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Cineforum 2016/2017 | 22 novembre 2016

Post n°300 pubblicato il 18 Novembre 2016 da cineforumborgo
 
Foto di cineforumborgo

ANOMALISA

Regia: Charlie Kaufman, Duke Johnson
Sceneggiatura: Charlie Kaufman
Fotografia: Joe Passarelli
Musiche: Carter Burwell - Canzoni: “Girls just want to have fun” (di Robert Hazard) è interpretata da Jennifer Jason Leigh (anche nella versione in italiano tradotta da Stefano Tomaselli); “None of them are you” (parole di Charlie Kaufman e musica di Carter Burwell) è interpretata da Tom Noonan.
Montaggio: Garret Elkins
Scenografia: John Joyce, Huy Vu
Costumi: Susan Donym
Effetti: Derek Smith, Daneiam, Temprimental Films, Boundary VFX, Digikore VFX, Gentle Giant Studios Inc.
Produzione: Charlie Kaufman, Duke Johnson, Rosa Tran, Dino Stamatopoulos per Starburns Indu-stries/Snoot Entertainment
Distribuzione: Universal Pictures International Italy
Durata: 90'
Origine: U.S.A., 2015
Gran Premio della Giuria e Future Film Festival Digital Award alla 72. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia (2015).

Michael Stone, padre e marito, nonché rispettato autore del libro “Come posso aiutarvi ad aiutarli?”, un testo sul Customer Service. Michael, però, non riesce a reggere la sua vita mondana poiché incapace di avere rapporti con le altre persone. Durante un viaggio di lavoro a Cincinnati, in cui dovrà tenere una conferenza, Michael si imbatte in Lisa Hesselman, rappresentante commerciale della ditta Akron, che potrebbe essere l'amore della sua vita.Animazione a passo uno sull’impasse multiplo delle nostre vite. Cartesiano, geometrico con humour, soprattutto, sensibilissimo al timbro vocale: Charlie Kaufman, già visto in concorso a Venezia e candidato all’Oscar, con la prima animazione e la seconda regia della sua carriera, “Anomalisa”.
Diretto a quattro mani con Duke Johnson, il film prenota un posto al sole in palmares, e lo fa con una perfetta sincronia tra i caratteri e i setting animati - diciamo, lo stile - e la poetica post-esistenzialista, che gira intorno all’eterno, e kaufmaniano, “chi sono, chi siamo?”. Se Miller poteva teorizzare, e scrivere, la “Morte di un commesso viaggiatore”, 66 anni più tardi c’è tempo, e modo, solo per la Vita di un conferenziere viaggiatore, soprattutto, perché non sappiamo più ascoltare, ovvero decodificare e discernere parole, voci e individui, sappiamo nel migliore dei casi solo parlare. Ovviamente, di noi. Poveri noi, dunque, la cacofonia a una sola voce che siamo: se manco possiamo distinguere il significante, come potremo mai darci e trovare un significato?
L’anomalia, non a caso, incontra un nome proprio, e trova la crasi di (non)senso: Anomalisa. Lei è Lisa Hesselman (voce di Jennifer Jason Leigh), la sgraziata, sfigata team leader di un call center di Akron, Ohio: è a Cincinnati, nel lussuoso Fregoli Hotel, per sentire l’indomani la conferenza di Michael Stone (David Thewlis), marito, padre e, soprattutto, autore del saggio di successo “How may i help you help them?”, scritto ad hoc per aumentare la produttività dei customer care, i servizi clienti. Nel campo, Michael è una star: problema, non è molto altro. A Cincinnati cerca, disastrosamente, di portarsi a letto una ex che non vedeva da 10, pardon, 11! anni, poi vaga ubriaco per strada, scambia un negozio di giochi erotici per uno di giocattoli (compra comunque qualcosa per il figlio), finché, rientrato in albergo, non sente in corridoio una voce melodiosa o, semplicemente, diversa dal basso continuo, da quell’unico timbro (Tom Noonan) con cui tutti, uomini e donne, gli si rivolgono (almeno, lui li sente così): bussa a una dozzina di porte, finché - è in camera con un’amica, ed è lì per sentire la sua conferenza - non trova Lisa. Che fare? Portarla nella propria camera, ma…
Kaufman è sempre Kaufman, soprattutto nel bene: “Anomalisa” forse segnala addirittura una nuova via per l’animazione per adulti, di certo, continua il percorso del Nostro, che ha humor, tristezza e profondità insondabili perfino in esubero: grazie a Dio, lascia a noi l’ermeneutica e tutto il resto, di “Anomalisa” dice solo che “è circa un’ora e mezza”. Risposta geniale, e tratti di genio, meglio, movimenti di genio ci sono in questi 90 minuti, in cui ritroviamo tanto, e bene, del nostro sopravvivere oggi: chi siamo noi? Che cosa vogliamo? Chi è chi ci sta attorno? Soprattutto, c’è qualcuno che ci ascolta, ovvero, ascoltiamo qualcuno, avvertiamo qualcosa che non sia un unicum indifferenziato?
Semioticamente (sic), “Anomalisa” è un film sul rumore, quel che disturba il canale delle comunicazioni di noi con noi stessi e di noi con il mondo: bene, ci dice Kaufman, quel rumore siamo noi. Oggi non si può nemmeno più essere John Malkovich, pensarsi sineddoche, nulla: non si può essere individuo, se si è social. E bisogna essere autenticamente, inattualmente (no nerd e geek) sfigati per essere sé stessi, dunque diversi. O forse no, forse almeno Kickstarter - piattaforma di crowdfunding su cui il film è stato finanziato - serve: bravo Charlie, applausi. Ovvio, scanditi e distinti.
Federico Pontiggia, Cinematografo

Il primo film in stop motion del geniale Charlie Kaufman, qui in coppia col più esperto Duke Johnson, 90 minuti di pupazzi animati a passo uno, cioè fotogramma per fotogramma, conferma un antico sospetto. Lo 'stop motion' è il mezzo più realistico che ci sia. Non c'è sguardo, gesto, movimento, sentimento, che non risulti ancora più intenso e universale con questa tecnica. Ma alla potenza dello stop motion, che rimanda alle vertigini metafisiche del teatro delle marionette di Kleist, il regista di “Synecdoche, New York” (......) aggiunge una trovata elementare e impagabile per dare corpo alla noia, e al senso di ripetizione che soffoca il protagonista. Tutti i personaggi del film, compresi la moglie del protagonista, il figlio bambino, la cantante nell'iPod, la ex con cui tenta di riallacciare durante un viaggio di lavoro, hanno la stessa voce. Tutti tranne la sconosciuta che per una notte sembra riaccendere desiderio e speranze. Benché in fondo sia una donna perfettamente e disperatamente banale. Come tutti, forse. Impossibile non pensare alla “Nausea” di Sartre, reinventata in immagini semplici quanto profonde, e perfettamente adeguata al nostro presente iperconnesso e iperomologato. Chi ama il cinema d'animazione e pensa che “Fantastic Mr. Fox” e “Valzer con Bashir” siano tra i film decisivi del decennio, non perda “Anomalisa”.
Fabio Ferzetti, Il Messaggero

CHARLIE KAUFMAN
Filmografia:
Synecdoche, New York (2008), Anomalisa (2015)

Martedì 29 novembre 2016:
AVE, CESARE! di Joel Coen, Ethan Coen, con Josh Brolin, George Clooney, Alden Ehrenreich, Ralph Fiennes, Jonah Hill, Scarlett Johansson

 

 
 
 
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