Il Cinecaffettino

The devil's dozen - Ne resterà soltanto uno...

Sfruttando la temperatura piacevole che quest'anomala estate ci sta regalando (o facendo pagare, secondo i punti di vista) le serate davanti al piccolo schermo diventano un appuntamento più frequente del solito, soprattutto se rapportate agli anni trascorsi.
E proprio per questo motivo il Cinecaffettino vuole ancora proporre, prima della rituale pausa, una tazzina da sorseggiare con serenità e spensieratezza tra le mura domestiche, magari mentre là fuori imperversa l'ennesimo temporale.

Prendiamo in considerazione una pellicola che il nostro Paese ha conosciuto mercé la distribuzione per l'home video e qualche passaggio sulle pay tv:
THE DEVIL'S DOZEN di Jeremy London, datato 2013.

La storia è quanto mai semplice, con un gruppetto di (dodici) persone rinchiuse in un locale senza via di fuga e un piano strategico di natura psicologica, tendente all'annientamento reciproco, in funzione del premio in palio per una soltanto di loro.

Le atmosfere sono quelle tipiche del genere claustrofobico che ha attinto nuova linfa vitale dal successo planetario del bellissimo Saw - L'enigmista di James Wan (2004).
Ma, a differenza di quell'illustre modello, qui non ci sono trappole mortali disseminate lungo il percorso interno bensì unicamente qualche arma lasciata a disposizione dei protagonisti, pronta per essere usata in nome della sopravvivenza.

Gli interpreti si impegnano per dare credibilità all'assunto e protrarre dignitosamente ottanta minuti di girato.
Troviamo un C. Thomas Howell predicatore, un Eric Roberts di provocante ambiguità e qualche buona presenza femminile, in primis Grace Johnston.
Gli effettacci sono limitati alle esplosioni di colpi sul corpo, con conseguente spargimento di sangue, e il lato sexploitativo è praticamente assente, malgrado il gineceo fosse ben rappresentato.

In definitiva, il tempo scorre via velocemente e non si rischia mai di perdere qualche rigo dello spartito se ci si dovesse distrarre per un attimo.
Divertimento nella media dei prodotti di tal guisa, con esaltazione dell'aspetto psicologico, religioso, redentivo.
E con un finale very supernatural...

Buona cinetazzina a tutti!