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Chimayra

E se guarderai a lungo nell’abisso, anche l’abisso vorrà guardare in te. (Nietzche)

 

 

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La fantastica Ubar

Post n°109 pubblicato il 30 Novembre 2009 da Kimayra
 

Ricostruzione in 3D di Ubar
Lawrence d'Arabia chiamò questa città, Ubar, l'Atlantide delle Sabbie. In antichi documenti essa è, però, chiamata Iram e forse era un centro commerciale del Rub 'al Khali, il deserto situato nella parte meridionale della penisola arabica.
Le leggende vogliono che fosse diventata molto potente nel 3000 a.C. e tale rimase fino al I secolo d.C., grazie agli scambi tra le regioni costiere e le popolazioni del Medio Oriente. In epoca moderna della città si persero notizie al punto tale che si cominciò a pensare che la sua esistenza fosse solamente una bella leggenda.
Ubar "dalle colonne alte" era ed è la più favolosa tra le città dell'antica Arabia preislamica, ricordata dal Corano con il nome di Iram proprio per la sua grandiosità e la superbia dei suoi abitanti. Proprio a causa di questa superbia Ubar/Iram, come Sodoma e Gomorra, fu distrutta da Dio e sepolta dalle sabbie, che ne cancellarono completamente l'esistenza al punto che alla città venne dato l'epiteto di Atlantide delle sabbie.
Molti, tra archeologi ed esploratori, tentarono di ricercare il luogo in cui era stata edificata Ubar. Negli anni Ottanta Nicholas Clapp si imbatté nella sua leggenda e cominciò a cercarla ostinatamente. Curiosando tra antichi manoscritti risalenti al 1460, Clapp si accorse che un amanuense, copiando la mappa tolemaica, aveva confuso l'87° meridiano con il 78°. In molti avevano cercato l'Omanum Emporium in un punto in cui non c'era altro che deserto. Clapp chiese aiuto alla NASA.
UbarUbar, secondo le leggende era stata distrutta o da un terremoto o da un uragano. Di certo in tutte le leggende compare il profeta Hud che accusa i suoi concittadini di non aver fede in Dio e che tenta di convertirli al monoteismo. Questa predicazione monoteistica in una città dell'Arabia preislamica, hanno fatto supporre agli studiosi che Hud fosse un ebreo. Eppure Hud è tuttora noto tra le genti dello Yemen, tant'è vero che una volta ogni anno esse si riuniscono presso la presunta tomba del profeta.
Clapp, dopo aver ottenuto l'aiuto della NASA, cominciò ad esplorare il luogo dove, secondo lui, doveva trovarsi Ubar. Nel 1990 la prima esplorazione non ebbe il successo sperato. Clapp, però, appurò che Ubar era il più grande centro per la raccolta e lo smistamento dell'olibano. Questo tipo di incenso era ricercatissimo, sia in Grecia che a Roma, per usi celebrativi e funerari e veniva pagato come se fosse oro. L'olibano cresceva sui vicini monti del Dhofar, al confine del Rub'al-Khali, il deserto dell'Arabia. Sulla costa, poi, vi era una città molto simile ad Ubar, Ain Humran, forse un avamposto del popolo di 'Ad sul mare, da cui veniva spedito l'incenso raccolto sui monti del Dhofar. Da Ubar, invece, partivano ed arrivavano migliaia di carovane che attraversavano il deserto. 
Recenti scoperte hanno riportato Ubar all'attenzione della comunità scientifica. Nei primi anni Ottanta un gruppo di ricercatori utilizzarono il telerilevamento dei satelliti NASA, i dati del programma Landsat e le immagini rimandate dallo Space Shuttle Challenger per individuare gli antichi percorsi carovanieri. Queste strade erano state, infatti, utilizzate come vie di commercio tra il 2800 a.C. fino al 100 a.C..
Un settore della provincia di Dhofar, nell'Oman, è stata identificata, in questo modo, come sede di un avamposto della civiltà perduta. Una squadra comprendente l'avventuriero Ranulph Fiennes, l'archeologo Juris Zarins, il regista Nicholas Clapp e l'avvocato George Hedges, perlustrò la zona e si fermò presso un pozzo d'acqua chiamato Ash Shisar. Nei pressi di questa oasi era stato precendentemente identificato un sito come luogo del forte Shis'r risalente al XVI secolo. Gli scavi permisero di riscoprire un insedimento molto più grande e manufatti che non erano mai stati rinvenuti in precedenza.
Il forte fu costruto in cima ad una grande caverna di calcare utilizzata come fonte d'acqua sulla via commerciale per Iram. Quattro successivi scavi, condotti da Dott. Juris Zarins, hanno mostrato la presenza di strutture più antiche ed hanno permesso di scoprire la presenza storica del popolo di 'Ad, i costruttori dell'antica Iram.

 
 
 
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