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Post n°33 pubblicato il 07 Giugno 2007 da DagClimber

Ieri è tornato a farmi visita nella mia mente mentre , fra l'altro, cantavo una canzone dei Cure-Cut Here. Ogni volta che torna accade qualcosa. E' morto ( fisicamente ) da diversi anni ma a cadenza periodica torna.
Non so cosa significhi ma mi porta bene. L'ultima volta ho persino pianto ma ero io andato da lui. Quando viene lui la prendo come un saluto, un segno. Una svolta che arriva.
La morte e l'elaborazione di un lutto.
Grande tematica. Grandi dibattiti.
Boh
It happens

The Cure: Cut Here

"So we meet again!" and I offer my hand
All dry and English slow
And you look at me and I understand
Yeah it's a look I used to know
"Three long years... and your favourite man...
Is that any way to say hello?"
And you hold me... like you'll never let me go

"Oh c'mon and have a drink with me
Sit down and talk a while..."
"Oh I wish I could... and I will!
But now I just don't have the time..."
And over my shoulder as I walk away
I see you give that look goodbye...
I still see that look in your eye...

So dizzy Mr. Busy - Too much rush to talk to Billy
All the silly frilly things have to first get done
In a minute - sometime soon - maybe next time - make it June
Until later... doesn't always come

It's so hard to think "It ends sometime
And this could be the last
I should really hear you sing again
And I should really watch you dance"
Because it's hard to think
"I'll never get another chance
To hold you... to hold you... "

But chilly Mr. Dilly - Too much rush to talk to Billy
All the tizzy fizzy idiot things must get done
In a second - just hang on - all in good time - wont be long
Until later...

I should've stopped to think - I should've made the time
I could've had that drink - I could've talked a while
I would've done it right - I would've moved us on
But I didn't - now it's all too late
It's over... over
And you're gone..

I miss you I miss you I miss you
I miss you I miss you I miss you so much

But how many times can I walk away and wish "If only..."
But how many times can I talk this way and wish "If only..."
Keep on making the same mistake
Keep on aching the same heartbreak
I wish "If only..."

But "If only...."
Is a wish too late...

 
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La bellezza è stravagante. Alice. Lyrics

Post n°32 pubblicato il 21 Maggio 2007 da DagClimber

La bellezza è stravagante
la bellezza che rende duri
senza il tempo di invecchiare
senza il tempo di impaurire né colpevoli né puri né colpevoli né puri.
È un pensiero architettato lo so un pensiero così ordinato
da qualcuno già abitato da qualcuno ammobiliato
per me un pensiero già sognato un pensiero già sognato.
Nessuno dovrebbe mai nessuno dovrebbe scriverci canzoni
e canzoni comunissimi pensieri
né preghiere né devozioni le nostalgie di ieri sono pioggia sull'asfalto
sono segni sull'asfalto d'estate ah,
sono segni sull'asfalto sono segni sull'asfalto d'estate.
Vivo al ritmo dei miei giorni e la bellezza è lì in attesa cammino celebrando la vita
amando e celebrando la vita e la vita è sospesa la vita è sorpresa.
Alla fine di ogni notte ho desiderio d'incontrare l'amore
che arriva senza ritegno che arriva senza vergogna
a prendere e a strappare che viene a violare.
La preghiera di un novizio con gli occhi all'ultima sottana
è la fine della notte il desiderio matura da solo ah,
è la fine della notte il desiderio cammina da solo.
E nessuno dovrebbe mai nessuno dovrebbe scriverci canzoni
e canzoni così fragili pensieri né preghiere
né devozioni le nostalgie di ieri sono pioggia sull'asfalto
sono segni sull'asfalto d'estate ah,
sono segni sull'asfalto sono segni sull'asfalto d'estate.

 
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i had a dream, i still have one. road changed

Post n°31 pubblicato il 02 Maggio 2007 da DagClimber

Mi sconvolge sempre più vedere come le persone siano arriviste, su tutto, sul lavoro sui sentimenti sulle emozioni. Come mi sconvolge che, consciamente, alla fine si utilizzi ogni mezzo per lo scopo. Conosco persone le quali  se ne strafottono di tutto in una logica strettamente edonistica, personalistica od egocentristica. ( del tipo Vodafone per capirci ).  Il circolo è questo: piango il morto ed il vivo, chiedo, ottengo, vado avanti, calpesto, rimuovo, sprizzo entusiasmo da ogni poro, cado, riparto come se nulla fosse. E refrain. Ma l’apice è il negazionismo. Negare un percorso, erigersi sul piedistallo, goderne alla grande, capitolare magari e ricominciare con la solfa. Non pensavo l’essere umano arrivasse a tanto. Eppure è così. E poi mi han pure dato della vittima degli anni 80, del volere tutto e subito. Cazzo magari l’avessi fatto per davvero. Magari. Molta più endorfina sarebbe stata liberata e confluita successivamente nelle discariche locali e non.
Essendo un catto-tonto, credulone mi ero fatte altre idee. Ho pensato che non si calpesta, che se fai del bene avrai del bene prima o poi, che bisogna dare la precedenza se è il caso. Che puoi sbagliare, correggerti e migliorare.
Ma mi si è dimostrato il contrario. Proprio l’esatto. Che c’è un sacco di brava gente in giro, ma altrettanta proprio l’opposto. Cazzo quanta.

Urge una aviaria seria per ridurne il numero , sia fisico che virtuale.

E poi le vetrinette che trovi specialmente su internet. Un mercato delle vacche. Se ti vendi bene….col multilevel c’arrivi eccome. Allo scopo.

Maledetto sia il comunismo e chi mi ha messo una certa allergia al mercato.
Mi son messo il santino di Ronald Raegan sul comodino. Aveva ragione lui.
I have a dream ma non quello di ML King.

And it’s only mine.

A tutti i costi.

……
Quindi, puoi sbagliare una volta, puoi farlo due volte. Puoi ricaderci ancora un'altra perché sei tonto. Dopodiché vale l’antico detto di arboreiana memoria:

Non capisco, ma mi adeguo.

E sarò un vodafone pure io.
 
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Il partito democratico

Post n°30 pubblicato il 23 Aprile 2007 da DagClimber

Il partito democratico.

La benzina costa 1.3 euro oramai.

Muoiono circa quattro persone al giorno per incidenti sul lavoro.

La germania produce già oggi il 20% di energia per fonti rinnovabili.

In Baviera lo stipendio di un operaio è il doppio di quello di un italiano.
In Austria, si lavora fino alle 4 di pomeriggio.
In Francia le 35 ore non sono scandalo.

La Grecia ha superato, per crescita di stipendi, l’Italia.

Orde di benpensanti ovunque.
Droga ovunque ( figata! )

Gente che si brucia ed arriva a trent’anni morta. S’appiglia sugli specchi perché ha già fatto tutto.

L’Inps ringrazia perché tanto schiatteranno presto assai.

Più muoiono quelli per inquinamento da polveri.
Ma di questi problemi non parla nessuno.

Ed è più colpevole la sinistra che tace. Tace. Tace.
Si fa il partito democratico. Avanti savoia. La nuova DC è alle porte. E poi di nuovo le correnti interne come un tempo.

E non c’è alcun contatto con la base. Alcuno. Nessuno.
Ed è per questo che molti come me non stanno più a sinistra.
Nemmeno a destra, ben s’intende.

Antifascista per indole.
Autonomo, ultra autonomista.  

Son libero, dai condizionamenti politici e dalle sentenze.
Ma quelli che mi fanno più schifo sono gli arrivisti.
Arrivisti sul lavoro, con gli amici, nello sport, nei sentimenti, in tutto.

Quelli che ti usano per i loro fini.
A me è capitato.
Ma gira per tutti prima o poi.
 
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Respira e dimentica

Post n°29 pubblicato il 12 Aprile 2007 da DagClimber

E’ dura tornare sul patrio confine. Per uno che se ne frega della patria italiota o meglio della patria statalista italiota.

Son stato via e già vorrei tornarci. Son stanco.

Corso di inglese, organizzazione viaggio, corso inglese, dichiarazione dei redditi, cerca la nuova casa. Ma in fondo mi va bene così. Mi piace correre.

Nel momento in cui mi fermerò, le catene mi avranno forse preso del tutto oppure, forse mi sarò liberato delle stesse.

Chissà.

Respiro al sole di questa primavera estiva.
Ho ripreso a fumare.
E’ quello che mi è rimasto di qualcosa.
bella roba dirai!

Si

Bella roba

 
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dalle province dell'impero: semicronaca di ieri in ascesa, incontro

Post n°28 pubblicato il 02 Aprile 2007 da DagClimber

Del tipo

Di dove siete? Di Udine! Andate mai qua o la in montagna per alpinismo?
No, lui SOLO Alpi Giulie. Lei: Io anche verrei.

Che strana regione e che strani abitanti.

Ottimi alpinisti forse, ma limitati.

Limitati dai paletti che gli hanno conficcato in testa alpinisti del cazzo che di montagna non hanno capito nulla ed hanno fatto classifiche di serie a e b. Limitati da una letteratura di montagna altrettanto del cazzo, che come sappiamo è fatta su commissione. Politici del cazzo che hanno diviso una regione, il Friuli, che è un tutt’uno, non a pezzi come ora. Noi di qua, voi di la. Che cagate cosmiche.

Prova a farti ed a vedere il Duranno, Cima Preti e tutto il resto e forse capisci qualcosa. Di chiodi ce ne sono ben pochi. Ed anche di guide alpine fighette, di contatti internet, ecc ecc. Anzi no, statevene li. Perché tanto io li ci vengo anche se non solo della tua stramerdosa provincia. Però son friulano, molto ma molto più del citta-udinese. Perché io parlo la mia lingua e tu no. La temi.

Noi siamo in pochi e non contiamo nulla, politicamente, massmediaticamente. Ma questa è la nostra forza. Perché stiamo distanti dall’Uber Alles di poserlandia friulo-storico-centrica.

Dalle province del grande impero…..un saluto…..ai paletti conficcati nelle teste.

Grazie per avermi aperto la pista, comunque. Un grazie ed una grossa fortuna. Perché senza, non sarei salito.

Spero di vedervi alla gola nord – est a fine aprile. E di venirci con voi. 

Magari si combina.

 
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Ham and eyes

Post n°27 pubblicato il 31 Marzo 2007 da DagClimber

Uno degli errori più grandi che si possono commettere in amicizia come in amore, è prostrarsi all’altro/a cercando di fare qualunque cosa in sua funzione.

Esempi possono essere il voler essere come l’altro , avere i suoi amici/e parlare il suo linguaggio, fare le stesse cose ecc. ecc.

Ma tutto ciò accade quando non si è cresciuti, sostanzialmente quando si è ancora adolescenti.

Desiderare un fratello maggiore con cui confidarsi, imitare un amico, fondersi con l’amato/a insomma alla fine annullarsi. Annullare la propria identità.

Il risultato è un mix emozionale che ti trascina giù in un vortice buio e nero ai confini del mondo.

La via d’uscita c’è sempre. Basta recuperare se stessi. Volersi bene. Eliminare l’annullamento, il giudizio ed il gelo.

Rimangono cadaveri sulla strada.
Il tuo. Quello di altri, non sempre. Dipende poi dall’interlocutore/trice che hai avuto in questo loop. Dal gelo incorporato. Dal principio di salvaguardia della specie che ognuno ha.

Ma siccome tutto serve e nulla accade a caso, si rivive. Meglio più forti e soprattutto maturati e cresciuti. Il massimo sarebbe che la crescita fosse collettiva, di tutti.
Ma non sempre accade.

Ma volersi bene, a volte significa anche fregarsene.

Nonostante io, comunque….

I Care.

……….

Togliete le fette di prosciutto dagli occhi è mangiatele. E’ molto meglio.

 
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Just Like Heaven

Post n°26 pubblicato il 24 Marzo 2007 da DagClimber

Ho cominciato a soppesare in modo diverso situazioni e
persone.Prima non ero equidistante. Esaltavo chi non andava esaltato affatto,
lasciavo in disparte chi invece dovevo tenere più vicino a me. Ho ascoltato
solo chi mi andava di ascoltare. Ed ho parlato solo con chi mi andava di farlo,
pendendo da poche labbra in modo ossessivo. Come schiavo di una mia proiezione di
quello che volevo essere. Ora cerco di ascoltare di più, di osservare e non solo di
osservarmi.E me ne stra frego dei giudizi e delle sentenze.Non mi proietto su nessuno ne
voglio essere più come nessuno.
Mai più.
Il tempo ti fa vedere le cose diversamente.
La cosa bella è che per molte situazioni non ho più paura. Per altre, ancora
si.
Ma mi sto liberando. Dal giudizio, dall’insulto, dalla merda sparata addosso.
Mentre vedo che attorno, di paura ce ne è molta. Troppa. Condita con dosi
massicce di ipocrisia, magari chimica ed alcolica. Ma non mi interessa. Ognuno si
schiavizzi come vuole. Non ho rimpianti. Forse solo rabbia per aver detto cose di me a persone che non
hanno potuto capire. Che forse hanno fatto finta di capire. Pilatonamente.
But non è la morte  il mio pensiero.
Non più.
Tutto torna, prima o poi.
………..
The Cure. Just Like Heaven


 
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Aghi

Post n°24 pubblicato il 20 Marzo 2007 da DagClimber

Ieri ho donato sangue. Sono zero negativo, quindi se vi servo tenetemi da conto.
Quando mi hanno infilato l’ago in vena ho provato un prurito di dolore seguito poi da una flebile goduria.
Chissà i tossici che si sparano le schifezze. Manco sentiranno più l’ago ma di certo la sensazione del paradiso millesimale, deve essere potente. Peccato che poi diventi inferno.
Nel volgere di un breve frammento di vita/morte.
Come mi stanno sulle balle tutti i tossici e soprattutto quelli che ti dicono “ io mi faccio di tutto, ma non di eroina”. Che ipocriti. Come la pubblicità del Breil. Toglietemi tutto ma non il mio Breil.
Come se l’ago fosse il discrimine fra un tossico sporco ed uno pulito. Perché siamo ancora allo stereotipo del tossico fine anni settanta. Sporco e zozzo col capello unto.
Mi fan ridere. E non mi fan pena, sta sorta di benpensieri/benpensanti, sicuramente.
Quelli che si ubriacano ogni finesettimana, ammazzano allo stadio, ammazzano gli amici, usano e gettano a seconda del meteo,  che merde sono allora?
Fotte un ghez.
Sempre ieri mi son tagliato i capelli. Anzi me li ha tagliati F, con la supervisione di K e A.
Figata. Taglio con supervisione di tre donne! E poi sto taglio mi piace.
Grazie F. D’ora in poi non ti libererai più di me. HAHAH
E ieri il mio narcisismo è volato alle stelle.
Guardarmi allo specchio con loro dietro che mi osservavano, mi ha riempito di goduria.
Three women for me. Avrei fatto uno spettacolo osè per ringraziarle. Ma lo farò, prima o poi.
Intanto ho fatto vedere loro le mie mutande in microfibra colorate.
Oramai è diventato un loop mostrarne il colore ogni volta.
Ieri, verde acido.
St’estate prima del viaggio il taglio me lo faccio ancor più corto di sicuro.
……
Sono stato circondato da gente che mi vuole bene un sacco in questi giorni. Ed il mio ego è stato elevato alla potenza. Non pensavo di contare così.
Non pensavo davvero. Sempre alla ricerca di cazzate cosmiche, ho spesso sottovalutato quello che ho per le mani. Come sempre. Sopravvalutando magari ed a volte, il nulla cosmico con distruzione suicida annessa.
Probabilmente è lo scontro degli Eghi che mi frega. Il mio è potente. E lo scontro con altri potenti, crea la distruzione, a volte o spesso. E ci ho rimesso io, quasi sempre.
Luoghi comuni, schifosi. Quanto vi odio. Tutti quanti. Su ogni argomento. Sono solo specchi per arrampicarsi, ovvero per strisciare fino al fondo.
……
Ieri tornando a casa nevischiava.
Ma ero felice.
A casa di F, ho caricato su un po di Cd, poi abbiam predo l’aperitivo assieme alle altre. Sarei stato ancora.
 E poi una cena giovedì scorso, in cui mi son sentito libero di sparare tutte le minkiate cosmiche che volevo. Senza nessuno freno alcuno.
Potente.
Magari oggi torno in un loop crepuscolare.
Ma bon.
Tornerò a donare sangue.

 
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Luci

Post n°23 pubblicato il 17 Marzo 2007 da DagClimber

Che cosa è il giudizio? Perché pesa così tanto?
Nel mio cammino ho dato peso enorme ai giudizi degli altri. Perché credevo pesassero.
Ed hanno pesato.
Ho scoperto poi che a volte chi giudica, me compreso, è colmo di paura.
Ma le paure possono essere vinte.
La più difficile da sconfiggere è la paura del proprio passato.
E allora ti arrovelli sul presente, dando la colpa al passato.
Ma le paure si vincono.
Da soli parrebbe, ma così non è.
Puoi anche arrovellarti sul passato oltrechè sul presente.
Peggio ancora.
Schiavo. Doppiamente.
Dall’abisso del giudizio in cui sono caduto molto tempo fa, ho visto e sto ora vedendo delle luci.
Ma le luci sono diverse. Alcune buone, altre l’opposto. Alcune luminose ed incandescenti, altre più fioche e stabili.
Sto imparando a fatica, a distinguerle.
Oggi stesso ho scorto delle luci. Alcune sicuramente buone.
Altre, mezze, che si allontanavano da me.
Quelle che si allontanano, mi danno un fastidio boia. Le detesto. Aggiungerei che mi fanno ribrezzo. Perché sono illusioni e/o proiezioni.
Perché si palesano come luci potenti e poi, come fuochi fatui si allontanano da te, spegnendosi e riaccendendosi illusoriamente altrove. Magari su altri abissi.
Ma non mi fanno più paura. Significano che erano e sono solo illusioni.
Che non sono degne di essere nemmeno delle pagine sbiadite di un libro che nemmeno andava letto od aperto. Quindi nemmeno chiuso.
Quelle luci illusorie, ti affascinano molto più delle altre. Perché brillano di più delle altre e a volte sembra esplodano di potenza. E questo è il fascino dell’illusorio, cosa che tra l’altro puoi trovare amplificato nelle droghe, nell’alcool, in alcune dipendenze affettive, in parte nel narcisismo.
Ma è nel loro disappearing che dimostrano la loro vacuità e soprattutto la loro essenza di schiavitù e debolezza.
Distinguere le luci allora, può portarti ad una delle cose più importanti della vita.
La libertà
Che è il contrario della schiavitù.

 
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conditio sine qua non

Post n°22 pubblicato il 14 Marzo 2007 da DagClimber

E’ estate qua oggi.
E su, in valle c’è un incendio. Speriamo non sia grave.
Gli incendi, sono di due tipi. Fisici e mentali.
Quelli fisici è possibile domarli.
Quelli mentali anche.
Ma o te li domi da solo, o ti fai aiutare o lasci che brucino.
Tutte e tre le opzioni sono valide ed attuabili.
La prima però richiede un potere interiore talmente sviluppato, che forse solo alcuni meditatori orientali, hanno.
Ad ogni azione però corrisponde un risultato. Questi possono esserne alcuni.
Alla prima, se hai davvero quel potere, accade lo spengimento.
Alla seconda, con l’aiuto, accade il controllo.
Alla terza, la ( auto)distruzione.
Le condizioni per l’attuarsi delle tre azioni possono essere variabili.
La prima condizione comporta essere soli.
La seconda comporta l’aiuto da parte di qualcuno. Aiuto qualificato, altrimenti i danni aumentano in modo sovraesponenziale.
La terza ha una precondizione, che è il compatirsi od il farsi compatire. La condizione finale poi è il spararsi merda addosso e/o cercare che qualcuno te la spari addosso, rimuovendo i problemi e/o addossandoli.
Questione di scelte personali, qualora servano.
Trovo la terza condizione, quella più pericolosa.
Per se ma soprattutto per gli altri.
Ed inevitabilmente una condizione del genere può portare solo a distruzione.
……
Qualcuno, scherzando tempo fa,  mi disse che se avessi fatto psichiatria sarei stato un luminare.
Avrei preferito però fare il magnaccia.
Senza scrupoli, idee e soprattutto senza ideali ed idealità.
Che ti fottono sempre.
….
Però le strade si percorrono.
Non sono loro a percorrere te.
Ed io ci corro sopra. Non sotto.
…..
time for a camel light
Fuck The State ( of things )

 
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Disintegration

Post n°21 pubblicato il 12 Marzo 2007 da DagClimber

I miss a kiss.
Ho su Disintegration dei Cure. The same deep water as you. Disintegration è uno degli album fondamentali dei Cure che per me ha significato molto. E' stato importante per gente come me che vive ai bordi.
Tai cjantons.
Mi prendevano per il culo perchè ascoltavo i Cure ed ero un darkettone. Perchè mi piaceva guardare come Robert Smith, di sbiego, dagli angoli. Ma non solo dark ho ascoltato. Da presunto frikkettone della prima ora, Marley e la psichedelia passata ed attuale, erano pane. Come lo shoegazing ed altro poi.
Armi a doppio taglio. Che ti elevano alla massima potenza come possono buttarti giù da un dirupo cercando l'inizio della fine o la fine dell'inizio.
E mi viene in mente una ragazzina che conobbi a Udine mentre facevo servizio civile. Piangeva perchè nei 15 giorni che dovemmo fare con i portatori di handicap al mare, lei, 17 anni, aveva due casi difficili da segure e non ce la faceva più.
Mi manca quel sorriso. Non l'ho mai più vista ne ricordo il nome. Quegli occhi scuri. Mi torna a trovare a volte. Quella dolcezza unica. Quelle poche lacrime.
E quella cassetta dark che mi regalò.
Ovunque tu sia, comunque tu ti chiami
I miss a kiss
e poi Laura, storia di poco che mi ha fermato
da allora

 
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Quasi Adatti. Tre Allegri Ragazzi Morti

Post n°20 pubblicato il 10 Marzo 2007 da DagClimber

Quasi adatti a garantire il giusto risultato
Quasi adatti a star seduti dentro unauto accessoriata standard
Quasi adatti a scuole con i crocefissi ai muri
Quasi adatti a discoteche come gabbie
Quasi adatti a innamorarsi di unanimale a pelo corto
Quasi adatti a raccontare agli altri i propri cazzi
Quasi adatti
Quasi adatti
Quasi adatti
Quasi adatti
Quasi adatti ai pugni presi o a tenerli tesi in alto
Per intimorire un arbitro di calcio
Quasi adatti a rinunciare alle proprie fantasie
Quasi adatti a risolver tutto con una rapina in banca
Quasi adatti
Quasi adatti
Quasi adatti
Quasi adatti
Quasi adatti
Quasi adatti
Quasi adatti
Quasi adatti

Quasi adatti
Quasi adatti
Quasi adatti
Quasi adatti
Quasi adatti a spingere le ruote oltre i duecentoeventi
Quasi adatti a dare il giusto peso ai sentimenti
Quasi adatti
Quasi adatti

 
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PuBbLiCaZia

Post n°19 pubblicato il 08 Marzo 2007 da DagClimber

Beh mi han pubblicato alcune poesie in Furlish in un’antologia sulla nuova letteratura friulana. http://lellovoce.altervista.org/spip.php?article570  il fatto è che ho visto il libro ma non ho una copia. Beh cercatevelo!
Il fatto è anche che non scrivo più da tempo. Dovrei reiniziare.
Alohaz
Sto caz
Az
Stasera BORAT al cine.
Auguri alle donne. Perché il mondo si regge su di voi. E lo sappiamo tutti.
****Auguri Feminis!****

 
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Ustmamò

Post n°18 pubblicato il 07 Marzo 2007 da DagClimber

Che strano
Ho parlato di alcune cose un po’ e mi sento più sereno. Magari dura poco ma chi se ne frega.Fuori piove e tuona ma il lago è verde. Smeraldo. Domenica se fa bello provo la canoa. Ieri ho fatto palestra un oretta poi di nuovo al lavoro. Anche fare palestra scarica.
Ieri ho declinato una proposta. Ma meglio così, ne sono convinto.
Ho dato degli occhiali a persone che forse non li volevano oppure ho sbagliato la gradazione delle lenti. Non sono oculista, sob.
Aspetto che mi chiami ma non chiama. Abbiamo paura entrambe forse. Ma sto giro non chiamo io. A meno che non ceda poi, verso sera. Cedere, bisogna cedere e credere. Io cedo spesso e credo abbastanza. Cedere su cosa, chissà. Cedo di testa. Per il resto, ancora no. Sono o non sono una macchima? A volte vorrei esserlo. Una macchina a cui togli una valvola quando serve e la rimetti su, dopo.
Ma ci deve sempre essere qualcun altro a toglierla e metterla.
Sennò che macchina saresti?
Il Klone
Klonât, sfuriât, sbilfât, glaciât
Fin ca riva il fouc a brusâ su dut.
FIRE, WALK WITH ME
Fouc, cjamina cun me.
********disciplinato sto in quest’acida alleanza, consorzio suonatori indipendenti, ustmamò!*********

 
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Il fuoco scioglierà il ghiaccio

Post n°17 pubblicato il 05 Marzo 2007 da DagClimber

Beh, ho avuto ed ho una madre iperprotettiva ed ansiosa. Ho avuto ed ho un padre fisicamente presente, affettivamente, distaccato.

Voglio bene ad entrambe. Forse avevo più contatto con i nonni che con i miei, che lavoravano, producevano, facevano crescere sta cazz di nazione catto-bigotta del ghez.
Sono iper adulto.

Ma più mi analizzo e più capisco alcuni passaggi. O meglio, alcuni non passaggi.
Sono incapace di dare affetto fisico. Ipersensibile allo stremo. E sono incapace di riceverlo. L’affettività, fino ad ora, è stata quasi sempre mentale. Di quella ne ho data anche troppa. E ne ho ricevuta, comunque perché ho tanta gente che mi vuole del bene, ma non è questo il punto.

Per il resto, mi sento di ghiaccio, anche se non lo sono alla fine. Perché tutto scorre dentro.
Non è facile uscire da questa conchiglia. A volte penso sarebbe stato meglio ricevere uno schiaffo, ma non potevano darmelo, perché non ero il massimo della salute da piccolo.

Essere di ghiaccio.

E poi ho avuto esperienze di ghiaccio, con una in particolare. In cui mi sono sentito usato in preda a degli stupidi tassi alcolici. E lei, era più fredda di me. Bella, ma fredda come me.

E’ difficile smuovere un dinosauro.  

E poi gente che mi ha fatto del male, molti anni fa, graffi che si son ricuciti in cicatirice, ma che pesano.

Ed ora sono io qua.
Che lavoro su di me.

E ne esco un po’ alla volta. Perché, ho la forza di farlo. Nonostante i grandi capitomboli che faccio.
Perché ne scrivo?
Per tenere un segno, per rileggere, per ringraziare.
Per me.
Per narcisismo.
perché mi va.

 
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Ieri

Post n°16 pubblicato il 03 Marzo 2007 da DagClimber

Ieri molte cose mi hanno fatto riflettere. Alla fine sono andato a letto cadavere.....
Però, forse non tutti gli sbagli portano solo merda addosso.
Ne ho commessi diversi, ma non sono stati voluti. Non con cattiveria, anzi l'esatto opposto. Ho sempre detto che non so odiare. Ora però provo qualcosa di simile, forse, ma non saprei se definirlo odio o disprezzo. C'è un doppio filo, un legame che non mi permette ancora di guardare a diversi rapporti con gli altri che ho avuto e che ho tuttora, con lucidità, freddezza e cinismo. Ma va bene così, forse.... o forse no.
Alcuni passaggi della mia crescita individuale non si sono verificati e mi trovo ora a doverli affrontare. Li affronto.
L'errore grande, ripetuto per anni, è stato quello di fondermi con altri, idealizzare, disperdermi forse dare fiducia, troppa. Ma forse non era dare. Ma solo cercarmi.
Ora devo fondermi, disperdermi in me, per capire.
Devo risolvere alcune questioni mie e solo mie, libere dai fottuti giudizi divini che mi sono piovuti addosso come dei massi cosmici.
Ascoltare me. Imparando da chi non ha potuto/voluto/sopportato ascoltarmi o non ha retto il mio riversarmi addosso.
Vari giudizi, dalla palla al piede stressata fino ai più devastanti, mi hanno portato a realizzare una catastrofe interiore da cui, ora, posso solo costruire.
Ma non per ripartire. Ma per partire.
Il viaggio inizia da solo è ovvio.
Ma la mia porta rimane aperta sempre a tutti.
Tutti. Anche a chi l'ha chiusa, a chi l'ha aperta e a chi non la sfonderà mai.
Tutto inizia, qualsiasi esperienza fornisce crescita.
Non credo alla fine, ancora.

 
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Per Grazia Ricevuta. I miei nonni

Post n°15 pubblicato il 27 Febbraio 2007 da DagClimber

Lascio il testo di una canzone dei Pgr ( per grazia ricevuta, ex cccp, ex csi ) che potete scaricare dove volete. La canzone è "i miei nonni". Per testo e suono per me è poesia. Poesia messa a musica. Mica facile. Giovanni Lindo Ferretti descrive li, un pezzo della sua vita, che è pure mio e che ricordo con tanta nostaglia.

Per Grazia Ricevuta. I miei nonni
Testo: G.L. Ferretti - Musica: G. Maroccolo - G. Canali

mio nonno siede a tavola
benedice il pane, cibo quotidiano
chiede concede perdono
mia nonna dice: si/no, si deve/non si deve, si può/non si può
dice quello che sa. Lei lo sa e Lei sa che io l'imparerò
adesso siedo a tavola, benedico il pane, cibo quotidiano
chiedo, concedo perdono
dico: si, dico no, si deve/non si deve, si può/non si può, a chi voglio bene
la stalla, la famiglia
a chi di cui io sono responsabile, a chi rendo conto
rendo onore a chi mi ha preceduto
tra mille errori e abominevoli credenze
mi ha fatto vivo, sopravvivere, crescere
il mondo è complesso, incantevole, difficile
rendo onore a chi mi ha voluto
mille e mille errori, abominevoli presenze
io sono vivo, sopravvissuto, cresciuto
e il mondo è difficile
mio nonno era forte, alto; mia nonna forte, minuta
si sono amati, sempre, desiderati, voluti
mio nonno era bello, mia nonna bella, lo erano per sè
colpe e difetti si pagano da sè
rendo onore a chi mi ha preceduto
tra mille errori e abominevoli credenze
mi ha fatto vivo, sopravvivere, crescere
il mondo è complesso, incantevole, difficile
rendo onore a chi mi ha voluto
mille e mille errori, abominevoli presenze
io sono vivo, sopravvissuto, cresciuto
e il mondo è difficile
lo bramo mi attrae
mi confonde l'apprezzo
divino il suo costo
umano il suo prezzo
è un prezzo, il suo prezzo
l'accetto lo pago l'apprezzo

 
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Serve poco

Post n°14 pubblicato il 25 Febbraio 2007 da DagClimber

Oggi, che doveva essere un pomeriggio del cazz è stato un bel pomeriggio. Beccato Niule in msn e siam partiti con gli sci al rifugio Brazzà da Sella Nevea. Era la prima volta che mettevo le pelli quest'anno.
Solo ieri per me la montagna non contava un cazzo. Oggi ho riprovato le sensazioni che mi piacciono e mi torna voglia, parlandone. Basta guardare negli occhi una persona per capire anche se stessi, a volte. E quello che si desidera.
Io non so se mi capirò mai. Ma oggi pomeriggio son stato bene, perchè avevo gli sci, perchè il posto mi piace, perchè stavo nel mio ambiente, ma soprattutto perchè ho condiviso qualcosa con qualcuno, che non è nessuno o chiunque e che conta.
Graziis.
Dag
L'anarchico che ha paura delle molotov-
:-)

(voi a fumâ il toscan....haha )

 
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Je suis anarchist

Post n°13 pubblicato il 25 Febbraio 2007 da DagClimber

Benez. Altro finesettimana in cui non faccio proprio un ghez.
Della montagna non me ne può fregare di meno in questo momento che durerà molto. Con annessi e connessi di gente, luoghi e merde non pensanti. Ieri ingresso abusivo nella caserma abbandonata di Vacile per foto e giro collinare in solitaria per valli dimenticate dall'uomo. Poi a nanna alle 22 e alzato alle 8. Uomo esaurito direi.
Per il resto non me ne frega un cazzo di Prodi e co. Detta da uno come me che per studi fatti ecc, aveva le idee ben chiare, è tutto dire. Si fottano. Si fotta Berlusconi e il cloroformio misto a vasellina che profonde ad una massa di deficenti che non ha ancora chiaro il futuro che gli spetta, posto che non skiattino prima, il che sarebbe un bene per le casse dell'Inps e per chi rimane. Si fotta Prodi e il suo sciame di benemeriti benpesanti catto-comunisti ( sciame di cui io facevo parte ). Questa feccia non ha contatto con la gente. Non ha idea di cosa e come viviamo. Ma non è un problema.
L'unica soluzione è l'anarco-individualismo.
I politici, destra o sinistra o centro, te lo piazzano in quel posto.
La società pure.
Gli altri, generalmente pure. E' così. S'impara prima o poi.
Quindi vivi per te e basta. Lavora per te. Spera di arrivare alla pensione in salute e fisicamente prestante, per continuare a goderti un po quel che ti resta, che può essere comunque molto. Spera che una massa di beoti deficenti continui a gioire al centro commerciale ogni domenica e non rompa il cazzo dove stai te. Spera che continuino a lavorare in fabbrica a 1000 euro al mese e che crepino prima dei 50 anni. Spera che si ubriachino e si droghino a ripetizione, e non a rate come faccio io. Che si dilanino e tolgano il disturbo ma non subito.
Spera di trovare qualche essere simile a te, che si droghi, scopi, viaggi un po con te, ma poi evita di pensare che hai trovato un simile. Non esistono simili.
Tutti fanno qualcosa solo per avere.
Il resto sono balle e basta.
Ecco clonare l'anarco-individualismo con la filosofia yuppie anni 80, potrebbe essere un idea.
Quante balle mi son sentito dire dal mondo. Il bello è che ci ho creduto. Amore, sentimenti, gioia, condivisione.
Sono tutte balle se concepite in share.
Ognuno, ama e prova emozioni solo per se.
Ed è del tutto inutile stare li a menarsela.
Vivi per te. Non per gli altri del resto no?
E gli altri non vivono per te.
Li trovi, ci stai bene un po, fai le tue robe, ma poi alla fine sei te
che devi tutelare.
Sto pome, anche se il tempo è uggioso, giro a Trst in costa.
Visto che pioviggina la plebaglia sarà ai centri commerciali od in sauna a sfoderare corpi palestrati.
Almeno si spera.

 
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