CINEFORUM BORGOI film, i personaggi e i commenti della stagione 2019/2020 |
Messaggi di Gennaio 2017
Post n°308 pubblicato il 27 Gennaio 2017 da cineforumborgo
CAROL
Regia: Todd Haynes
New York, anni Cinquanta. Carol Aird è una donna elegante, sofisticata e benestante, in trattativa con il marito per il divorzio e l'affidamento della figlia. Therese Belivet, invece, si sta affacciando nell'età adulta, indecisa sul percorso da intraprendere nella vita. Le due donne si incontrano per caso in un grande magazzino di Manhattan e da quel momento nasce un'amicizia molto speciale. Mentre le pratiche per il divorzio di Carol vanno avanti, lei e Therese partono per un viaggio nel cuore degli Stati Uniti. La magica atmosfera della vacanza farà nascere tra le due una intensa storia amorosa che porterà Carol a rischiare tutto quello che ha di più caro per combattere contro le convenzioni sociali che condannano il loro amore proibito...
Una perfetta Cate Blanchett (...), (...) una Rooney Mara che gareggia in bravura (...). Che bel melodramma, meravigliosamente recitato da due protagoniste in stato di grazia (...). Un film elegante, raffinato, intenso, che richiama la cinematografia d'epoca. Non a caso, dietro la macchina da presa, Todd Haynes ricorda Douglas Sirk, maestro del mélo vecchio stile. Il regista, qui, fa un uso interessante del colore, sfruttando al meglio anche una emotiva colonna sonora che contribuisce a rendere ben tangibili le atmosfere del passato. Aggiungeteci, poi, una sceneggiatura (di Phyllis Nagy) priva di cali di tensione, capace di esaltare, in ogni situazione, la dignità delle due donne, senza venir meno allo spirito del romanzo di Patricia Highsmith (...). Una storia che incoraggia a ricercare sempre la propria felicità, suggellata da un finale che invoglia lo spettatore, coinvolto emotivamente, a gridare ad una delle due protagoniste: «Girati!»"
TODD HAYNES
Martedì 7 febbraio 2017:
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Post n°307 pubblicato il 22 Gennaio 2017 da cineforumborgo
IL FIGLIO DI SAUL
Titolo originale: Saul fia
1944. Nel campo di concentramento di Auschwitz, Saul Ausländer, prigioniero, è costretto a bruciare i corpi della propria gente nell'unità speciale Sonderkommando. Sente inevitabilmente il peso delle azioni che deve compiere, ma trova un modo per sopravvivere. Un giorno salva dalle fiamme il corpo di un giovane ragazzo che crede essere suo figlio e decide di cercare in tutto il campo un rabbino, che possa aiutarlo nel dargli una degna sepoltura.
LÁSZLÓ NEMES
Martedì 31 gennaio 2017: |
Post n°306 pubblicato il 16 Gennaio 2017 da cineforumborgo
PERFECT DAY
Titolo originale: A Perfect Day
Nella grande tradizione che va da "To Be Or Not To Be" a "M*A*S*H", "Perfect Day" è una commedia capace di raccontare la guerra con le armi dell'ironia e del divertimento. I protagonisti di questa movimentata avventura sono quattro operatori umanitari impegnati nei Balcani nel 1995, a guerra appena finita. La loro missione è rimuovere un cadavere da un pozzo, per evitare che contamini l'acqua della zona circostante. La squadra, guidata dal carismatico Mambrú, comprende Sophie, ingenua idealista appena arrivata dalla Francia, la bella e disinibita Katya e l'incontenibile B, volontario di lungo corso e allergico alle regole. Dopo una rocambolesca serie di eventi, i quattro capiranno che si tratta di un compito più difficile del previsto, in un paese in cui anche trovare una corda può diventare un'impresa impossibile.
Bosnia 1995. Mentre la guerra è appena arrivata alla conclusione, un gruppo di operatori umanitari si deve confrontare con un ostacolo imprevisto: rimuovere il cadavere di un soldato dal fondo di un pozzo per evitare che contamini l’acqua del villaggio. L’operazione, di per sé lineare, diventa inaspettatamente complicata… Parlare di una guerra, descriverne fatti e azioni può essere semplice, permette di muoversi lungo il già detto e di limitarsi a ripetere la cronaca. Oppure si può andare a cogliere il momento incerto e inafferrabile delle ostilità appena concluse, quella terra di nessuno nella quale non ci sono più nemici da combattere ma tante diverse realtà che si confrontano, ciascuna con l’encomiabile obiettivo di pacificare e rimettere ordine nella vita civile.
FERNANDO LEÓN DE ARANOA
Martedì 24 gennaio 2017:
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Post n°305 pubblicato il 09 Gennaio 2017 da cineforumborgo
TUTTI VOGLIONO QUALCOSA Titolo originale: Everybody Wants Some
USA, 1981. Jake Bradford si trasferisce al college e va ad abitare insieme ai compagni della squadra di baseball dell'università. Nel campus il ragazzo affronterà il proprio percorso di crescita tra cameratismi, conflitti all'interno del gruppo e notti folli in cerca di conquiste femminili...
Non è commerciale, bensì spirituale: un ‘sequel spirituale’ a “Dazed and Confused”, la teen-comedy di Richard Linklater, anno di grazia e high-school 1993. 23 anni dopo, le lancette hanno fatto il giro, anzi, il decennio: non più i ‘70s, ma gli ‘80s, con un pezzo dei Van Halen, “Everybody Wants Some”, a far da titolo.
RICHARD LINKLATER
Martedì 17 gennaio 2017:
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Inviato da: PaceyIV
il 25/02/2020 alle 13:33
Inviato da: Recreation
il 08/02/2018 alle 13:37
Inviato da: minarossi82
il 11/11/2016 alle 18:03
Inviato da: generazioneottanta
il 16/07/2016 alle 19:27
Inviato da: generazioneottanta
il 20/03/2016 alle 10:30