La casa dei bradipi

Post N° 75

Sono in una stanza di albergo. Non so che ore siano, nè in quale città mi trovo. Avverto, fortemente, la tua presenza, sento che sei vicino a me ma non riesco a vederti. Allora inizio a spogliarmi come se tu mi stessi guardando. Con lentezza faccio scorrere la cerniera a lampo del vestito rivelando la schiena nuda. La camera è illuminata da una luce fioca che rende quasi impercettibili i mobili che l'arredano. Solo il letto è illuminato e un grande specchio posto di fronte.

Mi avvicino allo specchio e mi guardo pensando che tu sia dall'altra parte dello specchio.
Mi tocco il corpo: con le mani mi cingo i seni, ancora nascosti dall'abito, li strizzo fortemente dandogli la forma di due punte accuminate. Li massaggio lungamente divaricando leggermente le gambe velate da calze nere.
Mi volto e con le dita disegno una linea sulla schiena nuda fino a raggiungere l'incavo dei miei glutei.
Con un movimento leggero faccio scivolare l'abito dal corpo  svelando la biancheria che ho scelto per te.
Uno bustier ottocentesco che strizza la mia vita e ostenta i miei seni, un reggicalze nero liscio e le calze mollemmente fermate. Ho deciso di indossare delle scarpe color bronzo vintage anni 40 con il tacco solido e una lieve zeppa.

Mi volto e ti guardo: so che puoi intravedere l'areola dei mie capezzoli e provo un fremito mentre ostento la nudità totale del mio pube glabro, come piace a te.

All'improvviso appari da dietro, senza dire una parola, sento le tue labbra sulle mie spalle mentre con le mani estrai i miei seni dal corsetto e giochi con loro. Le tue mani sono coppe intorno a loro e li massaggi. Ti inginocchi dietro di me e con la lingua esplori le mie natiche fino a farla sparire tra di loro. Sento la tua saliva che scivola tra le cosce che si allargano ma tu me le chiudi subito. Percepisco la tua lingua che entra nel mio buchetto, ancora piccolo, e brividi di piacere percorrono tutto il mio corpo strappandomi un gemito di piacere profondo. Le tue mani sono ovunque e mi deflorano con forza. 
Con le mani cerco il tuo sesso e lo sento gonfio e duro e vorrei voltarmi per prenderlo nella mia bocca e gustarmelo pienamente.
Sei cattivo,oggi, non mi permetti di farlo e continui a bloccare ogni mio tentativo. 
Poi, mi accompagni alla finestra della camera e mi chiedi di indicarti tutto quello che sta accadendo per strada. Cerco di concentrarmi ma all'improvviso sento che mi stai penetrando con forza da dietro. Mi irrigidisco ma tu insisti e vinci ogni mia resistenza e ti sento completamente dentro di me.

"Parlami, dimmi cosa vedi fuori?"  -insisti a chiedermi -
"Oh vedo delle macchine ..., gente che passeggia, - ti sento sempre più dentro di me- mi stai scopando tutto il corpo fino al cervello -  
Non riesco più a parlare sento solo i tuoi colpi dentro di me...non so più chi sono nè dove sono. 
Vorrei parlare ma dalla mia bocca escono solo gemiti e grida di piacere sempre più intensi.... non fermarti, penso,  voglio solo essere il tuo oggetto soggetto di desiderio infinito.....