Creato da boogie_bear il 23/12/2009
The word for World is Forest (U. K. Le Guin)

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La sindrome di down non é una malattia.
Le persone con la sindrome di down non cercano una medicina, vogliono solo essere trattate come gli altri.
Il 93% dei contatti non copierà questo mesaggio...
Spero solo che tu che stai leggendo voglia far parte del restante 7% che copierà questo messaggio nella sua bacheca !!
In ogni caso grazie di averlo letto. Boog :-)

 

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Stefano Piedimonte

Nel nome dello zio

Guanda

 

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Post n°373 pubblicato il 11 Aprile 2012 da boogie_bear

Negata la comunione a un bimbo di 10 anni, disabile psichico, "perché non è in grado di intendere e volere". Questa la spiegazione di don Piergiorgio Zaghi, parroco di Porto Garibaldi, lido ferrarese, a chi è rimasto sconcertato dal fatto che il sacerdote, nella cerimonia propedeutica alle prime comunioni avvenuta durante il Giovedì santo, abbia saltato un piccolo, affetto da ritardo mentale.

Eppure nella tradizione cattolica un altro sacramento, il battesimo, deve avvenire il prima possibile, solitamente a pochi giorni di vita, per assicurare la vita eterna al nascituro. Ben prima, quindi, che il neonato sviluppi qualsiasi capacità cognitiva.

Alcuni genitori dei compagni di classe del piccolo, hanno scritto una lettera invitando il prete a ritornare sulle sue decisioni. Quest'ultimo si è difeso nell'omelia pronunciata durante la messa del Venerdì santo: anche se la dottrina non prevede l'esclusione dall'eucaristia per le persone incapaci di intendere e volere, don Piergiorgio Zaghi avrebbe desiderato che il piccolo capisse o intuisse la portata del sacramento.

Concetto ribadito dal vicario della diocesi di Ferrara. "Nessuna discriminazione", secondo monsignor Antonio Grandini: "Per ricevere il sacramento il bambino dovrebbe saper distinguere il pane dall'ostia e questo, al momento, non è avvenuto". Non si esclude, aggiunge monsignor Grandini, che il piccolo possa terminare il suo percorso di crescita spirituale e ricevere il sacramento a maggio insieme ai
suoi coetanei.

Ma le polemiche non si placano. E, come riferisce La Nuova Ferrara, investono direttamente i compagni di classe del bambino escluso. Uno di questi, in particolare, si è rivolto al parroco con una lettera: "Carissimo don Piergiorgio - è una delle lettere - sono un bambino di quarta elementare. Quest'anno ci siamo preparati per ricevere la prima comunione e ho saputo che un nostro compagno non può farla. Mi sono chiesto cosa ha fatto di male, perché non può farla? è cattivo? si comporta male? Per me non è cattivo, è bravo e tranquillo". Il bambino (o chi lo ha aiutato a scrivere la lettera) chiede che il compagno possa accostarsi alla comunione assieme agli altri amici: "Pensiamo che Gesù l'avrebbe guarito come ha fatto con Lazzaro o con i lebbrosi".

Non ho parole.
Mi guardo dentro e trovo solo profonda pena e un sordo disgusto per questo ministro di un dio incapace di amare.
Che non é certo il mio. Boog

 

 
 
 
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