"Calunnia integrata" è un aggregatore di notizie storiche e di attualità sui fenomeni di Calunnia, Diffamazione, Denigrazione occorsi in diversi ambiti sociali, politico, dello spettacolo,dell'informazione, la loro portata attraverso i media e altri strumenti pubblicitari. L'uso e l'abuso della parola verso il nemico, l'avversario, lo sfidante, il differente, come arma di persuasione verso il collettivo e la collettività di un pensiero soggettivo opinabile, ovvero la strumentabilità della parola in assenza del diritto di critica.
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Post n°24 pubblicato il 05 Dicembre 2014 da calumniam.facile
Rom, extra comunitario, ladro, negro, terrorista, ciccione sono le parole che discriminano. Usate per un sondaggio nella campagna sociale Ma che "razza" di parole di Famiglia Cristiana e quotidiani cattolici ci raccontano le esclusioni più avvertite in Italia: i rom, che fanno paura, fanno arrabbiare -lo dice Luciano Scalettari, vicecaporedattore di Famiglia Cristiana e responsabile del desk solidarietà e pace del settimanale, è stato inviato speciale in Africa per 20 anni. Fare giornalismo sociale - ci racconta - è raccontare le esclusioni, fare indagini, è scontrarsi con i poteri che marginalizzano quando la grande informazione spegne i riflettori. Durante una trasmissione radiofonica de La zanzara -Pungenti e indisciplinati - un commentatore ha rilasciato una pesante battuta: I rom dovrebbero essere termovalorizzati più che valorizzati. Non dovrebbe essere dato spazio - secondo Scalettari che s'immagina già replicato da la Zanzara - a queste conduzioni: il genocidio nazista degli zingari è quello più dimenticato.
Fonte: Calumnia integrata© Roma 4/12/2014
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Post n°23 pubblicato il 02 Dicembre 2014 da calumniam.facile
Il talento è scoprirla, poi lavorarla, redarla e pure accattivarsi il lettore con la scelta del titolo e dell'occhiello richiamando il punto cruciale della notizia che si intende fornire, ma resta fondamentale la distinzione tra un blogger e un giornalista . Il secondo ha il diritto e il dovere di informare, anche la scoperta di un fatto. Il blogger scopre la notizia dal copia e incolla, senza verifica delle fonti. il giornalista con le inchieste, la cronaca o un 'intervista. Che il presidente dell'ODG abbia lanciato il suo monito sconfessando gli avvoltoi della notizia, appellandosi alla Carta di Treviso per la tutela dei minori, non dovrebbere essere una sorpresa nel richiamo ai principi deontologici che caratterizzano la professione, per chi la professione la pratica e di tutto il mondo dell'informazione . In tempo di formazione e crediti per i giornalisti, sia professionisti che pubblicisti, iscritti negli ultimi anni, ci si può legittimamente domandare perchè la materia vada ripassata. Il denaro che entra nelle casse dell'Ordine, dalle sue penne iscritte agli albi di tutta Italia e che sostengono l'Ordine stesso non è un motivo valido per dire che i giornalisiti esistono e per rilanciare la corretta informazione; In tempi in cui la "notizia" è cavalcata da presentatori, blogger e pennaioli, la cui autorevolezza informativa è fortemente discutibile dall'assenza di autoregolamentazione, risulta naturale un ritorno delle penne deontologiche cui sopra, fortemente vilipese dalla politica di M5S e FI e dallo scontento per quei giornalisti che si sono venduti al gossip, alla speculazione della notizia e di penne al soldo dei potenti. . E per chi non la pratica? Farebbe bene a valutare ciò che scrive anche in ambiti differenti dall'informazione, stravolgimento dei fatti e il rischio di diffamazione è costantemente presente al di la del diritto di critica. Ben espresso l'appello di Iacopino anche verso tanta tv e informazione spazzatura, era ora.
calunnia integrata©
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Post n°22 pubblicato il 31 Ottobre 2014 da calumniam.facile
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Post n°21 pubblicato il 18 Luglio 2014 da calumniam.facile
Menzogne, finzioni, sotterfugi, truffe, imbrogli, bugie, ipocrisie, adulazioni; propinate da bugiardi, fanfaroni, millantatori, e date a bere a polli, merli, gonzi, creduloni. Sono più di trecento le parole italiane che riguardano azioni, personaggi e strategie dell’inganno, e se la lingua è così ricca di sottili distinzioni, ancor più vasto è il repertorio di trucchi e strategie che la mente umana ha a disposizione per far credere il falso, la domanda è...PERCHE'??? I tentativi di screditare persone nel web con dicerie sono una "moda" piuttosto diffusa, sono lo specchio di una palese ignoranza e invidia. Non tutti tollerano queste comportazioni .. Post n°20 pubblicato il 15 Luglio 2014 da zoele2) -grazie zoele2, calumnia integrata |
Post n°20 pubblicato il 10 Luglio 2014 da calumniam.facile
Dice Carlo Ginzburg, storico di molte storie, che il suo lavoro consiste nel "districare l'intreccio tra vero, falso, finto". Per dipanare le matasse più intricate, per comprendere le ragioni più contorte di un accadimento bisogna identificare degli indizi, delle tracce che disvelino il falso che sembrava vero, e viceversa. Se adottiamo questo metodo 'indiziario' alla politica italiana, piuttosto che prender per buone le dichiarazioni solenni, gli scontri all'arma bianca nei salotti televisivi, e qualche volta anche in parlamento, vale rifugiarsi nelle pieghe della politica a tutto volume per recuperare qualche traccia del vero al di là del finto e del falso.
(Da indegni apprendisti stregoni di Ginzburg) |
Post n°19 pubblicato il 10 Luglio 2014 da calumniam.facile
Piacenza: donna prende una multa e offende i vigili su Fb. Denunciata Ha offeso il corpo dei vigili sul social network dopo una multa, denunciata per diffamazione. Occhio: La polizia sta valutando cosa fare nei confronti di chi ha commentato o condiviso.
L'illimitata indisponenza degli internauti comincia a subire battute di arresto.
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Post n°18 pubblicato il 28 Maggio 2014 da calumniam.facile
Ancora intimidazioni on line per la giornalista de “Il Manifesto” Giuliana Sgrena: commenti e insulti sul suo profilo pubblico di Facebook. Le nuove pesanti invettive fanno riferimento, come le precedenti, al sequestro che subì in Iraq, alla morte dell'agente dei servizi segreti Nicola Calipari (ucciso durante la sua liberazione) e al suo articolo sui marò arrestati in India due anni fa. Successivi articoli (Globalist) di Giuliana Sgrena sui marò tornati in India del 2013 e post avevano già scatenato pesanti reazioni, tra queste quelle dell'assessore comunale di Sala Consilina (Sa) Michele Santoriello che si era espresso così:
“Mi dicono che dovrei morire, impiccarmi, guardarmi alle spalle. Fanno continuamente riferimento alla mia attività giornalistica in Iraq, mi accusano di avere causato la morte di Calipari. A scrivere questi commenti – dice la giornalista a Ossigeno – spesso sono persone che appartengono a movimenti di estrema destra come Forza Nuova”. Due anni fa Sgrena denunciò le minacce. Ora intende presentare una nuova denuncia perché, oltre alle minacce, spiega, ci sono state anche manifestazioni per contestare la sua campagna elettorale. (( Il Fatto Quotidiano 2013 - Ossigeno per l'informazione 2014)
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Post n°17 pubblicato il 01 Maggio 2014 da calumniam.facile
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Sfogarsi contro chicchessia sui Social Forum che amplificano la platea di persone messe a conoscenza dei contenuti potenzialmente diffamatori può trasformarsi in una condanna per diffamazione aggravata anche se non si fanno nomi. Gli indizi: avverbi, termini e aggettivi permettono di individuare la persona offesa. "I blog, i forum, e gli spazi virtuali inoltre - secondo L'avvocato Saverio Occhipinti, esperto di diritto di Internet - devono considerarsi al pari di una testata giornalistica, dove chi diffama va perseguitato per diffamazione aggravata a mezzo pubblicità". Sinora la giurisprudenza aveva trattato unanimamente lo spazio virtuale e optato per un approccio di maggiore libertà degli spazi. Il caso: Insulti su facebook, la Cassazione annulla l'assoluzione di un finanziere che offese un collega senza citarlo: "E' reato se la vittima è riconoscibile" calunnia integrata
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Post n°16 pubblicato il 30 Aprile 2014 da calumniam.facile
: Quanto sei brava - è cominciata così, con lettere e tanti complimenti, una disavventura per la carismatica conduttrice Alle falde del Kilimangiaro di Licia Colò alle prese con un dei tanti fans che si però si è trasformato in stalker. L'assertore, un uomo di nazionalità tunisina ha ossessionato la presentatrice per cinque anni sino a dichiararsi il padre della figlia di Licia
Licia non avrebbe dovuto sottovalutare il suo interesse Le scriveva con sempre piu assiduità e insistenza l'ammiratore Così mescolato tra centinaia di sostenitori L'incubo è culminato in una denuncia per stalking ascolta bene quello che ti dico non sottovalutare il mio amore per te .. sono il padre di tua figlia
calunnia integrata |
Post n°15 pubblicato il 23 Aprile 2014 da calumniam.facile
Manichini che non appena buttati finiscono nelle mani di maniaci che gradiscono bocche larghe e accoglienti |
Post n°14 pubblicato il 18 Aprile 2014 da calumniam.facile
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Post n°13 pubblicato il 17 Aprile 2014 da calumniam.facile
- l'immagine della copertina di "Tutti dicono che sono un bastardo" Vita di Charles Bukowski è puramente illustrativa del post Errori Giudiziari - Dal 1991 ad oggi lo Stato Italiano ha rimborsato circa 576 milioni di euro tra riparazioni per ingiustizia detenzione e indennizzi per errori giudiziari, quasi tutto, 476 milioni circa, per risarcire le le decine di migliaia di ingiuste detenzioni in carcere o arresti domiciliari scontati da innocenti. Tutto il mondo è paese, succede dappertutto. No, i casi accertati di ingiusta detenzione in Italia sono 22.300 contro 1304 accertati negli Stati Uniti . Poi si inorridisce per le carceri affollate e le ipotesi di amnistia. (Valentino Maimone) Poi prendiamo il caso di una romena che si è fatta tre anni di carcere innocente accusata di aver ucciso una anziana donna di cui era badante. Le sono stati riconosciuti 210 mila euro di rimborso, negati dal ricorso di Stato perchè avrebbe indotto a far credere agli investigatori di essere l'omicida dell'anziana trovata morta. Scoperto poi che l'anziana è morta di morte naturale è stato evidenziato che la donna rumena avrebbe avuto cattivi rapporti con la sua datrice di lavoro.. E' morta pochi giorni fa depressa, la donna rumena. Dopo gli sprechi del passato e condanne facili, la discussione della sacralità. calunnia integrata
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Post n°12 pubblicato il 15 Aprile 2014 da calumniam.facile
Si è discusso a lungo sulla telefonata tra un finto Niki Vendola e l’economista Fabrizio Barca che, ignaro della falsa identità dell’interlocutore, si è lasciato andare a considerazioni e commenti.
La pratica dell’uso di telefonate “tranello”, fatte utilizzando la voce di un imitatore, è una vera truffa che nulla ha a che fare con i modi del fare informazione.
Non si tratta di scherzi, ma di una sostituzione di persona finalizzata, che vìola i principi della privacy e del rispetto dei cittadini utenti.
Anche perché, al termine della telefonata, lo “scherzo” non viene rivelato all’ interlocutore.
Non è la prima volta che il programma radiofonico “La Zanzara”, condotto da giornalisti professionisti, ricorre a queste pratiche, spacciandole per scoop.
In proposito è stato aperto un provvedimento discplinare .
(ODG, febbraio 2014)
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Il diritto di cronaca e critica trovano fondamento nell'articolo 21 della Costituzione che sancisce che Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
Affinche il Dirittto di Cronaca non leda l'Onore altrui e affinche non si cada nel crimine della Diffamazione e Ingiuria è necessario che: a) che vi sia un interesse pubblico alla notizia; b) che i fatti narrati corrispondano a verità; c) che l'esposizione dei fatti sia corretta e serena, secondo il principio della continenza. Per quel che concerne il Diritto di critica, invece, definito come libertà di esprimere giudizi, valutazioni e opinioni, la dottrina e la giurisprudenza prevalente ricostruiscono le stesse condizioni. In particolare, sul requisito della verità, se la critica riguarda un fatto è necessario che soltanto quello sia vero, non potendosi pretendere ontologicamente la verità su opinioni e valutazioni. Viene, tuttavia, richiesto che la critica non si spinga sino ad arrivare all'offesa ed all'umiliazione pubblica dei propri avversari.
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Post n°10 pubblicato il 09 Aprile 2014 da calumniam.facile
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Post n°9 pubblicato il 07 Aprile 2014 da calumniam.facile
Ingiuria, Diffamazione, Calunnia Sono i delitti contro l'onore. L'onore è un bene giuridico ed è tutelato dalla norma. La norma apporta tutela penalistica al bene giuridico dell'onore. Tale nozione racchiude due aspetti l'uno soggettivo e l'altro oggettivo. Vi è il senso soggettivo dell'onore ed è il sentimento e l'idea che ciascuno ha di sé. In senso oggettivo, al contrario, per onore si intende il rispetto e la stima di cui ciascuno gode presso il gruppo sociale. In questo seconda accezione si parla comunemente anche di reputazione. Ingiuria : Chiunque offende l'onore o il decoro di una persona presente Alla stessa pena soggiace chi commette il fatto mediante comunicazione telegrafica o telefonica, o con scritti o disegni,con comunicazioni a distanza, diretti alla persona offesa. E' a consumazione istantanea con la percezione dell'offesa dell'onore e del decoro. Se le offese sono reciproche, il giudice può dichiarare non punibili uno o entrambi gli offensori ma Non è punibile chi ha commesso ingiuria o diffamazione nello stato d'ira determinato da un fatto ingiusto ricevuto, e subito dopo di esso. Diffamazione: chi, comunicando con più persone, offende l'onore o il decoro di una persona non presente È opinione prevalente in dottrina che la comunicazione diffamatoria possa avvenire a soggetti diversi anche in tempi differenti, consumandosi in tal caso il reato nel momento della comunicazione alla seconda persona. Calunnia: chiunque, con denuncia, querela, richiesta o istanza diretta all'Autorità giudiziaria o ad un'altra Autorità che a quella abbia obbligo di riferirne, incolpa di un reato taluno che egli sa innocente, ovvero simula a carico di lui le tracce di un reato. Può trattarsi indifferentemente di un reato mai esistito ovvero di un reato commesso da altri. La calunnia si configura come un delitto plurioffensivo in quanto si distingue calunnia formale e materiale - presentazione di denuncia ovvero simulazione di un reato - . E' un bene giuridico che tutela la libertà personale del falsamente incolpato e considerato delitto contro l’amministrazione della giustizia. La categoria che più di tutte subisce la denuncia per diffamazione è quella dei giornalisti; in sede penale, la categoria più querelante è quella dei magistrati. Nelle separazioni conflittuali in Italia risultano false l'80% delle accuse di maltrattamento ed il 92-96% delle accuse di abuso sui figli. Negli anni successivi al 2000 sono comparse le prime sentenze in ordine alla diffamazione “online”. La prima in assoluto è datata 26 maggio 2006: il Tribunale di Aosta condannò per il reato di diffamazione a mezzo stampa un blogger equiparando il titolare di blog a direttore responsabile dello stesso, pur se non viene formalmente utilizzata tale forma semantica per indicare la figura del gestore e proprietario di un sito Internet, su cui altri soggetti possano inserire intervenuti.
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Post n°8 pubblicato il 06 Aprile 2014 da calumniam.facile
Mia amata figlia prediletta, quando un uomo dice di essere esperto nelle scienze dovrà dimostrarlo, se vuole che voi crediate in lui. Quando un insegnante dice che sa molte cose, saprete quanto è bravo se riuscite a imparare da lui. Quando un uomo di Dio dice che sa tutto di Dio, lui potrà rivelarvi queste informazioni e voi sarete ben informati. Ma, quando un uomo di Dio dice di essere ispirato dallo Spirito Santo, voi lo riconoscerete solo dai frutti che produce e non dalle conoscenze che impartisce. messaggi
(2000 anni fa) |
Post n°7 pubblicato il 05 Aprile 2014 da calumniam.facile
"Con le sue affermazioni calunniose tirava in ballo i nomi di spicco del centrosinistra come l'allora presidente del Consiglio, Romano Prodi, Piero Fassino e Walter Veltroni. Li accusava di essere destinatari di tangenti legate alla vicenda di Telekom Serbia. Un castello di accuse dimostratosi del tutto falso, una 'bufala' in piena regola. Per quelle calunnie il 10 novembre il Tribunale di Roma ha condannato a dieci anni di reclusione Igor Marini che a partire dal 2003, e per quasi due anni, ha raccontato, come accertato dai pm romani, «frottole calunniando gli esponenti del centrosinistra italiano che oggi dovrà anche risarcire». I giudici della quinta sezione penale lo hanno, infatti, condannato al pagamento di una provvisionale immediatamente esecutiva di oltre un milione di euro". fonteLETTERA43 quotidiano indipendente (11 anni fa) |
Post n°6 pubblicato il 05 Aprile 2014 da calumniam.facile
"[...] le frasi diffamatorie di Filippo Facci ai danni di persone incensurate o comunque oneste non si contano più. Tanto per ricordarne alcune, Filippo Facci è quello che sulle prime pagine del Giornale ha recentemente dato dell’animoso coglione a Marco Travaglio, dell’eccentrico pederasta a Gianni Vattimo ed è colui che ha intimato ai redattori di Wikipedia di oscurare la sua pagina personale sotto la minaccia di denunce. (4 anni fa) |
Post n°5 pubblicato il 05 Aprile 2014 da calumniam.facile
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