Il Cinecaffettino

La buona tazza di caffè...al gusto di cinema

 

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Il Cinecaffettino è frutto dell'attività creativa, libera e gratuita dell'autore.
Il suo contenuto appartiene unicamente all'autore e ogni sua pubblicazione (in parte o in toto, commerciale o non commerciale) fuori di questa sede è vietata senza il previo assenso autorizzativo dell'autore medesimo.
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NEBBIE E DELITTI - IL FIUME DELLE NEBBIE (2005)

Post n°99 pubblicato il 14 Settembre 2015 da EmmeKing
 

Bentornati amici di questo microscopico (ma spero anche divertente) cineblog.
Archiviata l'estate del caldo record è già tempo di fare i conti con le prime piogge autunnali, con le scarpe chiuse e le calze che prendono il posto dei sandali calzati a piedi nudi.
Ciò che resta invariato, però, è quel tipico languorino di cinema di genere che il Cinecaffettino cerca in qualche maniera di soddisfare con le sue proposte.
In questo caso, in totale empatia con il clima che ci attende da qui a pochi giorni, la bevanda cinematografica qui caldeggiata fa parte di una delle più belle serie per il piccolo schermo realizzate da Mamma Rai.
Per la precisione parliamo di Nebbie e delitti e del suo film d'esordio,
Il fiume delle nebbie (2005).
La regia di Riccardo Donna colpisce per la capacità di trasportare immediatamente lo spettatore nella dimensione del racconto (scritto su carta da Valerio Varesi).
La scelta di un attore come Luca Barbareschi nella parte del commissario Soneri, poi, rappresenta un'ulteriore carta ben giocata.
Lucido ed apparentemente burbero ma in grado di contrastare un ambiente spesso ostinato a celare la verità delle cose.
Con il berretto di lana in testa e il suo sigaro in bocca, deambulante coi piedi a mollo a bordo del Po, regala una prestazione semplicemente superba.
Completa l'opera una location che "parla da sé":
il fiume che origina dal Monviso, con le sue rive scure e sonnolenti, i suoi ponti e le sue imbarcazioni ondeggianti (in)sicure sulle sue brumose acque.
Nel film de quo, la ricerca del colpevole di un doppio crimine comporta una rivisitazione storica legata ai fatt(acc)i del tempo della Seconda Guerra Mondiale.
Il paese travolto dalle acque, che porta seco ancora i segni dei combattimenti tra partigiani e fascisti, ha un fascino ammorbante che conduce a suggestioni misteriose quali solo un locus come quello padano nella stagione invernale sa regalare.
La parte della bella pretendente al cuore del protagonista è Natasha Stefanenko, impegnata a dividersi tra aule di tribunali ed appuntamenti (spesso mancati) con il barbuto commissario sfuggente.
Per finire si deve necessariamente segnalare la quotidianità messa a servizio del genere, come dimostrano i tavoli imbanditi del Milord di Eraldo Turra (uno dei due Gemelli Ruggeri) o i bicchieri di vino dell'osteria in riva al fiume, immersa anch'essa nelle nebbie indecifrabili della storia.
Un momento di cinema eccellente, da gustare in ogni stagione dell'anno ma preferibilmente in quella più fredda, quando l'umidità penetra nelle ossa come un coltello affilato che affonda nella morbida carne.
Il consiglio è di sorseggiare la tazzina con qualche biscotto croccante e un gilet sulle spalle...

 
 
 
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INFO


Un blog di: EmmeKing
Data di creazione: 07/02/2013
 

OCCHIO AI COLORI!!!

Se durante la lettura dei post trovate un topolino colorato nell'incipit significa che il Cinecaffettino, in quell'occasione, ha voluto indirizzare la sua proposta ad una specifica fascia di età...
Un topino verde per ciò che riguarda gli argomenti destinati a tutti, uno giallo se le utenze di riferimento riguardano un'età di almeno 14 anni ed infine la maggiore età è consigliata se compare quello rosso.
Questo esperimento grafico è stato utilizzato nei primi nove mesi dell'anno 2016.
Dal Gennaio 2017, invece, è la proposta stessa (ovverosia il titolo del film che ha dato il nome al post) a contraddistinguere i vari suggerimenti di utenza: verde, arancione o rosso, a seconda che sia consigliabile a tutti, ai soggetti maggiori di 14 anni o infine ad un pubblico adulto.

N.B.
Essendo le proposte unicamente indicazioni personali, la legenda testé descritta va interpretata come semplice consiglio.
Sia chiaro che ognuno si comporterà sempre e solo secondo propria coscienza.

 

Ricordo che le locandine dei film, quando inserite, rappresentano immagini di esclusiva titolarità in capo ai legittimi proprietari, qui utilizzate ad esclusivo fine dimostrativo e divulgativo.
Grazie dell'attenzione  e buona lettura.

 
 

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