CINEFORUM BORGO

I film, i personaggi e i commenti della stagione 2019/2020

 

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Settembre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
            1
2 3 4 5 6 7 8
9 10 11 12 13 14 15
16 17 18 19 20 21 22
23 24 25 26 27 28 29
30            
 
 

FACEBOOK

 
 

 

« Cineforum 2014/2015 | 11...Cineforum 2014/2015 | 25... »

CIneforum 2014/2015 | 18 novembre 2014

Post n°211 pubblicato il 17 Novembre 2014 da cineforumborgo
 
Foto di cineforumborgo

 

VIA CASTELLANA BANDIERA

Regia: Emma Dante
Soggetto: dal romanzo omonimo di Emma Dante (ed. Rizzoli)
Sceneggiatura: Emma Dante, Giorgio Vasta, Licia Eminenti (collaborazione)
Fotografia: Gherardo Gossi
Musiche: Fratelli Mancuso
Montaggio: Benni Atria
Scenografia: Emita Frigato
Costumi: Italia Carroccio
Suono: Paolo Benvenuti, Simone Paolo Olivero
Interpreti: Emma Dante (Rosa), Alba Rohrwacher (Clara), Elena Cotta (Samira), Renato Malfatti (Saro Calafiore), Dario Casarolo (Nicolò), Carmine Maringola (Filippo Mangiapane), Sandro Maria Campagna (Santo), Elisa Parrinello (Concetta), Giuseppe Tantillo (Salvatore), Daniela Macaluso (Maria Grazia), Marcella Colaianni (Patrizia), Giacomo Guarneri (Natale)
Produzione: Marta Donzelli, Gregorio Paonessa, Mario Gianani, Lorenzo Mieli, Elda Guidinetti, Andres Pfaeffli, Marianne Slot per Vivo Film/Wildside/Ventura Film/Slot Machine con Rai Cinema in coproduzione con Rsi Radiotelevisione Svizzera/Srg Ssr, in collaborazione con Istituto Luce Cinecittà
Distribuzione: Istituto Luce Cinecittà
Durata: 90'
Origine: Italia, Svizzera, Francia, 2013
Coppa Volpi a Elena Cotta per la migliore interpretazione femminile, premio Francesco Pasinetti a Elena Cotta e Alba Rohrwacher come migliori attrici, premio Lina Mangiacapre, menzione speciale del premio Giovani Giurati del Vittorio Veneto Film Festival e premio Soundtrack Stars per la miglior colonna sonora alla 70. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia (2013)

Quando nel celebre racconto di Melville, Bartleby lo scrivano decide senza motivo di fermarsi, rispondendo a ogni ordine che gli viene dato la stessa identica frase - «preferirei di no» - il mondo intorno va nel panico. Perché l'avrà fatto? Cosa ci starà dicendo? L'effetto è quello dell'immediato cataclisma. Basta che per un momento, nel susseguirsi degli eventi ripetitivi della quotidianità, vi sia un piccolo atto di sottrazione e rottura, che tutto da un momento all'altro crolla.
Succede questo in "Via Castellana Bandiera", bell'esordio cinematografico della regista di teatro Emma Dante: due macchine, guidate da due donne, si incontrano in una stretta via della periferia di Palermo. Non c'è spazio, una delle due deve tornare indietro, ma entrambe 'preferirebbero di no'. Nessuna ha intenzione di cedere. Passano i secondi, i minuti, le ore... persino i giorni. Che si fa?
Lo stallo attorno cui si costruisce tutto il film diventa uno spazio di tensione dialettica a metà tra l'impasse che paralizza negativamente e il momento di verità in cui tutti gli attori in campo mettono in discussione le loro vite. Via Castellana Bandiera è teatro di un evento indecidibile: può andare in una qualunque direzione eppure nulla si muove. Molte persone compaiono sulla scena, si muovono attorno alle macchine, si conoscono, succedono tante cose, nascono amicizie, rivelazioni, ma tutto rimane - anche per convenienza di qualcuno - bloccato.
Ma Emma Dante non si limita a questo, perché non si capirebbe il suo film senza la riflessione sul femminile che lo attraversa. Alla guida delle due macchine ci sono due donne: giovane, lesbica, appena entrata in una crisi di coppia l'una; anziana, muta e cocciuta l'altra. Sono diversissime eppure i loro destini si legano l'un l'altro. Tra le due inizia 'una lotta di puro prestigio', come direbbe Hegel, senza alcun motivo eppure anche senza pietà. Non dormono, non mangiano, si scrutano. Quando una fa la pipì in mezzo alla strada anche l'altra la segue. Quando una butta il cibo in segno di sfida, anche l'altra ripete lo stesso gesto. Perché questo sono le lotte di puro prestigio: si è nemici ma ci si specchia anche l'uno nell'altro. Le due donne sono cocciute («vediamo chi ha le corna più grandi») ma in questo gioco di sguardi silenzioso si riconoscono anche. Se però Emma Dante avesse davvero voluto fare un western, avrebbe dovuto spingere più convintamente sulla plasticità dello stallo, deprivarlo fino in fondo di profondità, storia, motivazioni. Invece non resiste alla tentazione di dirci che Sonia è già stata lì, che Samira sta rielaborando un lutto. Lo stallo viene riportato a una causa, a una biografia, a un motivo. Ci viene spiegato, in poche parole. Come si vede persino un po' didascalicamente nella frase di Giorgio Caproni che chiude un film comunque convincente: «Constatazione. Non c'ero mai stato, m'accorgo che c'ero nato».
Pietro Bianchi, Cineforum

(......) tradurre per il cinema "Via Castellana Bandiera" (romanzo scritto dalla stessa Dante, edito da Rizzoli nel 2009) è già di per sé un'idea che poteva presentare più di qualche insidia; "impazienza", la stessa che - immaginiamo - ha condizionato la regista siciliana nel mettere in scena quella che, a tutti gli effetti, è una metafora neanche troppo velata sul pantano in cui ci troviamo da qualche tempo: una domenica pomeriggio qualsiasi, nel caldo torrido di Palermo, due autovetture si ritrovano muso contro muso in un budello di strada, Via Castellana Bandiera appunto. Rosa e Clara (Dante e Rohrwacher) da una parte, la numerosissima famiglia Calafiore dall'altra, con al volante l'anziana Samira (Elena Cotta): basterebbe che una delle due macchine facesse qualche metro in retromarcia per permettere all'altra di procedere, ma non se ne parla. Rosa e Samira hanno deciso di sfidarsi in un duello che non prevede prigionieri, e la situazione di stallo assume con il passare dei minuti contorni sempre più grotteschi, poi drammatici.
Il film di Emma Dante sorprende per la ricerca mai artificiosa di un linguaggio che si mischia, anche esteticamente, al territorio, reso quanto mai naturale dalla prova di tutti gli interpreti secondari, quasi tutti provenienti dalla Compagnia Sud Costa Occidentale della regista, più le due 'scoperte' Renato Malfatti (il carismatico e massiccio genero di Samira), nella vita parcheggiatore dell'Arenella, e Dario Casarolo (minorenne palermitano che interpreta il nipote della donna).
Un atipico western governato dal gentil sesso, con gli uomini convinti di poterne manovrare le gesta (al punto di organizzare anche delle scommesse 'pilotate' sull'esito della sfida...): il muro contro muro, però, non si risolverà così facilmente. Perché da una parte c'è quello che la stessa Dante definisce un 'frangiflutti', Samira, muta per tutto il film (ma resa fortemente espressiva dalla gestualità e dagli sguardi dell'ottima Elena Cotta, premiata con la Coppa Volpi a Venezia), monolite al di sopra di ogni cosa, immobile anche di fronte al corso degli eventi, portatrice di un ostruzionismo (quello del quartiere) che prende le mosse da una 'questione di principio'; dall'altra una donna, Rosa, tornata controvoglia (e per sbaglio) nei vicoli della propria infanzia, bloccata in una situazione - anche sentimentale, con Clara - che la vede impossibilitata a scegliere: davanti a lei c'è il crash, alle spalle un precipizio (letteralmente). Basterebbe fare una piccola "manovra", ma retrocedere da un'impuntatura - a volte - è più facile a dirsi che a farsi. Bellissimo il finale, camera fissa sulla via popolata dalla corsa affannata e sgraziata dell'intero quartiere, contrappuntata da "Cumu è sula la strata" dei fratelli Mancuso: chapeau.
Valerio Sammarco, Cinematografo.it

EMMA DANTE
Filmografia:      
Via Castellana Bandiera (2013)

Martedì 25 novembre 2014:
LUNCHBOX di Ritesh Batra, con Irrfan Khan, Nimrat Kaur, Nawazuddin Siddiqui, Denzil Smith

 

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 
 

INFO


Un blog di: cineforumborgo
Data di creazione: 29/09/2007
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 
 

ULTIME VISITE AL BLOG

cineforumborgodada2llifedericodisarocarocciemanueleluciosgdaunfiorePaceyIVacquasalata111giuliana.sodaandmaggriccixaltaitaliaaquilagozzanocristina_a2016
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963