo essere impegnato in lavori ove il cervello si muova in automatico. Posso far conti, mentre ascolto musica; posso utilizzare tabelloni elettronici e persino ritoccare slides di una presentazione. Nulla di più però. Non riesco a progettare cose o sviluppare logicamente un concetto se in quel momento ho musica di sottofondo. Insomma la musica, per me, è come una presenza. Non riesco a finger che non esista. Non riesco ad ignorarla. Non riesco a metterla in secondo piano. Mi parrebbe quasi di mancarle di rispetto. Se c'è, la debbo ascoltare con un livello di attenzione che mica sempre posso metterle a disposizione. In quei casi, meglio star distanti. Diciamo che, quando lei c'è, mi sento obbligato a dedicarmici. Forse è proprio per questo che debbo sempre conoscer molto bene il testo, capire cosa voleva dirmi chi, quelle parole, le ha scritte. Questa è la Genesi. Da qui, infatti, nasce il mio dramma. Da questa necessità nasce la mia sofferenza; Sofferenza che oggi, qui, con voi, voglio condividere. Sofferenza che voglio, con voi, tentare di lenire. Eccovi il mio tormento:
Ma che cazzo vuol dire ??? Io non ci dormo la notte. Lo vedi, lo vedi che gran casino che è, al giorno d'oggi, il non conoscer le lingue !!! Io mi ci sono incaponito. Mi son detto: "Han decifrato tanti linguaggi antichi, lingue morte, traducono il Sumero, l'Etrusco e mille altri idiomi estinti. Tutti a rigirarsi tra le mani papiri e tavolette d'argilla. Loro si muovono, con visibile agio, tra Ideogrammi ed Alfabeti in Disuso mentre io, collegato a www . angolotesti . it, sono in evidente disagio già davanti alla prima parola." Già. "SALAGADULA" Mi fa scoppiare il cervello. "Salagadula" mi entra nella testa, rimbalza, sbatte, non mi da pace. E che dire poi della sensazione di inadeguatezza e di impotenza che si impadronisce di me quando mi trovo, inerme, di fronte ad un ancor più incomprensibile "BIBBIDI-BOBBIDI-BU" ? Sono anni che subisco questo ritornello, incapace di reagire. Ma ora basta. Stasera, Ora, Adesso, affronterò la cosa e non mollerò la presa. Starò sul pezzo sino a quando non l'avrò vinta. Se son riusciti loro a tradurre i Fenici, possibile che io non possa farcela a decifrare questo testo? Non può essere difficile. Certo, ci sarà da far ragionamenti, da sforzarcisi, da far tante ipotesi. Ma, se mi impantano, so che potrò contare su di voi. Siamo una community no ? Domani sera, assieme a voi, io lo tradurrò. Sento che ce la faremo. O quantomeno una cosa è certa: io ce la metterò tutta. E quando mi ingaggio su una cosa con siffatta determinazione, beh, alla fine, lo so, la spunto. Sarà così anche stavolta; ne sono certissimo. Dai, a domani sera; stesso posto stessa ora. Ci conto. (Mah... mi son riletto prima di pubblicare e stavo per scrivere "non ho parole". ... Però, chi mi crederebbe più? ) :-) |
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